Graziella Melina per “il Messaggero”
chemio
Interventi chirurgici rinviati, visite ambulatoriali cancellate, attività di prevenzione sospese. Gli effetti dell'epidemia da coronavirus stanno creando gravi disagi alle persone con patologie croniche, disabilità e bisognosi di cure salvavita. Gli ospedali, ormai al collasso nelle zone dove c'è il focolaio endemico, non riescono infatti a gestire le attività di routine, e così prendono la drastica decisione di rimandare visite ed esami.
coronavirus
I PIÙ FRAGILI
I più disorientati e spaventati sono dunque le persone più fragili, a cominciare dai malati oncologici, ai quali si consiglia se possibile di rimandare trattamenti di chemioterapia in ospedale e le visite programmate di controllo.
«Siamo consapevoli che a causa delle difficoltà operative legate al carico di lavoro del personale sanitario - spiegano Giordano Beretta e Saverio Cinieri, dell'Aiom, l'Associazione Italiana di Oncologia Medica -, potrebbe essere necessario differire parte dell'attività programmata», dunque sarà opportuno «valutare caso per caso l'eventuale rinvio della terapia, in base al rapporto tra i rischi dell'accesso in ospedale e i benefici attesi».
TUMORE CHEMIO
Per rispondere alle esigenze delle persone con disabilità, la Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (Simfer) ha deciso di attivarsi «per evitare che la diffusione del Covid-19 precluda la fruizione di interventi utili e necessari al recupero o al mantenimento di autonomia». Preoccupata anche l'Associazione Nazionale Malati Reumatici (Anmar onlus).
emergenza coronavirus ospedale villa sofia palermo
«Ci stanno arrivando moltissimi messaggi di persone che vogliono abbandonare le terapie con i farmaci biotecnologici - avverte la presidente Silvia Tonolo - incuranti del fatto che sospendere i trattamenti, senza la condivisione con il proprio reumatologo, può solo comportare un peggioramento della patologia».
LE CURE
L'indicazione, per tutti, è dunque di continuare a seguire le cure. Attenzione alta anche per i diabetici.
dialisi
«Occorre attenersi a poche ma fondamentali regole, che valgono sempre nella stagione influenzale, o quando si debba affrontare qualsiasi altra patologia in aggiunta al diabete - spiegano Francesco Purrello, presidente Sid (Società Italiana di Diabetologia) e Paolo di Bartolo, presidente Amd (Associazione Medici Diabetologi) - ossia mantenersi idratati, monitorare ancora più scrupolosamente il glucosio nel sangue, misurare regolarmente la febbre, tenere sotto controllo anche i chetoni, in caso di terapia a base di insulina, e seguire in modo puntuale le indicazioni che si ricevono dal proprio team di cura».
CORONAVIRUS - TENDA PER ACCOGLIERE I MALATI
Anche i pazienti dializzati «sono particolarmente allarmati - spiega il presidente della Fondazione Italiana del Rene Loreto Gesualdo - in quanto soggetti fragili, con patologie pregresse e frequentemente di età avanzata, lo stesso dicasi per i pazienti portatori di trapianto renale, immunodepressi a seguito della terapia antirigetto e, quindi, più esposti alle infezioni».
insulina
IL NUMERO VERDE
Per informare sulle corrette pratiche, il 12 marzo, in occasione della Giornata Mondiale del Rene, sarà attivato il numero verde gratuito 800.822.515. Intanto, per paura del coronavirus, non si arresta il calo delle donazioni di sangue, necessario per le terapie di oltre 1800 pazienti al giorno.
MEDICI E CORONAVIRUS
L'appello del Centro Nazionale Sangue e il Civis, il coordinamento delle associazioni dei donatori, è di donare il sangue, contattando il punto di raccolta per evitare affollamenti.
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