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    NEL CAOS A 5 STELLE UN SOLO NOME DA AFFIANCARE A LUIGI DI MAIO PUÒ METTERE TUTTI D'ACCORDO: CHIARA APPENDINO - È LEI LA DONNA CHE DOVREBBE CONDIVIDERE IL RUOLO DI CAPO POLITICO DEL MOVIMENTO DOPO GLI STATI GENERALI DI MARZO - LA SINDACA DI TORINO È NEL CUORE DI BEPPE GRILLO, GODE DELL'AMICIZIA DI DI MAIO (CHE LE HA PIÙ VOLTE CHIESTO DI FARE IL MINISTRO), HA POCHI NEMICI INTERNI E HA GIÀ FATTO SAPERE DI NON VOLER CORRERE PER UN SECONDO MANDATO DA SINDACO…


     
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    Goffredo De Marchis per “la Repubblica”

     

    luigi di maio chiara appendino paola pisano luigi di maio chiara appendino paola pisano

    Nel caos a 5 stelle un solo nome da affiancare a Luigi Di Maio può mettere tutti d' accordo: Chiara Appendino. È lei la donna che dovrebbe condividere il ruolo di capo politico del Movimento dopo gli Stati generali di marzo. La sindaca di Torino è nel cuore di Beppe Grillo, gode dell' amicizia di Di Maio (che le ha più volte chiesto di fare il ministro), ha pochi nemici interni e soprattutto ha già fatto sapere di non voler correre per un secondo mandato da sindaco.

    CHIARA APPENDINO CHIARA APPENDINO

     

    La sua immagine è considerata quella giusta per rilanciare quella del M5S. L' idea di Paola Taverna, interprete fedele del grillismo degli inizi e della lotta, riscuote meno consensi. Perché nella fossa dei leoni in cui si sono trasformati i gruppi parlamentari anche lei non ha soltanto estimatori. Fra espulsioni, uscite, polemiche sui rimborsi, i gruppi sono infatti il vero anello debole del Movimento e del governo. Giuseppe Conte, qualche giorno fa, ha confidato al telefono a un interlocutore istituzionale: «Il mio timore, per la tenuta del governo, è uno solo: l' esplosione dei parlamentari grillini».

     

    di maio appendino di maio appendino

    Non c' è dubbio che le ultime mosse di Di Maio abbiano scontentato molti, anche tra i suoi fedelissimi. Un cattivo risultato in Emilia e in particolare in Calabria dove alle politiche i grillini sfiorarono il 40 per cento, rischia di metterlo in ulteriore difficoltà. Senza uscire allo scoperto (per il momento) cosa chiede la grande maggioranza dei grillini? Cancellazione del team dei Facilitatori che ai più sembra una farsa. Istituzione di una vera segreteria politica intorno al leader. Una cosa seria, non estemporanea.

     

    Per questo l' organismo deve essere inserito nello statuto del Movimento, votato e certificato come luogo di decisione reale. L' occasione giusta sono proprio gli Stati generali se vogliono diventare un appuntamento che non si limita a ratificare le decisioni già prese in altre sedi: la Casaleggio associati o il rapporto diretto dei leader Grillo e Di Maio.

     

    CHIARA APPENDINO E SERGIO CHIAMPARINO CHIARA APPENDINO E SERGIO CHIAMPARINO

    Di fronte alle ipotesi di un passo indietro (accarezzata e per ora accntonata dal diretto interessato) ieri c' è è stato l' esercizio della solidarietà verso il titolare della Farnesina e capo politico. Alessandro Di Battista ha detto: «Di Maio come ministro degli Esteri sta lavorando bene». Ma restano tutte le altre perplessità: «Sono sempre contrario all' alleanza col Pd - dice Di Battista -. E difendo Paragone perché è una risorsa».

     

    Giulia Grillo scrive un lungo post contro gli «insufflatori anonimi» che rivelano le possibili dimissioni di Di Maio, ma è molto critica sulla situazione generale: «Non credo che i parlamentari 5 stelle che vanno via lo facciano per tenersi il malloppo. E i 6 milioni di voti persi? E gli attivisti che ci hanno abbandonato? Loro non avevano malloppi da conservare», attacca l' ex ministro della Salute.

     

    chiara appendino al corteo di primo maggio chiara appendino al corteo di primo maggio

    Insomma, l' insurrezione è appena cominciata. Hanno scosso nel profondo gli addii di De Toma e Silvestri, che tutti nel gruppo della Camera consideravano colleghi ragionevoli e molto legati al Movimento. Di Maio, sulle sue dimissioni, risponde con una certa vaghezza: «Se ne sentono tante... E le chiedono in tre».

     

    Ma quei tre, ovvero i senatori che hanno presentato il documento per il rilancio del M5S, stanno facendo sul serio. Primo Di Nicola, Emanuele Dessì e Mattia Crucioli stanno diffondendo il loro testo agli attivisti e si preparano a scavalcare anche la barriera della piattaforma Rousseau. Una specie di evasione dal "carcere" della Casaleggio.

    appendino di maio appendino di maio

     

    «Il doppio capo uomo- donna o i facilitatori a me sembrano robetta spicciola - dice Dessì -. Ci vuole un nuovo programma e un nuovo assetto che faccia tornare il Movimento a una gestione orizzontale». Il documento gira nelle chat e da ieri c' è anche una mail dove gli attivisti possono contribuire con altre idee, correzioni e aggiunte: documento.agora. m5s@gmail.com È il tentativo di superare Rousseau, di avere un altro canale per far pesare le proposte della base. Gli Stati generali a questo punto vanno gestiti per bene. Per la prima volta, si spera, abbiamo un luogo dove per poter esercitare il confronto » (Grillo). «Se le decisioni sono calate dall' alto, sarà solo uno sfogatoio» (Dessì).

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