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    NIENTE BRISCOLA AI VECCHIETTI CHE BESTEMMIANO – IL CENTRO ANZIANI DI FRASCATI SOSPENDE LE PARTITE A CARTE – IL PD LOCALE APRE LE PORTE DELLA SEZIONE AI NONNETTI MA NON RINUNCIA AL FERVORINO SULL’ATTEGGIAMENTO “RISPETTOSO E ADEGUATO DA TENERE” – "BASTA NEOPURITANESIMO: QUANDO SI GIOCA A CARTE LA LIBERTA’ DI TURPILOQUIO E’ IRRINUNCIABILE"


     
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    GIORDANO TEDOLDI per Libero Quotidiano

     

     In qualità di vincitore di un torneo di tressette estivo, una trentina d' anni fa (io e il mio compare avevamo escogitato un favoloso sistema di segni, insomma, baravamo), sono del tutto solidale con gli anziani - anzi, io preferisco dire vecchi, scusate il vezzo - del Centro sociale autogestito (ma già Centro anziani, cioè vecchi, appunto) del Comune di Frascati, colpiti da un divieto incomprensibile perché durante le loro partite a carte volavano parolacce e bestemmie.

     

    «La situazione non è più sostenibile», tuona il comunicato che hanno trovato affisso qualche giorno fa, e firmato dal Comitato di gestione, «pertanto a partire dal 1° maggio p.v. e per la durata di un mese il gioco delle carte è sospeso». Insomma, briscola, scopa e tressette, il nutrimento base del vecchio, o anche del giovane che però è vecchio dentro, e di certo l' unica attrattiva degna di qualche interesse del Centro sociale autogestito di Frascati, viene sospeso per ipocriti motivi di decoro.

     

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    Come fa notare "Il Mamilio", ossia il sito locale che ha segnalato il fattaccio, addirittura il Comitato minaccia di prendere, insieme al Comune, altre "decisioni". E quali?

     

    Forse espulsioni dal Centro? E perché non direttamente l' abbattimento dei giocatori sboccati? Magari la rieducazione in campi di lavoro? Ma davvero vogliamo arrivare al ridicolo di insegnare l' educazione, le buone maniere, a persone con i capelli bianchi, con una vita alle spalle e poche primavere ancora da godersi?

     

    COLPITI DA ANATEMA Il provvedimento è talmente esagerato che persino quelli del Pd locale - e i piddini oggi, come si sa, non brillano per comprensione delle reali esigenze del territorio - sono venuti in soccorso dei giocatori colpiti da anatema, aprendo le porte della loro sezione dalle 15.30 alle 18.30 per le partite a carte.

     

    Una sola cosa spiace: che anche il Pd di Frascati, nel tendere la mano, non possa fare a meno di premettere un fastidioso fervorino, tra l' altro sgrammaticato (ma quello ci sta, dà un tono popolare): «Certi nel vostro atteggiamento rispettoso e adeguato a un luogo di incontro e condivisione, troverete le porte della nostra sezione aperte ecc. ecc.». Atteggiamento «rispettoso e adeguato» un corno, cari piddini.

     

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    Quando si gioca a carte, è una cosa seria. Se un imbecille patentato apparecchia la scopa all' avversario, merita la dura reprimenda verbale del compare. Stessa cosa se, pur essendo evidente (o avendogli io segnalato con il cosiddetto "linguaggio del corpo") che sono forte a coppe, esce a bastoni, nel tressette.

     

    Qualche «Cristomaria!» - vocabolo peraltro attestato nelle patrie lettere, si veda "Vita di Alberto Pisani" del Dossi - chi potrà mai scandalizzare? Solo qualche zelante o qualche bigotto, qualcuno che ha voglia di farsi bello davanti al Comune o ai capibastone del Centro sociale.

     

    Finché il neopuritanesimo che attualmente ci ammorba miete le sue vittime nel mondo dello spettacolo, delle arti, della letteratura (recente la richiesta di alcune femministe di vietare "Lolita" di Nabokov; queste signore, che si professano laiche, ragionano con lo stesso metro di quanti arsero Giordano Bruno e misero agli arresti domiciliari Galileo Galilei) poco male, anche perché in gran parte è una moda, e passerà come tutte le mode.

     

    Ma i vecchi che giocano a carte al circolo bisogna difenderli a spada tratta, e il loro diritto all' imprecazione salace, e sia pure alla bestemmia, noi lo vogliamo tutelare non meno della loro pensione.

     

    STATUTO SPECIALE Il vecchio dovrebbe godere, in una società che si voglia civile, di uno statuto di eccezionalità morale e diremmo anche legale (entro certi limiti, chiaramente). Non può essere trattato come un monello, uno scapestrato, un adolescente maleducato. È umiliante per lui come per chi lo sanziona, che si dimostra un babbeo. In ogni paese è giusto che ci sia un "circolo anziani" ed è giusto e bello che, passando fuori dalle sue finestre, si oda il vario e pittoresco repertorio delle bestemmie locali.

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    Sono tradizioni che vanno mantenute, e che caratterizzano la vita di provincia più genuina.

     

    In generale, comunque, nel gioco a carte il turpiloquio dovrebbe essere concesso e, talvolta, persino il passaggio alle vie di fatto (d' accordo, su quest' ultimo punto se ne può discutere). Questa normalizzazione della vita umana in un comportamento inflessibilmente obbligato alla continua virtù, cioè alla perfezione del rigor mortis, non passerà. Invitiamo tutti i frascatani a aprire le loro porte ai giocatori intemperanti, a unirsi alle loro partite, a seminare allegria in un paese che altri vogliono tetro come un cimitero.

     

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