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    NELLE BEGHE DELLA MAGGIORANZA A RIMETTERCI SONO I PIÙ DEBOLI: I SINDACI DEI PICCOLI COMUNI – GIORGIA MELONI, PUR DI ANDARE IN CULO A SALVINI, VUOLE STRACCIARE IL “SALVA-SINDACI”, PROPOSTO DALLA LEGA E DA FORZA ITALIA, LA NORMA CHE ESENTA I PRIMI CITTADINI DALLA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA. PER FRATELLI D’ITALIA, DARE UNO SCUDO AI SINDACI È SBAGLIATO, SPECIE DOPO L’ABOLIZIONE DELL’ABUSO D’UFFICIO. MA È SOLO UN ALTRO MODO PER UMILIARE IL “CAPITONE”…


     
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    Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per "La Stampa"

     

    SALVINI MELONI SALVINI MELONI

    Non c'è soltanto il terzo mandato a dividere Fratelli d'Italia e Lega. Il governo è pronto a respingere due emendamenti presentati dal Carroccio e da Forza Italia al decreto Elezioni, per esentare i sindaci dalla responsabilità amministrativa, che rimarrebbe in carico ai soli dirigenti comunali, distinguendola da quella di indirizzo politico.

     

    Una vicenda molto sentita, specie nei piccoli Comuni, che rischia di restare prigioniera delle mille liti tra alleati […]. Per Fratelli d'Italia dare uno scudo ai sindaci è un messaggio sbagliato in questa fase e con lo stesso criterio si sono negate le modifiche alla legge Severino, chieste dal Carroccio.

     

    giorgia meloni matteo salvini atreju giorgia meloni matteo salvini atreju

    Il decreto è attualmente in Commissione Affari costituzionali del Senato e l'esecutivo è chiamato nei prossimi giorni a dare un parere  […]: e il giudizio sarà negativo. Il voto dovrebbe arrivare entro giovedì, insieme a quello del terzo mandato dei governatori, almeno di un passo indietro della Lega.

     

    La norma, cosiddetta "salva sindaci", è fortemente voluta dall'Associazione dei Comuni (Anci) ed era già stata respinta durante l'approvazione del disegno di legge Nordio per volontà del sottosegretario meloniano alla Giustizia Andrea Delmastro.

     

    GIORGIA MELONI E IL TERZO MANDATO - VIGNETTA BY ELLEKAPPA GIORGIA MELONI E IL TERZO MANDATO - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

    L'Anci ci ha riprovato, inviando una lettera ai parlamentari. A raccogliere l'appello sono stati il leghista Paolo Tosato […] e il forzista Mario Occhiuto, ex sindaco di Cosenza […]. In precedenza la richiesta era arrivata dal senatore del Pd Alfredo Bazoli.

     

    […] La spinta al no a questi provvedimenti chiesti dall'Anci arriva da Fratelli d'Italia con una motivazione tecnica e una politica. La premessa […] è che del tema ci si dovrà occupare con una riforma complessiva del testo degli enti locali, che la sottosegretaria all'Interno Wanda Ferro sta portando avanti.

     

    Ma FdI ne fa anche una questione di opportunità: dopo aver abolito il reato di abuso d'ufficio, […] intervenire anche sulla responsabilità oggettiva dei sindaci darebbe l'idea di un "liberi tutti" che […] si vuole evitare. A Palazzo Chigi si ritiene che le energie dei prossimi mesi andranno spese nel "difendere" la cancellazione dell'abuso d'ufficio dalle obiezioni in parte già arrivate dal Quirinale e dall'Unione europea e quindi è inutile aprire altri fronti.

     

    ROBERTO PELLA ROBERTO PELLA

    Ovvio che però la decisione […] andrà spiegata bene agli alleati e non sarà semplice. Il forzista Roberto Pella, deputato e vicepresidente dell'Anci, spiega che questa riforma sarebbe necessaria soprattutto per tutelare i sindaci dei comuni sotto i tremila abitanti, «che sono responsabili dei servizi, anche perché spesso non ci si può permettere di assumere dei dirigenti».

     

    Secondo Pella, rimandare queste norme «va bene solo se diciamo che entro l'anno si fa una riforma del testo unico degli enti locali, altrimenti è meglio procedere gradualmente». Il deputato - sindaco di Valdengo, in provincia di Biella - ha presentato nella scorsa legislatura una proposta fatta di 40 punti, appoggiata da quattromila sindaci crede che «sia giusto rafforzare i controlli di magistratura e Corte dei conti, ma distinguendo tra chi commette volutamente dei reati e chi dei semplici errori amministrativi. Nei piccoli Comuni spesso i sindaci hanno un'altra attività, non sono politici di professione e vanno tutelati».

    MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI

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