Estratto dell’articolo di Alessandra Ziniti per “la Repubblica”
piantedosi salvini meloni
Le megamulte del primo decreto sicurezza non le ha mai pagate nessuno. I tribunali civili della Sicilia a cui le Ong "punite" da Salvini hanno fatto ricorso le hanno sempre annullate, le navi sequestrate sempre riconsegnate alle organizzazioni umanitarie. Unica eccezione la Iuventa, ancora sotto sequestro a Trapani nell'ambito dell'unico processo a carico di esponenti di Ong che, dopo 5 anni, non riesce neanche ad entrare nel vivo.
«Noi - racconta Beppe Caccia, armatore di Mediterranea Saving human - abbiamo ricevuto due multe, una da 65.000 euro per la Alex e una da ben 300.000 euro per la Mare Jonio nell'estate 2019. Ed entrambe le imbarcazioni furono poste sotto sequestro. Provvedimenti amministrativi punitivi fortemente voluti da Salvini e talmente inconsistenti che il tribunale civile cui ci siamo subito appellati non ha avuto esitazioni a darci ragione». […]
CAROLA RACKETE
Cancellate anche le altre due uniche multe comminate nell'era Salvini: quella alla Sea Watch 3 di Carola Rackete in occasione dell'entrata di forza a Lampedusa a giugno 2019 e quella alla Eleonor della ong tedesca Missione Lifeline, condotta fin dentro il porto di Pozzallo dal comandante Claus Peter Reisch dopo la dichiarazione dello stato di emergenza.
CAROLA RACKETE
Anche in quest' ultimo caso, multa da 300.000 euro e sequestro dell'imbarcazione. Tutto annullato dal tribunale civile di Ragusa che dichiarò la prevalenza del diritto internazionale e dell'obbligo di soccorso sui decreti sicurezza. Principi a cui, successivamente, la Cassazione che ha definitivamente prosciolto Carola Rackete ha messo il sigillo definitivo.
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