DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI…
Il Napoli batte la Salernitana 2-0 (col di Raspadori nel primo tempo ed Elmas nel finale) e continua a essere implacabile con le piccole: un merito da non sottovalutare soprattutto in tempi non proprio sereni. E i cui effetti sono immediati in classifica: la squadra di Garcia ritorna al quarto posto in attesa di Atalanta-Inter. Sappiamo che il problema della squadra è con le squadra di prima-seconda fascia, come hanno evidenziato le sconfitte con Lazio, Fiorentina, Real Madrid e il pari col Milan. Ma è un problema che non poteva essere risolto oggi. E va ricordato che il Napoli sta giocando senza Osimhen. Ripetiamo: Raspadori è bravo ma Osimhen è Osimhen (un po’ come Calboni per la signorina Silvani).
Il Napoli a Salerno ha dimostrato di avere carattere. Ha accettato la battaglia agonistica. La Salernitana era tutt’altro che uno scoglio insormontabile ma le partite vanno comunque vinte. Unico neo: i troppi gol sbagliati. Dubitiamo che il successo contribuisca a riportare serenità: la Salernitana era pur sempre ultima in classifica.
Garcia ha recuperato Anguissa al centro del campo: il camerunense è ancora un po’ in ritardo ma è stato importante rivederlo in campo. Garcia gli ha fatto giocare tutta la partita.
Il Napoli ha dato ragione al tecnico francese che dall’inizio di stagione si lamenta per i tanti gol falliti. Manca la cattiveria agonistica sotto porta, al Napoli piace troppo il fioretto. Era una partita da chiudere dopo venti minuti, al massimo mezz’ora, ma i responsabili sono stati soprattutto se non esclusivamente i calciatori. È stato bravo anche Ochoa in almeno tre occasioni: una su tutte, verso la fine del primo tempo, parata bassa su Raspadori. A inizio ripresa palo esterno di Politano e poi un’altra occasione sprecata in area con Raspadori troppo altruista e il tiro di Politano che è andato a sbattere sui difensori granata.
Molto bravo il Napoli a recuperare il pallone alto. Così sono nate le azioni più pericolose e così è nato il primo gol complice la passione contemporanea (anche della squadra di Inzaghi) per la costruzione dal basso. Sul gol c’era anche fuorigioco di Olivera ma il guardalinee non l’ha segnalato e il Var non è potuto intervenire perché la Salernitana aveva recuperato il pallone (prima di perderlo nella masochistica costruzione).
Noi non siamo esteti. Le partite vanno vinte e basta. Soprattutto quando sono derby e si giocano su campi comunque complessi.
Ultimo pensiero dedicato alla Salernitana. Bravini i giovani attaccanti di Inzaghi; Tchaouna 20 anni francese nato in Ciad e Ikwuemesi (nigeriano) 22 anni. Interessante anche il polacco Legowski assonante col mitico film che lunedì tornerà al cinema restaurato (Il grande Lebowski). Certo hanno quattro punti in classifica in dieci partite (nessuna vittoria) con ventidue gol subiti.
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