Descalzi Scaroni
S.Bel. per ''Il Sole 24 Ore''
Anche i giudici olandesi si avviano a processare Royal Dutch Shell per presunte tangenti in Nigeria. La vicenda è la stessa per cui al Tribunale di Milano è in corso un procedimento per corruzione internazionale, che vede la Major sul banco degli imputati insieme all' Eni, oltre a diversi dirigenti ed ex dirigenti di entrambe le compagnie petrolifere, compreso l' attuale ad dell' Eni Claudio Descalzi.
È stata la stessa Shell a dare notizia del probabile rinvio a giudizio anche in patria, dove la Procura l' ha informata di essere «vicina alla conclusione» delle indagini preliminari e che «si sta preparando» a perseguirla per crimini «direttamente o indirettamente legati» all' assegnazione nel 2011 della licenza esplorativa Opl 245 in Nigeria.
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Eni da parte sua afferma che non le risulta di essere coinvolta nel procedimento olandese. La licenza offshore venne acquistata da Shell e Eni per 1,3 miliardi di dollari, la maggior parte dei quali secondo i magistrati milanesi vennero usati per pagare mazzette a politici e uomini d' affari locali. Sia la compagnia angloolandese che quella italiana hanno sempre respinto ogni accusa. In un processo stralcio a dicembre a Milano sono stati condannati Emeka Obi e Gianluca Di Nardo, considerati intermediari delle tangenti.
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