• Dagospia

    "CONDUCO 'QUARTA REPUBBLICA' DA CASA PER COLPA DEL LOCKDOWN BUROCRATICO” - NICOLA PORRO NON VA NEGLI STUDI DI RETE4 E SPIEGA LA QUESTIONE SUI SOCIAL: “SONO IN UNA SORTA DI ‘ISOLAMENTO FIDUCIARIO’. SE HAI LA SFORTUNA DI ESSERE IL ‘CONTATTO STRETTO’ DI UN POSITIVO, ANCHE SE ASINTOMATICO E CON TAMPONE NEGATIVO, FINISCI COL DOVERTI FARE 5 O 10 GIORNI DI QUARANTENA OPPURE SEI COSTRETTO A GIRARE PER TUTTO IL GIORNO CON LA MASCHERINA FFP2"


     
    Guarda la fotogallery

    Da https://www.iltempo.it

     

    NICOLA PORRO CONDUCE QUARTA REPUBBLICA DA CASA NICOLA PORRO CONDUCE QUARTA REPUBBLICA DA CASA

    Disavventura per Nicola Porro, costretto a condurre la puntata del 10 gennaio di Quarta Repubblica da casa. Il giornalista non è presente negli studi televisivi di Rete4 per problematiche dovute al Covid e ha spiegato tutta la questione con un messaggio sui social: “Questa sera conduco Quarta Repubblica da casa. Condizione particolare: il conduttore in collegamento, gli ospiti in studio. Il motivo? È presto detto: come milioni di italiani in questi giorni, anche io sono in una sorta di ‘isolamento fiduciario’. Cioè non posso recarmi negli studi di Mediaset a Roma”.

     

    “Niente di grave, per carità. Sto bene, ho fatto - sottolinea Porro - tutti i miei tre vaccini, ho un tampone negativo. Però ci sono delle regole in Italia che 7,7 milioni di italiani conoscono bene: regole che sostanzialmente ci costringono ad un lockdown burocratico. Non stiamo parlando solo di non vaccinati, che ormai tra green pass base, obblighi vaccinali e super green pass non possono fare praticamente nulla.

    NICOLA PORRO CONDUCE QUARTA REPUBBLICA DA CASA .jpeg NICOLA PORRO CONDUCE QUARTA REPUBBLICA DA CASA .jpeg

     

    Parliamo anche chi due dosi di Pfizer&co se l’è fatte, ma non è ancora riuscito a sottoporsi al booster. Se hai la sfortuna di essere il ‘contatto stretto’ di un positivo, anche se asintomatico e con tampone negativo, finisci col doverti fare 5 o 10 giorni di quarantena oppure sei costretto a girare (e lavorare, come nel mio caso) per tutto il giorno con la mascherina Ffp2. Un ‘lockdown burocratico’ di fatto che - conclude la sua spiegazione il giornalista - con Omicron e la sua diffusione obbliga me a condurre da casa. Ma soprattutto rischia di paralizzare il Paese”.

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport