LA LETTERA DELLA BERNARDINI DE PACE IN PRIMA SUL ''GIORNALE'', RIVOLTA A UN ANONIMO ''GENERO DEGENERATO''
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RAOUL BOVA UN ANNO DOPO: ''QUELLA LETTERA MI HA FERITO''
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ANNAMARIA BERNARDINI DE PACE
Francesco Specchia per “Libero quotidiano”
annamaria bernardini de pace
Voilà, ecco quel che ci mancava, nell' arsura estiva: il governo gialloverde intrappolato - da Annamaria Bernardini de Pace, classe '48, un mix sentimentale fra Christine Lagarde e la Donna Letizia montanelliana - nella metafora del diritto di famiglia.
«Matteo Salvini è bravo e competente, ma è circondato da persone che non lo sono affatto. È come quel matrimonio che ti accorgi subito, a pelle, che non va. E infatti fai un patto prematrimoniale - il contratto di governo - però non c' è più l' amore, la passione, il sesso. E chi ci rimette sono sempre i bambini - cioè noi - che si trovano malissimo in una casa dove si litiga sempre e si aspetta che, da un momento all' altro, uno dei due se ne vada. Che, forse, è la cosa migliore. Io non vedo l' ora che arrivi il divorzio», afferma l' illustre avvocato.
luca onestini, anna maria bernardini de pace e ivana mrazova
Mentre ad Ameglia, nella villa di Bocca di Magra, allestisce il nuovo salotto letterario a cielo aperto (dedicato al Pensiero degli uomini, «l' incontro con sei autori di tendenze sessuali diverse, con Vittorio Feltri a far la parte del leone»), Bernardini de Pace dipinge un quadretto tutt' altro che delizioso del Paese.
Caro avvocato, tu sei "regina dei matrimonialisti italiani" ma pure "giornalista, blogger" e molto altro secondo la tua frastagliata biografia. Sei d' una gentilezza da thè delle cinque nel privato, ma evochi sul lavoro un' idea di rara ferocia. Perché?
«Questa è una leggenda metropolitana. In realtà il mio primo interesse sono sempre i figli. Se i coniugi si mettono d' accordo ed evitano loro il trauma, posso tranquillamente rinunciare alla causa, molto spesso io faccio transazioni. Sarei molto più ricca se mi tenessi i clienti fino in fondo. Tranne quando vedo la meschineria, uomini ricchi che non mantengono la parola data...».
Perdona, ma se ben ricordo non fosti tu, nel '92, a far scoppiare Tangentopoli aizzando la moglie di Mario Chiesa?
annamaria bernardini de pace e laura sala moglie di mario chiesa
«Appunto, rientra nella casistica "meschineria". Per principio, mi presi a cuore il divorzio di Laura Sala, la moglie di Mario Chiesa, il quale dopo aver promesso una cifra per gli alimenti, dopo un anno e mezzo chiese di diminuirla perché "non aveva soldi". Allora io analizzai tutti suoi conti bancari, li misi in fila con cifre assurde; e siccome sono un' enigmista, mi resi conto che molti dei suoi beneficiari erano acronimi di partiti politici. Dovetti insistere sull' obbligatorietà dell' azione penale per far muovere la Procura della Repubblica. Poi mi contattò Antonio Di Pietro, e da lì nacque tutto...».
ALFREDO E ANNAMARIA BERNARDINI DE PACE
Dalla qual cosa si evince una specie di furia nel difendere i diritti delle donne, le mitiche quote rosa. Addirittura, la prima sentenza che tenesse conto dell'"uguale tenore di vita" la sollecitasti tu. Perché, però, ora il 70% dei tuoi clienti sono uomini? Sono più simpatici? Più gestibili? Più ricchi?
«Banalmente sono cambiati i tempi. Prima le donne erano la parte più debole della coppia: madri con figli a carico che venivano liquidate come una baby sitter. Poi, invece, le donne sono diventate astute, opportuniste, ora vanno dagli avvocati direttamente con i documenti per il divorzio, che iniziano a metter da parte fin dal primo giorno, per capire la capacità economica del marito. Gli uomini, soprattutto i padri, sono più vulnerabili, più boccaloni; per convincerli che la moglie ha un amante sono costretta sempre a ricorrere al detective privato».
silvana giacobini e anna maria bernardini de pace
Be', non sempre. Per la vicenda Silvio Berlusconi/Veronica Lario le cose andarono diversamente, per esempio.
«Lì la difesa di Berlusconi è stata un miscuglio di politica e diritto, tant' è vero che la sentenza in Corte d' Appello è cambiata. Sai come finirà? Che Veronica Lario si terrà i soldi che doveva restituire perché Silvio, che è un signore, rinuncerà a chiederglieli. L' uomo è un buono, e te lo dico da non berlusconiana, io sono radicale, come ben sai».
Io so che il tuo concetto di giustizia non è esattamente quello in cui galleggiamo. So che non ami il ministro della Giustizia Bonafede.
«Bonafede. Senti che mi si strozza il nome in gola? Se penso che deve rappresentarmi in contesti internazionali assieme ad altri ministri della giustizia, provo vergogna.
chiara giordano con la madre annamaria bernardini de pace
Odio dirlo, ma mi viene da rimpiangere Giovanni Maria Flick, un ministro non simpatico, ma rispetto a questi un gigante».
So anche che non ami moltissimo il Csm.
«L' organo di autogoverno dei magistrati che, in questo momento di scandali, si aumenta le ferie: che vergogna! Hanno fatto rientrare dalla finestra quello che la legge aveva escluso dalla porta. Io, che devo mantenere trenta persone in cinque studi, con l' Irap che mi sale a seconda dei dipendenti, faccio la metà delle loro ferie. E Mattarella lancia moniti, ma poi non succede mai nulla. Fa promesse ma non si realizzano. Il che vuol dire che o non ha potere, o si dimentica».
annamaria bernardini de pace
So - anzi, ora ho la netta sensazione - che quest' intervista mi porterà qualche problema.
«Scusa, ma dico quello che penso. Ci sono squilibri tra i poteri dello Stato. Ti pare possibile che un magistrato possa fare cadere una giunta? Posso anche aggiungerti, però, che se passasse il cosiddetto disegno di legge Pillon - che io chiamo "scarabocchio di legge" - su separazione, divorzio e affido condiviso dei minori, per padri lagnosi e lamentosi, torneremo indietro di 50 anni nel progresso giuridico. E mi fa specie che quelli della Lega, persone intelligenti, appoggino questa idiozia».
Tu sei decisamente contraria all' utero in affitto. Però appoggi, nel contempo, adozioni e matrimoni omosessuali. Non c' è una contraddizione in questo?
«No. L' utero in affitto è un' aberrazione, sia per l' uomo che mette i soldi sia per la donna che mette il suo corpo a disposizione. C' è una profanazione totale del figlio che con la madre naturale ha uno scambio di cellule, di emozioni. Per i matrimoni e adozioni gay è diverso. Ci possono essere madri e padri omosessuali, perché in una coppia gay ci sono sempre una psiche femminile e una maschile; ed è davvero quello che conta, per il bambino».
bernardini de pace e nando moscariello
Hai detto: «Sono contraria all' ergastolo, piuttosto allora la pena di morte». Ora, a parte il fatto che molti possono condividere tale affermazione per casi estremi - come omicidi, stupri e abusi su minore, per i quali personalmente adotterei la pena capitale -, mi spieghi che cosa non va nel nostro sistema penale?
«Era una provocazione, quella sulla pena di morte . Sono contraria all' ergastolo, perché nella Costituzione è stabilito lo scopo rieducativo della pena. Lo sai che in Italia ci sono 1500 ergastoli ostativi, che non possono veder scontata la pena, in palese violazione di legge? La Costituzione dovrebbe prevedere che se un qualunque omicida dopo 30 anni cambia, possa avere un' altra possibilità. Sennò cambiamo la Costituzione».
cristiano malgioglio annamaria bernardini de pace e aldo dalla vecchia
Fosse solo la Costituzione. È che la macchina della giustizia è ingolfata, e questo produce danni stimati in una ventina di miliardi. Ma non credi che la colpa sia anche di voi avvocati?
«Il punto vero è che in Italia abbiamo una fiducia esagerata nella giustizia. Questo crea un affollamento di cause senza pari, la qual cosa ovviamente ingolfa la macchina.
Per dire, anche per una separazione basterebbe pochissimo. Io questa divisione tra separazione e divorzio in termini di tempo la vedo inutile, tant' è che propongo di fare subito l' accordo, separazione più divorzio».
Premessa la mia certezza italiana sull' incertezza del diritto (e la vicenda Palamara insegna), voi avvocati, ripeto, tendete a spostare il problema sull' inadeguatezza dei giudici. Voi avvocati donna ne fate spesso una questione di sesso
«Non è questione di sesso, ma di incompetenza. Ricordo quella sentenza grottesca su quella ragazza che non poteva essere stata stuprata "perché bruttina"; e a pronunciarla furono delle donne. Certo, ci sono alcune sentenze che ancora mi fanno accapponare la pelle, come quella su Bossetti condannato in base a una prova non ripetibile, uno sfregio al più elementare diritto di difesa».
raoul bova in copertina su vanity fair parla della bernardini de pace
In che rapporti di disistima sei rimasta con l' ex marito di tua figlia Raoul Bova?
«Il mio astio verso di lui è stata tutta una montatura giornalistica, da Libero a Dagospia. E comunque, per quanto lo possa disistimare, Raoul Bova è il padre dei miei due nipoti, oramai di 18 e 19 anni, e in quanto loro padre lo rispetto...» .
compleanno annamaria bernardini de pace chiara giordano