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    1. NO LAVITOLA, NO PARTY! IL PRESIDENTE DI PANAMA RICARDO MARTINELLI MINACCIA DI VENIRCI A TROVARE ANCHE SE A PALAZZO CHIGI NON C’E’ PIU’ L’AMICO SILVIO BERLUSCONI 2. IL “POLITICO Y IMPRESARIO” E’ FURIOSO PERCHE’ LE IMPRESE CHE STANNO LAVORANDO ALL’AMPLIAMENTO DEL CANALE CHIEDONO 1,6 MILIARDI DI EXTRA-COSTI SU UNA COMMESSA DA 3,2. TRA QUESTE C’E’ LA SPAGNOLA SACYR, MA SOPRATTUTTO C’E’ L’ITALIANA IMPREGILO. E ALLORA LUI ADESSO PRENDE L’AEREO E VIENE A PROTESTARE CON I GOVERNI DI MADRID E ROMA 4. SE GLI AVANZA TEMPO, PUO’ SEMPRE FARE UN GIRO IN PROCURA A PARLARE DI ELICOTTERI


     
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    Francesco Bonazzi per Dagospia

    Ricardo MartinelliRicardo Martinelli IL CANTIERE DEL CANALE DI PANAMAIL CANTIERE DEL CANALE DI PANAMA

    Il suo ultimo avvertimento è un tweet di 22 ore fa dal tono vagamente minaccioso e che non ha neppure bisogno di traduzione: "Voy a defender los intereses de Panamá en la expansión del canal. Gobierno italiano y español son solidariamente responsables por la obra". Firmato Ricardo Martinelli, presidente di Panama che sul suo profilo si presenta come "politico y impresario". E in effetti il sessantunenne magnate della grande distribuzione sta preparando la doppia missione a Madrid e a Roma.

    Certo, a Roma Martinelli non troverà ad attenderlo il suo buon amico Silvio Berlusconi e neppure potrà mandare a Palazzo Chigi in avanscoperta Valter Lavitola, che a Panama era di casa ma ora in Italia è alle prese con troppe grane giudiziarie. Però proverà a farsi sentire in qualche modo, se non altro a fini di politica interna.

    martinelli e barroso union europea apoyara con millones de euros integracion de centroamericamartinelli e barroso union europea apoyara con millones de euros integracion de centroamerica IL CANTIERE DEL CANALE DI PANAMAIL CANTIERE DEL CANALE DI PANAMA

    I lavori per il potenziamento del canale dovevano finire a ottobre di quest'anno e invece rischiano di protrarsi fino a metà del 2015. Ma il problema non sono i ritardi, visto che si tratta di un'opera mastodontica che prevede la costruzione di nuove dighe, ma i costi dei lavori.

    BERLUSCONI CON RICCARDO MARTINELLI E VALTER LAVITOLA jpegBERLUSCONI CON RICCARDO MARTINELLI E VALTER LAVITOLA jpegMARTINELLI LAVITOLA BERLUSCONI VARELAMARTINELLI LAVITOLA BERLUSCONI VARELA

    A vincere la commessa, nel 2009, era stato un consorzio composto dagli spagnoli di Sacyr, dall'italiana Impregilo, dai belgi di Jan De Nul e dalla panamense Constructora Urbana, che avevano presentato un'offerta da 3,2 miliardi di dollari. Offerta che secondo il Guardian era decisamente inferiore a quella dei concorrenti e perfino più bassa della base fissata dal governo.

    Nei giorni scorsi, lamentando l'insorgere di oneri imprevisti anche per via delle "informazioni imprecise" fornite dal committente, il consorzio ha chiesto che gli vengano riconosciuti maggiori costi per 1,6 miliardi di dollari. La domanda è stata accompagnata dalla minaccia di sospendere i lavori fra tre settimane.

    IL CANTIERE DEL CANALE DI PANAMAIL CANTIERE DEL CANALE DI PANAMA

    La reazione di Martinelli non si è fatta attendere. Prima di partire per l'Europa - le date esatte della missione non sono ancora note - il presidente ha detto alla stampa locale che "le società costruttrici stanno dimostrando grande irresponsabilità, perché nessuna azienda dovrebbe permettersi di scaricare un ammontare così alto di extra-costi su un progetto che appartiene all'Umanità".

    BERLUSCONI E RICARDO MARTINELLIBERLUSCONI E RICARDO MARTINELLI

    E i governi di Madrid e Roma che c'entrano, Umanità a parte? Per Martinelli hanno "una responsabilità morale" e devono aiutarlo a risolvere la controversia perché le loro imprese sono impegnate nella grande commessa.

     

     

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