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    “NON CI SARÀ MAI UNO STATO PALESTINESE CON HAMAS” – IL PORTAVOCE DEL CONSIGLIO PER LA SICUREZZA NAZIONALE USA, JOHN KIRBY, SBATTE LA PORTA IN FACCIA AL MOVIMENTO TERRORISTA, CHE OGGI AVEVA APERTO ALLA POSSIBILITÀ DI UNA TREGUA: “GLI STATI UNITI SOSTENGONO UNA SOLUZIONE A DUE STATI, MA AFFINCHÉ QUESTO AVVENGA CI VUOLE UNA LEADERSHIP DA ENTRAMBE LE PARTI CHE GARANTISCA LA PACE…” - L'ESERCITO ISRAELIANO AL GOVERNO: SIAMO PRONTI PER L'OPERAZIONE A RAFAH


     
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    USA, 'NON CI SARÀ MAI UNO STATO PALESTINESE CON HAMAS'

    JOHN KIRBY JOHN KIRBY

    (ANSA) - "Non ci sarà mai uno stato palestinese con Hamas". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, in un briefing a bordo dell'Air Force One.

     

    "Gli Stati Uniti sostengono una soluzione a due Stati affinché questo avvenga ci vuole una leadership da entrambe le parti che garantisca la pace", ha aggiunto.

     

    HAMAS, 'LE PRESSIONI USA NON SERVONO, ISRAELE SI RITIRI'

     (ANSA) - Hamas ha ribadito la richiesta che Israele ponga fine alla guerra nella Striscia di Gaza come parte di qualsiasi accordo per la liberazione degli ostaggi. Lo riferisce Times of Israel. Le pressioni Usa su Hamas "non hanno alcun valore", ha detto Sami Abu Zuhri, alto funzionario di Hamas, alla Reuters. 

     

    ESERCITO ISRAELIANO AL GOVERNO, PRONTI PER L'OPERAZIONE A RAFAH
    (ANSA)
    - L'esercito israeliano (Idf) ha informato il governo che le sue forze hanno completato i preparativi per una prossima operazione a Rafah e che la data ora dipende dal gabinetto di guerra. Lo riferisce Haaretz. L'Idf ha aggiunto che come parte dei preparativi, la brigata 162, che era stata posizionata nel nord e nel centro della Striscia dall'inizio dell'operazione di terra, si è avvicinata alla città meridionale di Rafah. L'esercito attende la decisione del governo, quando arriverà inizierà l'evacuazione di Rafah. Ad oggi, circa 150.000 palestinesi hanno lasciato Rafah verso Khan Yunis e Al-Mawasi. Secondo le stime dell'esercito, l'evacuazione della restante popolazione di Rafah - circa un milione di persone - richiederà settimane e le forze entreranno nel territorio solo dopo il suo completamento

     

    netanyahu biden netanyahu biden

    FONTE EGITTO, 'SE ISRAELE SI AVVICINA AL CONFINE VIOLA TRATTATO'

    (ANSA) - "La presenza militare israeliana al confine con l'Egitto costituirebbe una violazione del trattato di pace" e "la risposta del Cairo sarebbe decisiva": lo ha detto una "fonte informata" al sito egiziano Al Ahram.

     

    L'Egitto ha riaffermato il suo rifiuto categorico di qualsiasi tentativo di invasione israeliana della città palestinese di Rafah. La fonte ha affermato che qualsiasi presenza militare dell'esercito di occupazione israeliano nella zona di confine tra Egitto e Israele, conosciuta come area D (che corrisponde alla Rafah palestinese), costituirebbe una violazione del trattato di pace egiziano-israeliano firmato nel 1979.

     

    BA-HAMAS - MEME BY EMILIANO CARLI BA-HAMAS - MEME BY EMILIANO CARLI

    SISI, 'NON CEDEREMO UN SOLO GRANELLO DEL SUOLO DEL SINAI'

    (ANSA) - Il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi ha celebrato, insieme a tutto l'Egitto, la liberazione del Sinai dalle truppe israeliane del 1982, una celebrazione quest'anno particolarmente sentita, con Israele impegnato a Gaza e che preme per spingere gli sfollati oltre i confini e prendere il controllo del Corridoio Philadelphia.

     

    "La storia della lotta del popolo egiziano per il Sinai si svolge come una monumentale saga di eroismo, altruismo e sacrificio, perseveranza e resilienza, impegno incrollabile per i diritti di questa grande patria e determinazione sconfinata a non cedere un solo granello del suo suolo", ha detto Al Sisi. "Liberato attraverso la guerra e la diplomazia, il Sinai resterà sempre una testimonianza della fermezza dell'Egitto".

     

    bombardamenti sulla striscia di gaza bombardamenti sulla striscia di gaza

    E lo è stato anche negli anni successivi, in una sanguinosa guerra al terrorismo. "Negli ultimi mesi nella regione si sono verificati sviluppi tragici, in primo luogo la guerra israeliana nella Striscia di Gaza" e "l'Egitto ha definitivamente affermato la sua ferma posizione e ha compiuto sforzi incessanti per raggiungere un cessate il fuoco immediato e urgente e garantire l'accesso degli aiuti umanitari al settore", fermo anche nell'obiettivo di fare della Palestina "uno Stato indipendente e sovrano affinché i palestinesi riconquistino i loro diritti legittimi".

     

    JOE BIDEN SI FA IL SEGNO DELLA CROCE DAVANTI A NETANYAHU JOE BIDEN SI FA IL SEGNO DELLA CROCE DAVANTI A NETANYAHU

    Deciso a non mollare neanche un granello di sabbia della penisola del Sinai, l'Egitto ha dato da tempo il via alla costruzione di una serie di 'new city', prima fra tutte la nuova Rafah, oggi inaugurata ufficialmente dal governatore del Nord Sinai Mohammed Abdel Fadil Shousha, nell'intento di ripopolarla e farne un luogo con alti standard di vita.

     

    "Proprio come la guerra per la liberazione del Sinai era un sacro dovere nazionale, così come lo era la sua epurazione dal terrorismo, anche lo sviluppo del Sinai è un sacro dovere nazionale - ha detto il presidente nel suo discorso alla nazione -. Oggi il Sinai è testimone di sforzi senza precedenti per raggiungere uno sviluppo globale nel campo della sanità, dell'istruzione, delle infrastrutture e di tutti gli elementi dell'urbanizzazione, dell'industria e dell'agricoltura come parte di un massiccio progetto nazionale che è degno dei sacrifici del popolo egiziano per salvaguardare e difendere la sicurezza e il benessere". Insomma un pezzo di Egitto che non sarà mai, il senso del suo discorso, terra di sfollati o di invasione

    bombardamenti su khan yunis striscia di gaza bombardamenti su khan yunis striscia di gaza

     

    MEDIA, DELEGAZIONE EGIZIANA ATTESA IN ISRAELE PER I NEGOZIATI

    (ANSA) - Una delegazione egiziana è attesa domani in Israele per continuare i negoziati per un accordo sul rilascio degli ostaggi in mano a Hamas. Lo riferisce Haaretz.

     

    L'Egitto ha presentato ieri alla delegazione israeliana un'iniziativa che richiede il congelamento completo del progetto di assalto a Rafah in cambio di uno spostamento dei negoziati, dice l'emittente saudita al-Hadath, e l'emittente israeliana Channel 12 aggiunge che una delegazione egiziana sarebbe attesa per domani a Tel Aviv per negoziare lo scambio tra ostaggi e detenuti e un cessate il fuoco a Gaza.

     

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    L'Egitto ha trasmesso ieri alla delegazione israeliana la proposta di Hamas per un cessate il fuoco globale della durata di un anno in cambio della cessazione degli attacchi contro Israele, riferisce al-Hadath citando fonti anonime. Una fonte egiziana di 'alto livello' ha intanto dichiarato a Skynews Arabia che "qualsiasi violazione israeliana del trattato di pace e dei suoi annessi sulla sicurezza riceverà una risposta decisiva dal Cairo".

    joe biden bibi netanyahu in israele joe biden bibi netanyahu in israele JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU

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