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    UN BUS CHIAMATO DESIDERIO - NEL 2014, A BARI, UN AUTISTA FU BECCATO A FARE SESSO CON UNA COLLEGA A BORDO DELLA VETTURA - VENNERO LICENZIATI MA LUI, DOPO UNA CONCILIAZIONE, È STATO RIASSUNTO - IL PRESIDENTE DELLA MUNICIPALIZZATA: “LO ABBIAMO RIPRESO MA ORA VIGILEREMO”


     
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    Serena Russo per http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it

     

    SESSO IN AUTOBUS SESSO IN AUTOBUS

    La linea erotica dell’Amtab. È sera. Una pattuglia dei carabinieri sta percorrendo il lungomare barese, direzione San Giorgio. Hanno da poco superato la spiaggia di Pane e Pomodoro quando, in aperta campagna, scorgono nel buio quelli che sembrano i contorni di un autobus. Fermo. Si avvicinano, e la conferma arriva di lì a poco: è proprio un mezzo Amtab. I fari del bus sono spenti. Un’avaria al motore?

     

    Non si intravedono passeggeri, la vettura – a prima vista – sembra vuota. Ma non lo è. I carabinieri sono, adesso, abbastanza vicini al mezzo per poter guardare al suo interno. Si avvicinano ai vetri e quello che vedono li lascia basiti. Non possono credere ai loro occhi: due persone, un uomo e una donna, stanno intrattenendo un rapporto sessuale. In un autobus di una municipalizzata.

     

    LE FUGHE E I CAMBI DI TURNO

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    Sarebbero già abbastanza questi, gli elementi per una storia incredibile. Ma c’è di più. Fanno scendere i due dalla vettura e, una volta chieste loro le generalità, scoprono che entrambi, sia l’uomo che la donna, sono autisti della partecipata del Comune di Bari e che in quel momento, almeno sulla carta, sono entrambi in servizio. Amanti da un bel po’ – ci raccontano – utilizzavano le ore di lavoro per trascorrere del tempo insieme. È a questo punto che dalla dirigenza dell’Amtab decidono di utilizzare degli 007.

     

    SESSO IN AUTOBUS SESSO IN AUTOBUS

    La storia che vi stiamo raccontando non è accaduta ultimamente. Risale infatti al 2014, anno della scoperta e anno in cui i due sono stati licenziati. Secondo i bene informati, i protagonisti di questa storia, inoltre, assumevano comportamenti poco trasparenti nei confronti dell’azienda. Pare infatti che l’uomo, in diverse occasioni, abbia sostituito (senza mai comunicarlo al personale) la collega-compagna nelle corse.

     

    «Quando la mattina prendiamo servizio – ci spiegano alcuni autisti – ci viene comunicato il percorso e ci vengono consegnate chiavi e libretto del mezzo». Sarebbe questo, il momento incriminato. A quanto sembra, con alcune scuse, l’autista si faceva consegnare il nécessaire per la corsa assegnata a lei, con la promessa di renderle tutto «non appena fosse arrivata».

     

    Circostanza che, diverse volte, non si è verificata. Il consiglio di amministrazione dell’Amtab decide di cacciare i due dipendenti. Corse saltate e soste troppo lunghe ai capolinea: saranno queste le motivazioni della massima sanzione disciplinare. Ma fonti qualificate ci confermano il resto della storia.

     

    SESSO IN AUTOBUS SESSO IN AUTOBUS

    NELLE AULE DI TRIBUNALE

    «Dagli atti depositati dagli investigatori in azienda – ci racconta inoltre Aldo De Robertis, direttore generale della partecipata in quegli anni – risultava chiaro come i due facessero che diavolo volevano». Percorsi lasciati a metà, passeggeri fatti scendere prima del tempo.

     

    Ma non è ancora finita. Il licenziamento viene impugnato dall’ex dipendente, ma senza risultato. Sarà poi il giudice del secondo reclamo a imporre una conciliazione: lo scorso dicembre, l’uomo è stato nuovamente assunto dall’azienda, a una serie di condizioni (gli verrà applicata la sanzione immediatamente inferiore al licenziamento). «Noi lo abbiamo assunto – dichiara il presidente della municipalizzata, Nicola Marzulli –, ma verificheremo».

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