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DOPO IL PANETTONE, SI CAMBIA COLORE - TRA NATALE E CAPODANNO, LOMBARDIA, LAZIO, EMILIA ROMAGNA POTREBBERO ENTRARE IN ZONA GIALLA - IL FRIULI VENEZIA GIULIA RISCHIA ADDIRITTURA LA FASCIA ARANCIONE - AL SUD LE REGIONI HANNO ANCORA NUMERI DA ZONA BIANCA...
Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini per www.corriere.it
Il Covid divide l’Italia: mentre al Sud le regioni hanno ancora numeri da zona bianca, al Nord la situazione peggiora e nella settimana tra Natale e Capodanno altre potrebbero finire in zona gialla o addirittura arancione . Dopo l’ordinanza che manda in giallo il Veneto, la Liguria, le Marche e la provincia di Trento, si guarda alla curva epidemiologica ma soprattutto alla situazione degli ospedali.
I dati del monitoraggio settimanale
Come mostra l’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,13. La scorsa settimana era 1,18, al di sopra comunque della soglia epidemica. In netto aumento, invece, l’incidenza settimanale a livello nazionale che schizza a 241 casi per 100mila abitanti (era 176). Cresce, poi, anche il tasso di occupazione in terapia intensiva: al 9,6% (rilevazione giornaliera al 16 dicembre) contro l’8,5% (rilevazione al 9 dicembre); e quello di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 12,1% (rilevazione al 16 dicembre) contro il 10,6% (rilevazione al 9 dicembre).
Le cifre
Si va in fascia gialla con 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti e un’occupazione dei posti letto in terapia intensiva pari al 10% e in area medica pari al 15%. Si va in zona arancione quando si ha tra i 150 e i 250 casi ogni 100mila abitanti, l’occupazione in terapia intensiva oltre il 20% e in area medica oltre il 30%. e il 40% e quella di Natale.
Lombardia, Lazio, Emilia Romagna in bilico
Dopo il passaggio in giallo delle Marche lunedì, altre regioni sono in bilico. La Lombardia ha due parametri negativi con 171, 3 nuovi casi e l’area medica al 13,6% ma le terapie intensive sono all’8,9% quindi sotto la soglia critica. Il Lazio rischia con 179,8 casi, l’area medica occupata al 12,1% ma le terapie intensiva vicine al limite visto che l’ultimo dato era 9,6%. «Il Lazio rischia il giallo, probabilmente verso il Capodanno potremmo andarci. Bisogna sempre mantenere alta l’attenzione, abbiamo un vantaggio da difendere e non dobbiamo far calare le misure di prevenzione», ha detto l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato . Anche l’Emilia Romagna: 241 casi, 10% in terapia intensiva, 10,7% in area medica.
Rischio arancione
L’unica a rischiare la fascia più alta, arancione, è il Friuli venezia Giulia che ha 378 nuovi casi settimanali e i reparti ospedalieri in affanno: 23,3% in area medica, 14,3%.
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