• Dagospia

    “HO SBAGLIATO, MA NON C' È STATA NESSUNA VIOLENZA"- PARLA UNO DEI DUE CARABINIERI ACCUSATI DI STUPRO DA DUE STUDENTESSE AMERICANE: "CI HANNO INVITATO LORO A SALIRE. NEANCHE MI ERO ACCORTO CHE FOSSERO UBRIACHE" - UNA DELLE DUE RAGAZZE HA RICONOSCIUTO DALLE FOTO UNO DEI MILITARI, L' ALTRA NO - VERIFICHE SULL' IPOTESI CHE DAVANTI ALLA DISCOTECA CI SIANO STATI ALTRI APPROCCI DA PARTE DEI MILITARI


     
    Guarda la fotogallery

    Laura Montanari per la Repubblica

     

    carabinieri carabinieri

    «Non c' è stata nessuna violenza, quella ragazza non era ubriaca o almeno io non me ne sono accorto». Si è seduto davanti al magistrato per dirlo e c' è rimasto più di due ore, uno dei carabinieri accusati da due studentesse americane di diciannove e ventuno anni.

     

    «Ci hanno invitato loro a salire», ha anche spiegato. I due militari sono indagati dalla procura di Firenze. Tormenti e dubbi devono essersi affollati in questi giorni per spingere ieri il più anziano dei due dentro il palazzone del tribunale. Quarant' anni, da quasi venti in servizio nell' Arma, appuntato scelto, al nucleo radiomobile. «Ha voluto chiarire la sua posizione con il magistrato il prima possibile» spiega Cristina Menichetti, l' avvocata che lo difende.

     

    L' altro carabiniere, quello più giovane, non si è presentato, ma ai colleghi che lo hanno sentito subito dopo la notte fra il 6 e il 7 settembre avrebbe negato tutto: «Non è successo proprio niente». Adesso che il verdetto del dna si avvicina e che i campioni di liquido biologico trovati sull' ascensore e sul ballatoio della casa delle due ragazze americane possono raccontare meglio come sono andate le cose l' altra notte, l' indagine arriva a una svolta. Potrebbe essere anche questa la molla che ha spinto il carabiniere dai magistrati.

     

    CARABINIERI ACCUSATI DI STUPRO CARABINIERI ACCUSATI DI STUPRO

    Ci sono venti minuti di vuoto da spiegare, quanti ne impiega la gazzella per entrare nella strada del centro in cui abitano le ragazze e per vederla uscire dalle immagini delle telecamere. «Non trovavano un taxi, era notte fonda, abbiamo dato loro un passaggio» ha raccontato il militare in procura cercando di giustificare la presenza delle due giovani sull' auto di sevizio (cosa vietata). Ha anche ammesso di aver avuto un rapporto sessuale, ma ha continuato a sostenere che la ragazza fosse consenziente.

     

    Una delle due ha riconosciuto dalle foto uno dei militari, l' altra no. Secondo le indagini della squadra mobile entrambe avevano bevuto molto, una aveva anche fumato hashish. Una, dopo la violenza che riferisce di aver subito, entra in casa e sviene. Possibile che i carabinieri non si siano accorti di niente?

     

    La condizione delle ragazze è documentata qualche ora dopo anche dai referti dei medici che le visitano all' ospedale di Torregalli e le sottopongono a esami specifici sul consumo di sostanze stupefacenti e di alcol, oltre che alla visita ginecologica. Lì si attiva il codice rosa, il percorso per i soggetti deboli oggetti di violenza e vista la condizione delle giovani viene fornita subito un' assistenza psicologica.

     

    DISCOTECA FLO - FIRENZE DISCOTECA FLO - FIRENZE

    «Sono distrutto, ho sbagliato, ma non c' è stato nessuno stupro» ha ribadito il militare nell' interrogatorio, secondo quanto spiega la sua avvocata.

    Versione che adesso i magistrati dovranno valutare mettendola a confronto con le parole delle ragazze e cercando i riscontri. Per la difesa i carabinieri sarebbero stati invitati a salire nell' abitazione. Per le ragazze no: le giovani volevano congedarsi in strada, ma gli uomini in divisa avrebbero insistito per salire. Hanno parcheggiato l' auto di servizio e avvertito la centrale: «Ci fermiamo per un controllo ». Uno avrebbe sorretto una di loro che non si reggeva in piedi e l' avrebbe portata nell' ascensore: lì sarebbe avvenuto lo stupro. «Mi è saltato addosso ». L' altra violenza sarebbe invece stata sul pianerottolo davanti all' appartamento.

     

    RACCONTO RAGAZZE LA CHIAMATA - STUPRO FIRENZE RACCONTO RAGAZZE LA CHIAMATA - STUPRO FIRENZE

    All' interno c' erano altre amiche che però non si sono accorte di nulla. «Non ho gridato perché era armato» ha spiegato una delle giovani. Tutto sarebbe accaduto dopo le 3 della notte e alle 4 al 113 della polizia arriva la chiamata di allarme. Di lì a poco nella casa arriva la volante della polizia e un' ambulanza del 118.

     

    Gli investigatori stanno facendo verifiche anche su un altro punto molto delicato: tra i frequentatori del Flo', la discoteca fiorentina al cui banco del bar è avvenuto l' incontro fra i due carabinieri in servizio (erano intervenuti con altre due pattuglie per una lite scoppiata alle 2 nel locale) e le giovani americane, ci sono stati altri approcci da parte di altri militari?

    discoteca firenze discoteca firenze

    Al momento non risultano.

    RACCONTO RAGAZZE PASSAGGIO - STUPRO FIRENZE RACCONTO RAGAZZE PASSAGGIO - STUPRO FIRENZE RACCONTO RAGAZZE 3 - STUPRO FIRENZE RACCONTO RAGAZZE 3 - STUPRO FIRENZE RACCONTO RAGAZZE 5 - STUPRO FIRENZE RACCONTO RAGAZZE 5 - STUPRO FIRENZE

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport