1 - PNRR, LA TERZA RATA È PIÙ VICINA IL MALUMORE TRA I MINISTRI "FITTO TAGLIA SENZA CONSULTARCI"
Estratto dell’articolo di Luca Monticelli per “la Stampa”
raffaele fitto giorgia meloni
Via libera ufficiale della Commissione europea alla terza rata del Pnrr dell'Italia da 18,5 miliardi di euro. Approvate anche le modifiche proposte da Roma agli obiettivi della quarta rata. […] Le buone notizie che arrivano da Bruxelles servono anche a togliere un po' di pressione al ministro Raffaele Fitto, circondato da una pattuglia di scontenti che non ha apprezzato la revisione del Pnrr. «E meno male che ha detto che non fa tutto da solo…», dice un ministro dietro la garanzia dell'anonimato riferendosi al collega Fitto, l'autore della bozza di 152 pagine con cui il governo riscrive il Piano cancellando misure per 16 miliardi e modificando 144 obiettivi sui 349 ancora da raggiungere da qui al 2026.
matteo piantedosi giorgia meloni
Alla fine della Cabina di regia di giovedì, nei corridoi dei ministeri serpeggiavano veleni e critiche, soprattutto da parte di chi vede i propri progetti fortemente ridimensionati dalla tagliola di Fitto. Dal Viminale alla Salute, dalle Infrastrutture all'Ambiente fino al Tesoro. Dire che tra i funzionari c'è scetticismo è un eufemismo. A Fitto viene rimproverato di non aver condiviso la bozza, inviata ai colleghi solo alle 14 di giovedì, lasciando alla Cabina di regia giusto il tempo di sfogliare il sommario.
giorgia meloni raffaele fitto 2 giugno 2023
Il taglio più grosso tocca al ministero dell'Interno, che vede sparire dal Pnrr quasi 13 miliardi di euro […] Il ministro Matteo Piantedosi non è esattamente in una bella situazione rispetto ai comuni e alle province, che ora chiedono al governo «garanzie e risposte immediate». Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ricorda che la decisione presa da Fitto di stralciare 13 miliardi di opere «non è stata negoziata, si tratta di risorse su progetti su cui già sono state fatte le gare e con molti cantieri già aperti». […]
orazio schillaci foto di bacco
[…] il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini sta cercando di ribattere mediaticamente colpo su colpo alle notizie sulle opere di competenza del Mit. […] Il ministro della Salute Orazio Schillaci si trova con una serie di progetti limati al ribasso: le Case di comunità […] saranno 400 di meno; tagliato anche l'ammodernamento tecnologico, gli interventi per la telemedicina e quelli di edilizia sanitaria.
L'altro dicastero ad essere colpito duramente dalla revisione del Piano è l'Ambiente, che deve rinunciare a quasi due miliardi e mezzo legati a provvedimenti per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico (1,3 miliardi); per l'utilizzo dell'idrogeno elettrolitico (un miliardo) e per la tutela del verde urbano ed extraurbano (110 milioni). […] Tace il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, come spesso gli capita di fare in materia di Pnrr, da quando Fitto ha spostato la governance dal Tesoro a Palazzo Chigi. […]
2 - AMBIENTE ALTOLÀ UE
Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per “la Stampa”
giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini
La strada per la revisione del Pnrr italiano «è ancora lunga» perché la Commissione europea «non si limiterà ad accettare le modifiche proposte a scatola chiusa». Mentre in Italia governo e maggioranza festeggiano per il (primo) via libera alla richiesta di pagamento della terza rata e per il (primo) via libera alla richiesta di modificare la quarta (per entrambe ora serve l'ok dei governi e il primo bonifico da 18,5 miliardi non arriverà prima di fine settembre, forse addirittura ottobre), autorevoli fonti Ue […] mettono le mani avanti e gelano le aspettative di chi dà per scontata l'approvazione del piano ideato dal governo da parte della Commissione.
PAOLO GENTILONI URSULA VON DER LEYEN FRANS TIMMERMANS
[…] a sollevare i dubbi di Palazzo Berlaymont è soprattutto la scelta di stralciare i capitoli dedicati all'ambiente, in particolare quelli relativi al dissesto idrogeologico. Il testo che arriva in Parlamento, dunque, è tutt'altro che blindato: può – anzi, deve – essere ancora modificato. […]
Dalla Commissione si fa notare che ogni singola modifica andrà analizzata nel dettaglio e che questo richiederà molto tempo. Del resto per arrivare a un epilogo positivo sulla terza rata sono serviti sette mesi ed è dunque facile immaginare che il lavoro di revisione complessiva terrà impegnati i tecnici per le prossime settimane. Con ogni probabilità la trattativa si snoderà in due fasi. Quella preliminare si articolerà da qui alla data in cui il governo presenterà ufficialmente le richieste di modifica a Bruxelles.
RAFFAELE FITTO GIORGIA MELONI
La Commissione vorrebbe usare questo periodo per dipanare ogni dubbio e limare le possibili discrepanze, in modo da arrivare alla fine di agosto con una proposta di revisione sostanzialmente già concordata, anche per accelerare i tempi. Diversamente sarà necessario continuare a lavorare anche dopo, quando cioè la Commissione avrà i due mesi di tempo per l'esame (che poi si protrarrà per un altro mese, in attesa del via libera del Consiglio).
Al momento i dubbi di Bruxelles si concentrano soprattutto sui capitoli relativi alla transizione climatica e al dissesto idrogeologico. […] A Bruxelles hanno preso atto del fatto che quei progetti non saranno cancellati, visto che c'è l'intenzione di rifinanziarli con i fondi di coesione e con il fondo complementare: una soluzione sulla carta fattibile, ma servono «certezze». […]
giorgia meloni ursula von der leyen
Su un binario parallelo, poi, corrono gli altri due dossier aperti a Bruxelles sul Pnrr italiano: l'esame per il pagamento della terza rata e la valutazione delle richieste di modifica per la quarta. Ieri la Commissione ha dato il suo ok a entrambe, ma le tempistiche – complice la pausa estiva – rischiano di non essere rapidissime. In sostanza ieri l'esecutivo Ue ha dato un primo via libera al pagamento "parziale" della terza rata: 18,5 miliardi. […] Tempi lunghi anche per il via libera alle modifiche degli obiettivi della quarta rata, che permetteranno di recuperare i 519 milioni della terza e di arrivare così a quota 16,5 miliardi: dopo la valutazione della Commissione, serve il semaforo verde dei governi. Se non dovessero sollevare obiezioni (visti i cambiamenti, nulla è scontato), tra settembre e ottobre l'Italia potrà presentare la richiesta di pagamento. Dato che per la valutazione serviranno altri due-tre mesi, nella migliore delle ipotesi i fondi arriveranno entro Natale. Diversamente si andrà al 2024.
fitto meloni