Estratto dell’articolo di Alessandra Ziniti per "la Repubblica"
salvini ong
Dalle Ong ai permessi di soggiorno e all’accoglienza dei migranti. La Lega prova a far rientrare dalla finestra alcuni capisaldi del primo decreto sicurezza firmato Salvini spazzati via dalle modifiche apportate successivamente dal Parlamento. E lo fa infilandoli nelle pieghe del decreto immigrazione, presentato dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e approvato dal governo subito dopo Natale, durante l’iter di conversione in legge del provvedimento che dovrebbe arrivare in aula il 2 febbraio.
Via la protezione speciale, via i richiedenti asilo dal sistema di accoglienza diffusa, paletti persino ai ricongiungimenti familiari e commissariamento delle associazioni e delle cooperative che si occupano di accoglienza in caso di violazioni e irregolarità nella gestione dei centri.
matteo piantedosi a piazzapulita 3
Una norma «antiSoumahoro», la definisce il leghista Igor Iezzi, primo firmatario di una quindicina di emendamenti presentati davanti alla prima e alla nona commissione della Camera che oggi dovranno vagliarne l’ammissibilità. Ed è proprio questo il grimaldello su cui puntano i deputati dell’opposizione che obiettano come la Lega stia provando ad introdurre surrettiziamente in un decreto che ha come oggetto l’attività delle Ong questioni che nulla hanno a che vedere con la flotta civile e puntano a rendere sempre più difficile la concessione di permessi di soggiorno e a tagliare sull’accoglienza, intaccando persino il diritto ai ricongiungimenti familiari e le garanzie sul diritto d’asilo.
Iniziativa della Lega o sostanziali modifiche al provvedimento con la copertura di tutto il governo? I rumors che girano nei corridoi di Montecitorio avvalorano l’ipotesi di un tentativo di colpo di mano leghista che potrebbe andare a segno se la maggioranza rimarrà compatta.
SALVINI ONG
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