Paolo Colonnello per “la Stampa”
EDMONDO BRUTI LIBERATI - Magistratura e societa nell Italia repubblicana
Adesso che è andato in pensione, con tutta l'amarezza di un'ultima battaglia (vinta) all'interno della sua stessa Procura, l'ex procuratore Edmondo Bruti Liberati dice che la toga non gli manca affatto. Forse perché deve averla ricucita come un sipario da alzare su un passato che serva a leggere il presente.
edmondo bruti liberati
Ecco il senso del corposo saggio pubblicato da Laterza, Magistratura e società nell'Italia repubblicana, con cui Bruti Liberati propone una rilettura dell'Italia attraverso i cambiamenti della magistratura che non è sempre stata coraggiosa come l'abbiamo conosciuta negli anni del terrorismo o delle inchieste sulla corruzione politica.
E neppure in «toga rossa» come la martellante narrazione berlusconiana prima, e leghista poi, ha voluto farci credere: per anni i giudici sono stati gli stessi che avevano sfilato in orbace durante il regime fascista.
DAVIGO - COLOMBO - DI PIETRO
E solo con l'avvento delle giovani leve, che oggi siedono magari nei posti di comando, le cose hanno iniziato a cambiare. Sebbene passando attraverso gli attentati terroristici, i periodi bui delle trame massoniche della P2, degli arresti strumentali dei vertici di Bankitalia negli anni 80 per coprire banchieri misteriosi e corrotti come Calvi o mafiosi come Sindona.
Scevro di riferimento autobiografici ma ricco di documentazione rigorosa, il libro scorre dall' Italia del dopoguerra ad oggi ripercorrendo, con documenti talvolta inediti, articoli di giornali, atti di convegni custoditi nell'archivio personale di Bruti Liberati, fatti salienti di politica e costume che hanno cambiato la società, narrandoci, senza sconti, come la magistratura in realtà sia quasi sempre arrivata dopo le rivoluzioni culturali del paese.
GELLI-CALVI-SINDONA-MARCINKUS
Così ecco il timido ingresso delle donne togate solo nel 1965, ben otto in tutt' Italia: nel 2016, diverranno maggioranza e lo sono tuttora.
livia pomodoro
Ma bisognerà attendere il 2007 per vedere una donna come Livia Pomodoro diventare presidente del Tribunale di Milano. Credibilità e legittimazione non sempre sono stati spendibili da un potere che spesso si è fatto casta. E che solo in certi periodi, la corruzione degli anni '90, gli scandali finanziari dei primi 2000, è stato sentito vicino alle esigenze della collettività.
EDMONDO BRUTI LIBERATI
Garantista convinto, Bruti Liberati, che pure fece scudo prima come Anm e poi al Csm, non risparmia qualche frecciatina alla gestione dell'inchiesta Mani Pulite. Più che altro per certi eccessi verbali che talvolta ne sostituirono la sostanza accompagnandosi ad alcuni eccessi nella custodia cautelare in carcere e a certi protagonismi che comunque nulla tolsero alla gravità del fenomeno corruttivo e alla sua necessaria repressione.
Il libro, che verrà presentato giovedì a Torino alla Fondazione Fulvio Croce (via Santa Maria 1, ore 18,30), si chiude con un capitolo eloquente: Magistratura tra potere e responsabilità . Un monito contro la facile deriva del populismo giudiziario.