bill de blasio
Alessandra Muglia per il “Corriere della Sera”
«Sarà l'estate di New York» ha annunciato con un certo entusiasmo ieri il sindaco Bill De Blasio. La Grande Mela sarà «completamente» aperta dal primo luglio, «siamo pronti per la riapertura di negozi, imprese, uffici e teatri a pieno regime, è la fine del tunnel» ha buttato lì nel suo primo intervento di indirizzo sulla gestione dell'emergenza cittadina, finora indicata dal governatore Andrew Cuomo.
new york
Poche ore dopo a Parigi il presidente francese Emmanuel Macron rivelava il suo piano di uscita dal terzo lockdown in quattro tappe, l'ultima a fine giugno, con la rimozione totale del coprifuoco. E mentre anche Dublino parlava di ritorno alla «normalità» a giugno, a mettere in guardia i governi europei sulle riaperture «precoci» è stata ieri l'Organizzazione mondiale della sanità.
coronavirus, il mondo vuoto 36
Allentare le restrizioni anti-Covid in presenza di varianti più contagiose e quando la copertura vaccinale è ancora bassa, può portare a «una tempesta perfetta in qualsiasi Paese, come è accaduto in India» ha ammonito ieri il direttore regionale Hans Kluge. Non importa se nuovi casi, ricoveri e decessi diminuiscono, la minaccia rimane presente, «il virus ha ancora il potenziale per infliggere effetti devastanti in Europa».
hans kluge
Proprio ieri è stato superato il tetto dei 150 milioni casi nel mondo, il che significa che una persona su 50 ha preso il Covid-19. Ma procedono, pur con ritmi diversi, anche le campagne d'immunizzazione. A livello globale da dicembre a oggi sono state somministrate in 172 Paesi un miliardo e 80 milioni di dosi, con un ritmo giornaliero di 20,3 milioni di iniezioni. Da fine marzo, si rincorrono record di somministrazioni in diversi Paesi.
La Gran Bretagna ha toccato l'apice con 844.285 dosi in un solo giorno il 20 marzo, mantenendo poi un ritmo di oltre 500 mila vaccinazioni quotidiane con punte di 700 mila. Gli Usa hanno segnato il record il 5 aprile con oltre 4 milioni di dosi in un giorno solo, con un ritmo quotidiano di oltre i due milioni e mezzo di inoculazioni.
Il 9 aprile la Francia ha superato la soglia delle 510 mila dosi al giorno e tiene un passo di oltre 380 mila in 24 ore.
emmanuel macron parla ai francesi
In Francia il Comitato scientifico nazionale, in linea con i timori dell'Oms, ha insistito sull'opportunità di accelerare sulla campagna vaccinale prima di allentare le restrizioni: al momento l'11,5% della popolazione maggiorenne francese è stata immunizzata.
coronavirus in india
Macron, confortato dal calo dei ricoverati - scesi sotto la soglia dei 30mila per la prima volta dall'inizio del mese - e dei contagi a 27mila dai 40 mila di un mese fa, ha annunciato che dal 3 maggio decadono le restrizioni sugli spostamenti; il 19 toccherà a negozi, dehors di bar e ristoranti, cinema e musei, «per ritrovare la nostra arte di vivere alla francese, la nostra convivialità, la nostra cultura, lo sport» ha detto; dal 19 maggio si potrà bere e mangiare nei locali al chiuso e il coprifuoco sarà ritardato alle 21; per partecipare a concerti e altri eventi con oltre mille persone (muniti di pass vaccinale) bisognerà aspettare il 30 giugno.
corpi cremati in india
Non c'è invece ancora un piano dettagliato per New York, pronta a riaprire perché la «gente si è vaccinata: solo nella città sono state somministrate 6,3 milioni di dosi», ha chiarito De Blasio in un'intervista tv senza menzionare il numero delle persone del tutto immunizzate: 2,5 milioni, il 30% degli abitanti. «Il Museo di Storia Naturale sta somministrando vaccini gratis sotto la balena blu», racconta con fierezza.
Turisti a New York
I toni sono trionfalistici: «Un mese fa avevamo detto che la sfida era fra le varianti e le vaccinazioni, oggi possiamo dire che le vaccinazioni stanno vincendo e i contagi stanno crollando». È la rinascita annunciata per la città epicentro della pandemia in America, che ha sfiorato a gennaio, in piena seconda ondata, gli ottomila casi al giorno e ora ne conta in media duemila.
Turisti a Parigi
DONNE IN SPIAGGIA CON LA MASCHERINA New York emmanuel macron bill de blasio Parigi