Estratto dell’articolo di Valentina Errante per “Il Messaggero - edizione Roma”
Hasib Omerovich
Non soltanto nega ogni accusa davanti al gip, Andrea Pellegrini, ai domiciliari con l'ipotesi di tortura, ma insinua anche dei sospetti sulla malafede del suo grande accusatore, il collega Fabrizio Ferrari, che ha collaborato con i pm. L'agente del commissariato Primavalle arrestato nell'ambito dell'inchiesta sul caso di Hasib Omerovic, precipitato dalla finestra il 25 luglio scorso durante un sopralluogo della polizia, ha fornito una versione diversa sulla dinamica dei fatti e ha negato ogni forma di violenza.
ANDREA PELLEGRINI
Nessuna tortura, nessuno schiaffo a Omerovic, al quale sostiene di non avere mai legato i polsi con il filo del ventilatore. «Avevamo tutti le manette, avrei usato quelle», ha detto l'indagato, difeso dagli avvocati Remo Pannain ed Eugenio Pini. E smentisce Ferrari, che aveva sostenuto di avere intravisto, non visto, la scena dall'ingresso dell'appartamento di Primavalle, lo smentisce: «Eravamo tutti fuori dalla stanza, ma Ferrari era il più vicino ad Hasib». [...]
Alessandro Sicuranza, un altro agente per il quale la procura ha chiesto la misura interdittiva con l'ipotesi di falso per l'annotazione alla relazione di servizio, redatta dopo quel sopralluogo non autorizzato, ha invece ammesso che Pallegrini aveva dato degli schiaffi a Omerovic. Assistito dall'avvocato Marco Casalini, ha spiegato però che il collega non sarebbe andato oltre. «Non ci sono stati né coltelli branditi o polsi legati né sono state commesse torture». [...]
segni fili elettrici sui polsi di hasib omerovic
Restano però due punti oscuri: un coltello non repertato e il termosifone divelto. Dettagli che emergono dal verbale reso da Ferrari al pm Stefano Luciani. «Quando siamo scesi per soccorrere Omerovic - si legge - ho notato in terra, anche se distante rispetto al punto in cui si trovava Omerovic, un coltello. Pellegrini lo ha preso e lo ha portato via senza repertarlo. Si trattava di un coltello da cucina, non posso dire se fosse lo stesso visto in casa di Omerovic e con il quale Pellegrini lo aveva minacciato». Poi conclude: «L'ho infatti poi visto sulla sua scrivania dell'ufficio, mentre assistevo alla redazione da parte sua della relazione di servizio».
la finestra di casa di Hasib Omerovic
Poi il dubbio termosifone: è il pm a chiedere a Ferrari come mai il termosifone della stanza dalla quale Omerovic è caduto fosse divelto: «Escludo di avere assistito a una colluttazione o comunque di avere percepito eventi concitati avvenuti in quella stanza. Sicuranza mi disse che era stata la Scientifica a trovare il termosifone divelto e a effettuare (su suo suggerimento) i rilievi fotografici dicendomi pure che lo stato dei luoghi, a suo parere confermava la tesi che avesse scavalcato la finestra». [...]
segni fili elettrici sui polsi di hasib omerovic CASA DI Hasib Omerovic tubo termosifone di hasib omerovic scopa spezzata a casa di hasib omerovic porta della stanza di hasib omerovic
la maglietta insanguinata di hasib omerovic serratura della stanza di hasib omerovic