Paola Natali per “Libero quotidiano”
Maurizio Bini
Parlare di procreazione assistita ed utero in affitto non è per nulla semplice perché in ballo c'è la famiglia e soprattutto la nascita di bambini che devono essere tutelati ed amati. Il sogno di diventare genitore spesso s' infrange a causa di problemi di infertilità maschile o femminile. Alcune coppie scelgono la strada dell'adozione scontrandosi con un sistema lungo e farraginoso.
Altre invece prediligono la procreazione assistita o in taluni casi la maternità surrogata. E proprio di quest' ultima via parliamo con il Professor Maurizio Bini, responsabile della struttura di diagnosi e terapia della sterilità e crioconservazione dell'ospedale Niguarda. «Parlare di maternità surrogata non è per nulla semplice. Dare un giudizio senza affrontare ed attraversare ovvero vivere la situazione non è corretto poiché dire no a priori vuol dire non analizzare il problema».
MATERNITA' SURROGATA
Ma il professor Bini fa subito un distinguo fondamentale: «Se una persona dona il proprio ovulo non viene vista in modo immorale, se una persona dona un proprio organo questo viene considerato come un gesto d'amore, se una persona non dona completamente il proprio utero (maternità surrogata) questo viene visto negativamente: abbiamo quindi tre atteggiamenti differenti di tolleranza.
In Israele per evitare lo sfruttamento viene convocato un comitato scientifico medico alla presenza di un rappresentante della regione per valutare caso per caso. Se la coppia fa una richiesta a causa di una malattia e questa viene accettata è lo stato che paga le procedure ed il figlio una volta nato è dello stato israeliano che poi valuterà chi saranno i genitori».
UTERO IN AFFITTO
Allargando lo sguardo oltreoceano, Bini spiega: «Negli Usa sono 7 gli stati dove è consentita la maternità surrogata, stati ricchi, caratterizzati da una medicina contrattualistica: si pensi che nel contratto prematrimoniale viene stabilito in caso di procreazione assistita la spartizione degli embrioni: tutto questo per evitare problematiche legali».
Questione di contratti e soldi.
UTERO IN AFFITTO
«Negli Stati Uniti la maternità surrogata costa circa 125 mila dollari, 75 mila dollari in Grecia. In India ci fu un grosso dibattito perché una donna aveva guadagnato nei 9 mesi di gestazione con la maternità surrogata come in 25 anni di lavoro ed aveva usato questi soldi per fare studiare i suoi figli». Insomma, un'analisi è d'obbligo: «Chi ricorre alla maternità surrogata fa nascere una vita e rende felice una coppia ed i suoi figli? Ma quale valore quindi viene dato al denaro? Un'altra analisi andrebbe fatta sul compagno della madre surrogata e sui figli della coppia che vedono la madre in dolce attesa di un figlio e di un fratellino che non vedranno mai».
Qual è il suo giudizio quindi sulla maternità surrogata? Favorevole o contrario?
UTERO IN AFFITTO
«Non è una necessità - dice Bini -, sarei per un alleggerimento per affido e adozione nei paesi dove il numero dei bambini è superiore alla capacità di adozione; quindi dico no alla surrogata ma solo al termine di un ragionamento complesso come quello che ho appena fatto».
Dalla maternità surrogata alla fecondazione eterologa.
«In Lombardia siamo molto avanti con l'eterologa -conclude Bini-, si pensi che nella mia struttura abbiamo 1300 coppie in lista d'attesa. Con possibilità di successo in Italia del 34% per l'eterologa, al Niguarda sopra il 50 % e per l'omologa siamo al 29%». A proposito di utero in affitto e maternità surrogata, procedure vietate nel nostro paese, ecco l'esperienza di Letizia, manager a livello internazionale a causa di una patologia ha dovuto sottoporsi ad una isterectomia. Decide quindi di rivolgersi con il suo compagno ad un'agenzia di maternità surrogata in California.
Maurizio Bini
L'iter prevede un colloquio conoscitivo e viene poi stilato un contratto con la suddetta agenzia che è formata da legali con il compito di tutelare la madre surrogata e la madre biologica con tanto di test psicologico, carichi pendenti ed esami medici. Si viene messi poi in lista d'attesa e, dopo un anno c'è il dialogo con la madre surrogata e, solo se si crea un rapporto tra le due donne, si può procedere.
utero in affitto 2
La madre biologica seguirà tutta la gravidanza della madre surrogata. La madre biologica prima di poter diventare tale deve sottoporsi ad esami psicologici e clinici e deve già essere madre di almeno un figlio. «Il costo- dice la manager italiana - prevede 3 mila dollari alla firma del contratto, da 65 a 75 mila dollari da pagare in rate mensili suddivise nei 9 mesi di gestazione e 300 dollari al mese alla madre surrogata. Se quest' ultima non può lavorare durante la gravidanza si deve stabilire altro compenso aggiuntivo». A questi vanno aggiunti nel caso di Letizia altri 20 mila dollari per l'inseminazione artificiale. Dopo la nascita del bambino viene concessa la maternità da un giudice in base al contratto e tra le madri di solito si crea un legame che prosegue nel tempo.
due donne con un bambino coppia omosessuale con figlia coppia di uomini con figli ADOZIONE ADOZIONE ADOZIONE ADOZIONE utero in affitto 1