Il Palazzo dei Veleni. Nei corridoi del Coni, si sussurra di un Malagò furioso con Manuela Di Centa, che ha osato collaborare con Sport e Salute. Epiteti irriferibili. "Lo dirò al CIO", è il mantra@manueladicenta@ditommasodanilo@pippoevai@zziliani@gogodemarchis@matteopinci pic.twitter.com/6q0ANJawzx
— Sport Insider (@SportInsider) November 14, 2020
DAGONEWS
giovanni malago
Megalò è nervoso. Senza Olimpiadi e con la riforma dello sport ancora in bilico se la prende con l’icona dello sci di fondo Manu Di Centa. “Se collabori con Sport e Salute ti faccio cacciare dal Cio”, il senso dell’avvertimento. Ma l’ambasciata viaggia attraverso Franco Carraro, perché la Di Centa è una che risponde a tono. Domani il “processo” nella giunta del Coni
Se c’è una virtù che nessuno può negare a Giovanni Malagò è quella di essere uno straordinario coccolatore di atleti. Nessuno come lui sa prendersi cura degli sportivi: li chiama, li ascolta, sta loro vicino quando hanno bisogno, li blandisce fino a diventarne spesso il primo confidente. E’ un punto di forza. A un patto. Gli atleti (beninteso quelli di alto livello) sono cosa sua. Dalla culla alla tomba.
manuela di centa
Non sono gradite perciò presunte infedeltà o la semplice libertà di seguire la propria strada. Quando succede scatta l’ira funesta, che l’altro giorno ha descritto l’account Twitter Sport Insider, voce anonima che si occupa di politica sportiva: “Il Palazzo dei Veleni. Nei corridoi del Coni si sussurra di un Malagò furioso con Manuela Di Centa, che ha osato collaborare con Sport e Salute.
Epiteti irriferibili. “Lo dirò al Cio”, è il mantra”. Beghe un po’ folli mentre lo sport italiano rischia di saltare per via del Covid.
franco carraro foto di bacco
Di Centa ha accettato un incarico da Sport e Salute: guidare il progetto Legend, un gruppo di ex atleti incaricati dalla società che si occupa della promozione sportiva per conto dello Stato, di testimoniare in giro per l’Italia l’importanza dell’attività fisica, della salute, dei valori dello sport in generale. Per meriti sportivi (un sacchetto luccicante di medaglie d’oro olimpiche e mondiali) Di Centa è anche membro della giunta Coni e membro onorario del Cio. Senza diritto di voto.
VINCENZO SPADAFORA GIOVANNI MALAGO'
Malagò l’ha presa malissimo. E nella giunta Coni di domani vuole porre ufficialmente il problema.
Da giorni l’ex golden boy dell’Aniene ha incaricato il povero Franco Carraro di fare da ambasciatore. E’ toccato al Poltronissimo, ex presidente del Coni e mille altre cose, uomo di mondo e di sport, tormentare Di Centa nell’ultima settimana. Offrendogli tre vie d’uscita poco amichevoli: 1) ti autosospendi dal Coni e dal Cio 2) strappi il contratto con Sport e Salute 3) portiamo il caso alla commissione etica del Comitato olimpico internazionale.
franco carraro e giovanni malago foto mezzelani gmt
Ma qual è il problema? Ai sensi di quale regolamento, di quale articolo di statuti, carte olimpiche e altri documenti vari, Di Centa dovrebbe cedere a questi “consigli”? Risposta di Carraro, con un tono da gran signore ma rassegnato: “C’è una guerra in corso, devi scegliere”. Una guerra basata sul nulla, ma questo è clima.
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