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    LA VERSIONE DI MUGHINI - CARO DAGO, POCO MANCAVA CHE A LEGGERE LA LETTERA DI UN CARO AMICO NON MI METTESSI A PIANGERE. VOGLIO DIRE A TUTTI QUELLI CHE MI TEMPESTANO DI TWEET O POST O MAILING LIST: MAI E POI MAI LI RICAMBIERÒ DI UN'ATTENZIONE VISTO CHE LORO…


     
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    Giampiero Mughini per Dagospia

     

    mughini mughini

    Caro Dago, c’è che di mestiere io non faccio il politico né vendo camicie usate o altri beni di consumo. O meglio sì, vendo o dovrei vendere i libri che scrivo: ma quelli fortunatamente i miei dieci lettori vanno in libreria a comprarseli senza che io faccia nulla di nulla. E dunque non ho bisogno di mandare tweets più o meno fiammanti, non posto su Instagram foto di me che sto mangiando un piatto di spaghetti, non tormento i miei eventuali followers (che non ho) annunciando loro ogni inezia della mia valorosa giornata.

     

     

    aldo cazzullo foto di bacco aldo cazzullo foto di bacco

    Solo utilizzo i prodigiosi strumenti di questa maledetta iperconnessione di cui disponiamo per avere dei rapporti, per curare questi rapporti, per approfondire questi rapporti.

     

    Non mando tweets, mando lettere e messaggi a persone con quel nome e con quel cognome, talvolta a persone che non conosco e di cui mi sono fatto dare il cellulare.

     

    Ho mandato un messaggio di congratulazioni alla mia amica Cinzia Leone, una fumettara e una scrittrice di qualità che ha appena vinto il Premio Rapallo. Ho mandato oggi due sms ai miei due amici fraterni Aldo Cazzullo e Mattia Feltri, che avevano scritto due pezzi deliziosi, il primo sul rapporto d’amore tra Fulvia e Beppe Fenoglio, il secondo sul martirio giudiziario sopportato per 25 anni dall’ex ministro democristiano Calogero Mannino. Rapporti, lettere alle persone, attenzione specifica alle persone e a quel che stanno facendo e a come lo stanno facendo.

     

    mattia feltri premio e' giornalismo 2018 8 mattia feltri premio e' giornalismo 2018 8

    Tutto questa pippa per arrivare al dunque, al fatto che sono sommerso dai venditori di camicie usate. Chi mi raccomanda di leggere un suo libro appena uscito, chi mi supplica di andare alla presentazione del suddetto libro, e magari sono persone che non vedo e non sento più da dieci anni.

     

    Sarò molto netto: i tanti che mi tempestano con questi annunci promozionali del loro lavoro e che mai in dieci anni mi hanno mandato un saluto, che so?, quando sono stato cancellato dall’Albo dei Giornalisti o quando mi sono congedato da giornali che mi davano il pane, stanno perdendo il loro tempo.

     

    Mai e poi mai li ricambierò di un’attenzione che loro non hanno mai minimamente avuto nei miei confronti. Come perdono il loro tempo quelli che mi hanno messo in una loro mailing list di gente cui annunciare le loro imprese. Di essere incluso in una mailing list mi sento offeso, e non scendo in ulteriori particolari per non offendere nessuno.

     

    libro di giampiero mughini libro di giampiero mughini

    Così come mi sento offeso da un amico della mia giovinezza, C., al quale voglio bene e che non sentivo da anni e me ne spiacevo. L’altro giorno mi è arrivato da lui un post o qualcosa del genere, che deve aver mandato a non so quanti. Lo stesso post privo di uno specifico significato tra noi, e questo dopo anni di silenzio. (Lo avevo visto l’ultima volta 7-8 anni fa a “Pordenone legge” e lo avevo invitato a cena.)

     

    No, caro C., non mi mandare più quei post. Se mi vuoi dire qualcosa scrivimelo, meglio ancora a mano.

    Una lettera scritta a mano, di tre pagine, me l’ha mandata qualche giorno fa un altro e caro amico della mia giovinezza, A. Una lettera drammatica, che continuo a tenere sul mio tavolo di lavoro. A. ha poco meno dei miei anni, e dunque è nel segmento finale della sua avventura umana.

     

    dago legge memorie di un rinnegato di giampiero mughini dago legge memorie di un rinnegato di giampiero mughini

    Sua moglie ha dei guai all’anca che le impediscono di muoversi. A. ha il sentimento che la sua vita sia stata un rovinio e un fallimento rispetto alle speranze del nostro tempo ardente. Mi ha scritto con la consueta intelligenza dei libri che continua a leggere e a divorare. Poco mancava che a leggere questa lettera non mi mettessi a piangere. Stesse a me, la affiggerei a un muro del mio studio quale monumento di un rapporto e di un’amicizia fra i più sacri della mia vita. Tre pagine scritte a mano. Grazie A.

     

    Giampiero Mughini

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