Rosario Dimito per Il Messaggero
MUSTIER
Unicredit convoca i soci in assemblea straordinaria e ordinaria lunedì 4 dicembre per il cambio di governance più ampio di quello previsto con il trasferimento della sede e la conversione delle risparmio. Ieri il cda ha varato la riforma ma si sarebbe concentrato anche sulla bozza del piano Mediobanca di riordino della partecipazione in Generali. E pur trattandosi di una bozza ancora preliminare, il ceo Jean Pierre Mustier si sarebbe fatto dare il mandato di stoppare questa soluzione.
NAGEL MUSTIER1
Un altolà ad Alberto Nagel che arriva nel giorno in cui si riunisce il patto di sindacato in vista della scadenza dei termini per il rinnovo altri due anni (30 settembre) mentre l’assise del 28 ottobre varerà la nuova governance con un cda anch’esso più snello di 15 membri. Lo stesso plenum verrà adottato da Unicredit nella nuova governance incentrata su quattro punti principali allo scopo di allineare l’istituto alle best practice internazionali.
geronzi
1) Attribuzione al board della facoltà di presentare una propria lista di candidati per il rinnovo. In questo ambito, si legge nella nota diffusa al termine della riunione, è previsto l’incremento da 1 a 2 dei consiglieri tratti dalla lista di minoranza.
2) Eliminazione della clausola statutaria del tetto del 5% dei diritti voto, risalente alla privatizzazione del Credit avvenuta nel 1994. La modifica si ispira al principio «per cui il sistema di voto è proporzionale al capitale investito», ma fa scattare il diritto di recesso. Ci sarà «beneficio dell’azionariato» che «non dovrebbe pregiudicare le operazioni di rafforzamento dei mezzi patrimoniali avviate con il piano Transform 2019». Comunque «l’efficacia della decisione sarà subordinata alla condizione che il recesso complessivo non ecceda lo 0,25% del capitale».
BANK PEKAO UNICREDIT
3) Conversione obbligatoria delle azioni di risparmio in ordinarie per «conseguire una generale semplificazione della struttura di capitale». Il rapporto è 1 azione di risparmio ogni 3,82 ordinarie oltre a un conguaglio di 27,25 euro.
4) Trasferimento della sede da Roma - dove fu trasferita nel 2007 per la fusione di Capitalia - a Milano nell’ambito dell’accentramento dei centri decisionali dove Unicredit ha la direzione generale.
alberto nagel vincent bollore
5) Revoca della quotazione a Varsavia di Bank Pekao a seguito della vendita a Pzu-Pfr. Infine l’assemblea dovrebbe confermare il mandato del sindaco Guido Paolucci, cooptato al posto di Enrico Laghi. Il cda ha anche rivisto la struttura organizzativa dell’area rischi, separando questi ultimi dai crediti, dopo la soluzione provvisoria adottata a luglio a causa dell’inchiesta penale per riciclaggio su Massimiliano Fossati che ora lascia Unicredit. Capo dei rischi diventa TJ Lim, capo dei crediti Andrea Varese.
LA PARTITA GENERALI
La novità del board di ieri sarebbe stato il punto aggiunto in extremis sul piano Mediobanca-Generali con l’ipotesi di spostare la quota in un veicolo. La manovra non piace ad alcuni soci come Unicredit perchè c’è il sospetto di un indiretto vantaggio di Vincent Bollorè. Mustier vuol rinviare le valutazioni su Generali di qualche mese con maggiori approfondimenti. Nella lista per il cda di Mediobanca confermate Maurizia Angelo Comneno ed Elisabetta Magistretti.