Anna Lombardi per “la Repubblica - Affari & Finanza”
andrew cuomo
Riaprire gli uffici, gli stadi, i teatri della Grande Mela, rilanciandone allo stesso tempo economia e vita cultuale, attraverso una fitta rete di siti dove effettuare tamponi rapidi. E salvare, allo stesso modo, pure il sistema dei trasporti, messo gravemente in crisi dai numeri che in città sono ritornati a salire.
È l'intenzione - ma forse dovremmo dire il sogno - del governatore dello stato di New York, Andrew Cuomo. Sì, perché secondo il piano del leader democratico, in prima linea nella lotta al coronavirus, cinema, ristoranti, centri commerciali: tutti dovrebbero dotarsi di appositi dispositivi per fare i test rapidi. Allo scopo, promette di voler fare del suo meglio per eliminare ogni ostacolo burocratico.
tamponi a new york
E pazienza se i test rapidi possono essere inaffidabili: sempre meglio, arguisce Cuomo, di tenere chiuso. La proposta non trova il consenso di tutti: Denis Nash, professore di salute pubblica all'università di Cuny, pensa che se messa in atto, l'idea di Cuomo non farà che creare "un ulteriore problema di uguaglianza sociale": di fatto dividendo i cittadini fra chi può permettersi di pagare continuamente i tamponi e chi proprio non ce la fa.
new york deserta
Non solo: Nash si chiede perché il governatore preferisce ampliare la possibilità di fare test nei ristoranti e non nelle scuole. Di sicuro, il tasso d'infezione di New York continua a essere molto alto: solo nelle ultime due settimane ci sono stati 210mila nuovi positivi, un aumento del 40 per cento rispetto alle settimane precedenti, per un totale di 499mila contagi e 26mila morti. La città è semi sbarrata dalla scorsa primavera quando nei giorni più drammatici si arrivò pure a 800 morti al giorno.
FILA PER TAMPONI A NEW YORK
Ma di fronte alla seconda ondata il governatore ha scelto un approccio diverso, cercando di tenere aperte quante più attività è possibile, confidando in una ripresa già nel corso del 2021, quando più persone saranno vaccinate. Ha dunque annunciato di aver avviato trattative con i proprietari di grattacieli che ospitano grandi società, chiedendogli di attrezzarsi per fare tamponi rapidi.
ristorante new york
E chiesto alle compagnie telefoniche piani internet a 15 dollari al mese per le famiglie a basso reddito. Infine, ha proposto i tamponi rapidi per riavviare la stagione culturale, un business da 120 miliardi di dollari. E si prepara, già nel mese di febbraio, a lanciare spettacoli "pop-up" in giro per la città, coinvolgendo artisti come la comica Amy Schumer o il jazzista Wynton Marsalis.
times square deserta per coronavirus
Con loro pensa di ripetere l'esperimento fatto una settimana fa quando ha aperto le porte alla partita dei Buffalo Bills a 7mila fan testati: rimandando a casa i positivi, ovvero il 2 per cento. Un modello di successo, sostiene: sull'esempio dei voli Covid Free che dal 26 gennaio saranno gli unici a poter atterrare su suolo americano.
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