Cesare Giuzzi per www.corriere.it
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L’ultima novità sono le segnalazioni anonime con foto e video attraverso l’app della polizia. Decine quelle che arrivano ogni giorno in Questura e che, sempre più spesso, riguardano assembramenti in parchi, piazze e fuori dai locali. Ma anche per le feste in casa, party abusivi vietati dalle norme anti Covid, che stanno prendendo sempre più piede soprattutto tra gli studenti universitari fuorisede.
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Cinque i ritrovi clandestini scoperti da polizia, vigili e carabinieri in città nella notte tra sabato e domenica. E dopo gli hotel e i bed and breakfast, adesso è la volta delle case private affittate per una notte attraverso i portali internet Booking e Airbnb rimasti orfani di turisti e businessman.
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Come già avvenuto durante il primo lockdown della scorsa primavera, in corrispondenza con le strette del Governo a spostamenti e chiusure, sono molti i vicini di casa che segnalano abusi, veri o presunti, alle forze di polizia.
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Decine le chiamate al 112 per assembramenti in strada e ragazzi che bivaccano bevendo in strada oltre l’orario del coprifuoco. Spesso basta il passaggio di una volante o di un equipaggio dei carabinieri per disperdere la folla senza problemi ulteriori come avvenuto sabato pomeriggio in piazza Leonardo da Vinci, a Santa Giulia o al parco Ravizza. In altri casi la segnalazione arriva, anche in forma anonima, attraverso l’app YouPol della polizia.
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Un portale virtuale nato nel novembre 2017 per segnalazioni relative a spaccio e bullismo, poi esteso alle violenze sulle donne e i maltrattamenti e nel corso dell’ultimo anno esteso anche ad assembramenti e abusi sulle norme anti contagio.
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Spesso si tratta soltanto di rumori fastidiosi o musica alta dall’appartamento dei vicini, ma in alcuni casi i vicini «spioni» hanno segnalato festini e raduni abusivi in grande stile. Nelle ultime settimane il fenomeno dei party clandestini è cresciuto in maniera esponenziale. Lo confermano gli interventi di polizia e carabinieri dell’ultimo weekend.
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Il primo caso già nel tardo pomeriggio di sabato quando i carabinieri del Radiomobile sono intervenuti in un appartamento di via Andrea Costa affittato a un italiano di 22 anni. Qui hanno trovato 27 studenti universitari tra i 23 e i 28 anni che stavano festeggiando il compleanno di un amico 23enne e la laurea di alcuni parenti. Festa interrotta e per tutti la sanzione per il mancato rispetto delle norme anti contagio.
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Identico intervento alle 22 in via Ressi alla Maggiolina per la polizia locale: in casa 12 persone, tutte multate. All’una di notte la polizia è intervenuta per un party in una villetta di via Bracciano, vicino a viale Zara, affittata tramite il sito AirBnb. Gli agenti delle volanti hanno trovato 33 persone: il più giovane di 22 anni e il più «anziano» di 45, tutti italiani e residenti a Milano. Anche per loro è scattata la multa di 400 euro.
rave party a milano
Stessa sorte per altri 26 giovani, tutti stranieri, che avevano preso in affitto tramite il portale Booking un appartamento in via Fioravanti a Chinatown. Quando la polizia è entrata alcuni invitati hanno cercato di nascondersi dietro ai mobili, altri si sono chiusi in bagno.
party in darsena e rissa
Lo stesso tentativo fatto da un 31enne stranieri che alle 2.30 di notte ha cercato di nascondersi sotto al letto di un appartamento di via Cesare Correnti dove era ospite di una festa. È stato poi stato arrestato per aver aggredito i militari a calci e pugni. Chiusi anche diversi bar in città e nell’hinterland.
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