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    “NON BISOGNA RISPONDERE AGLI SOS” - SALVINI VA A RUOTA LIBERA SULLE NAVI CON A BORDO I MIGRANTI - DI MAIO: “SE SPAGNA, FRANCIA O MALTA NON APRONO I PORTI ALLA NAVE ‘LIFELINE’ LA FARÀ ENTRARE L'ITALIA. PERÒ POI SARÀ SEQUESTRATA” - LO SCONTRO CON LA FRANCIA CHE CONTINUA A PREDICARE BENE E RAZZOLA MALISSIMO


     
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    Fabrizio Caccia per il “Corriere della Sera”

     

    luigi di maio giuseppe conte matteo salvini luigi di maio giuseppe conte matteo salvini

    La nave dell' Ong tedesca Lifeline è ferma da sei giorni a sud di Malta coi suoi 234 migranti a bordo e il ministro dell' Interno, Matteo Salvini, come con l' Aquarius di Msf e Sos Mediterranée, poi finita a Valencia, non dà adito a dubbi: «La nave sarà accolta in un porto non italiano - annuncia -. L'Europa deve ricordarsi di esistere». Luigi Di Maio, il vicepremier M5S, sembra invece lasciare uno spiraglio ma non fa sconti: «Se Spagna, Francia o Malta non aprono i porti alla nave Lifeline - dice - la farà entrare l'Italia. Però poi sarà sequestrata».

     

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    Insomma, il cambio di passo è netto: sull'ipotesi che in questi giorni, addirittura, dal ministero delle Infrastrutture - da cui dipende la Guardia costiera - sia partito l'ordine di non rispondere più agli Sos dei barconi in difficoltà nelle acque libiche, lo stesso Salvini è tranchant: «Chiedete al ministro Toninelli. Ma se così fosse, avrebbe il mio totale sostegno».

     

    Cambio di passo, dunque: anche il cargo danese Alexander Maersk, 113 migranti a bordo, fermo da giorni a tre miglia da Pozzallo, solo ieri sera - poiché il meteo stava peggiorando - ha avuto l'autorizzazione all' attracco. E il tempo sta peggiorando, a sud di Malta, anche per la Lifeline.

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    «Siamo stati già rifiutati da Germania, Olanda, Italia, Malta...», riepiloga la situazione Axel Steier, rappresentante dell' Ong tedesca. Ieri è partita la richiesta anche a Spagna e Francia, ma la risposta di Parigi è stata deludente: «Spetta all' Italia accogliere la nave», ha tagliato corto la ministra per gli Affari europei, Nathalie Loiseau. Immediata - e durissima - la replica di Salvini:«Il ministro francese è un' ignorante, nel senso che ignora che la Lifeline batte bandiera dubbia, naviga in acque altrui e ha agito violando qualsiasi regola: è una nave fuorilegge. Mi stupisce la cattiveria dei francesi che a parole sono così buoni: mi aspetto che l' accolgano a Marsiglia».

    TONINELLI TONINELLI

     

    E ancora: se il primo ministro ungherese Viktor Orbán - dice Salvini - è considerato «cattivo» perché rifiuta di ospitare 300 rifugiati, il presidente francese Macron è «15 volte più cattivo», perché ne rifiuta 9 mila. Anche il ministero delle Infrastrutture ha risposto con una nota alla Loiseau: «L' operazione di salvataggio della Lifeline non è mai stata coordinata dalla Guardia costiera italiana e i porti più vicini all' emergenza erano quelli di Libia, Malta e Tunisia». Del resto il «messaggio circolare» trasmesso dall' Italia a tutte le navi è chiarissimo: in acque libiche la competenza dei soccorsi spetta a Tripoli. È quello, per tutti, il numero da chiamare.

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