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    NON DITE CHE NON VI AVEVAMO AVVISATO – NEL 2016 GLI APPARATI ANTITERRORISMO ITALIANI AVEVANO SEGNALATO AL BELGIO ABDESALEM LASSOUED, L’UOMO CHE L’ALTRO IERI HA UCCISO DUE SVEDESI CON UN KALASHNIKOV: LA RISPOSTA FU CHE NON C’ERA NESSUN RISCONTRO DA APPROFONDIRE, NONOSTANTE I CONTATTI CON ALTRI TUNISINI RADICALIZZATI – L’ARRIVO A LAMPEDUSA, LA LIBERAZIONE PER “MOTIVI UMANITARI” E LA SPOLA TRA IL NORD-EUROPA, BOLOGNA, TERNI E TORINO…


     
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    Estratto dell’articolo di Giovanni Bianconi per il “Corriere della Sera”

     

    Abdesalem Lassoued, l attentatore di Bruxelles, a Genova nel 2021 Abdesalem Lassoued, l attentatore di Bruxelles, a Genova nel 2021

    Che Abdesalem Lassoued, all’epoca trentottenne, fosse un estremista islamico potenzialmente pericoloso, le autorità del Belgio l’hanno saputo dalla polizia di prevenzione italiana sette anni fa.

     

    Era il 2016, e agli apparati investigativi antiterrorismo erano giunte informazioni preoccupanti su questo tunisino che faceva base a Bologna: si era radicalizzato e faceva discorsi relativi alla jihad da esportare in Europa. I controlli […] avevano evidenziato contatti con altri tunisini residenti in Italia e in altri Paesi europei, tra cui Belgio e Gran Bretagna.

     

    abdesalem lassoued attentatore di bruxelles abdesalem lassoued attentatore di bruxelles

    Di qui le segnalazioni a Bruxelles, accompagnate da richieste specifiche sui contatti locali del tunisino. Ma la risposta fu che le verifiche avevano dato esito negativo: nessun riscontro significativo o da approfondire.

     

    In Italia Lassoued era probabilmente destinato all’espulsione preventiva prevista per i «soggetti a rischio», ma la sua domanda di protezione internazionale alla commissione territoriale bolognese bloccò tutto.

     

    Il 26 giugno 2016 la richiesta fu dichiarata inammissibile, e il tunisino finì al Centro di identificazione ed espulsione di Caltanissetta in attesa del rimpatrio. Lui però si oppose davanti al tribunale, che il 21 ottobre 2016 comunicò al Cie siciliano la decisione presa il 14: fissazione dell’udienza al 10 gennaio 2017 dicembre per trattare il merito della causa, con automatico effetto sospensivo della decisione della commissione. Risultato: Lassoued uscì dal Cie in attesa del nuovo verdetto. Con un regolare permesso di soggiorno valido fino 24 gennaio 2017.

     

     

    Abdeslam Jilani - l attentatore di bruxelles Abdeslam Jilani - l attentatore di bruxelles

     

    È da allora che in Italia non se ne hanno più tracce. E quando […] a dicembre 2016 anche il Tribunale di Bologna dichiara inammissibile la sua domanda di asilo, Lassoued […] diventa un fantasma. Nello stesso periodo in cui un altro tunisino radicalizzato e transitato dall’Italia, Anis Amri, fa strage al mercatino di Natale di Berlino, uccidendo 12 persone e ferendone oltre 50, prima di essere bloccato e ucciso a Milano, il 23 dicembre. E la storia di Lassoued ricorda molto da vicino quella del suo più giovane connazionale.

     

    Quando arriva a Lampedusa all'inizio del 2011 (proprio come Amri) […], Lassoued è un fuggiasco delle primavere arabe. Con un passato da detenuto nel suo Paese. Il suo è un ingresso illegale e per questo viene destinato al Cie di Torino, da dove esce ad aprile con un permesso di sei mesi rilasciato «per motivi umanitari» […].

     

    abdesalem lassoued attentatore di bruxelles abdesalem lassoued attentatore di bruxelles

    Ma la meta di Lassoued è il Nord Europa. Se ne va in Norvegia, dove viene sorpreso a novembre 2011 e rispedito in Italia, lo Stato di primo ingresso che deve farsi carico degli irregolari secondo gli accordi Dublino. Ma lui se ne va di nuovo, stavolta in Svezia, e tre anni più tardi, ad aprile 2014, si ripete la stessa procedura: viaggio di sola andata da Stoccolma a Torino.

     

    Per i due anni successivi il tunisino è verosimilmente rimasto in Italia, passato per Terni e ricomparso a Bologna, dove la polizia lo segnala come un islamista radicalizzato al quale prestare massima attenzione. Con tanto di accertamenti richiesti alle polizie straniere: non solo Belgio e Gran Bretagna, ma pure Norvegia e Svezia. Poi si mette in moto la procedura della richiesta d’asilo bocciata, fino alla sua scomparsa dai radar dell’antiterrorismo italiano.

     

    attentato a bruxelles 3 attentato a bruxelles 3

    Nel frattempo […] è andato in Belgio, dove viene fermato nel 2019. Anche lì presenta una domanda di protezione internazionale che lo fa tornare libero […]. Ma pure stavolta gli dicono di no, con una decisione del 2020 a cui segue un tentativo delle autorità di Bruxelles di replicare ciò che hanno fatto Norvegia e Svezia: restituirlo all’Italia. Che però in questo caso rifiuta di riaccoglierlo, giacché il permesso di soggiorno rilasciatogli a suo tempo è scaduto da oltre 2 anni e «non vi sono oggettivi riscontri della sua presenza sul territorio nazionale».

     

    attentato a bruxelles 4 attentato a bruxelles 4

    Il tunisino irregolare resta dunque in Belgio dove tre anni dopo […] entra in azione […].

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