Comunicato da La Zanzara – Radio 24
manfredo bianchi
A La Zanzara su Radio 24 il professor Manfredo Bianchi, che insegna Progettazione delle Costruzioni in un istituto tecnico di Carrara, torna a parlare di fascismo dopo aver esposto pubblicamente per una seconda volta la bandiera della Repubblica Sociale Italiana (e la denuncia del presidente della Regione Toscana Rossi): “La bandiera è quella di combattimento della Repubblica Sociale Italiana. Viva la Rsi. Se il fascismo fosse da ripudiare allora bruciamo anche il tricolore che era la vera bandiera di Salò”.
Manfredo Bianchi
“Quella bandiera – dice il docente – rappresenta l’onore, l’unico momento di onore dell’esercito italiano dopo la vergognosa resa di Badoglio. La Rsi fu una cosa straordinaria, l’unica possibilità dell’Italia di mantenere in alto l’onore”. Lei è un ammiratore di Mussolini?: “Sono fascista e ammiratore di Mussolini, il più grande statista italiano di tutti i tempi”. E i partigiani?: “Assassini, molto più dei fascisti”. “Il fascismo – insiste il professor Bianchi – ebbe molte più luci che ombre, vorrei un ritorno di quegli ideali. Una quantità sterminata di opere pubbliche, la previdenza sociale, le pensioni, l’istituto per la maternità.
Il regime fascista era inclusivo, come mai più nessuno è stato. Nessuno rimaneva indietro, non come adesso. Moltissime luci, poche ombre”. E Hitler?: “Anche lui ha fatto cose positive, in campo economico e sociale, prima della guerra”. Lei crede ai sei milioni di morti ebrei nei campi di concentramento?: “Non lo so, su questo non si può dire niente”. “Rispetto alle punizioni inflitte dai partigiani – dice ancora il docente – l’esilio di Ponza per i dissidenti era una villeggiatura”. Non ha paura delle denunce che le sono arrivate?: “Me ne frego, non sono fondate”. E si mette a cantare: “Ce ne freghiamo della galera camicia nera…”.
Manfredo Bianchi