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    “IL VIDEO DI BEPPE È STATO UN DANNO CLAMOROSO” – L’AUDIO DI UNO DEGLI AMICI DI CIRO GRILLO A “NON È L’ARENA”: “LA COSA DEGLI OTTO GIORNI SECONDO ME NON CI STAVA DIRLO. NON SE NE PARLAVA PIÙ E ORA È RIUSCITO TUTTO PERCHÉ HA FATTO STA ROBA QUA. PERCHÉ SE FOSSIMO STATI IO E GLI ALTRI MIEI DUE AMICI NON CONOSCIUTI NON SAREBBE SUCCESSO NIENTE” - UN'AMICA DI CIRO: "LA RAGAZZA ERA COMPLICE. NEL VIDEO SI VEDE, NON STAI LÌ IN MEZZO A RAGAZZI NUDI SE TI SENTI VIOLATA..."


     
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    1 - NON È L'ARENA, L'AMICA DI CIRO GRILLO: "HO VISTO QUEL VIDEO, LA RAGAZZA CHE LO ACCUSA...". UN CLAMOROSO RIBALTONE?

    Da www.liberoquotidiano.it

    amica di ciro grillo a non e' l'arena amica di ciro grillo a non e' l'arena

     

     

    "Lui non farebbe mai nulla, lui non aveva idea di cosa succedeva". Nel servizio mandato in onda da Massimo Giletti a Non è l'arena, su La7, nella puntata di domenica 25 aprile, parla una amica di Ciro Grillo, il figlio di Beppe, accusato di stupro di gruppo insieme ad altri tre ragazzi.

     

    "Lui pensava solo di divertirsi e di far serata", spiega la giovane. "Lei era complice. Io ho visto il video, c'era complicità massima". E ancora, spiega: "Sono in quattro tutti insieme, era una situazione tranquilla. Nel video lei è complice della situazione, ride.

    BEPPE GRILLO NEL VIDEO A DIFESA DEL FIGLIO CIRO BEPPE GRILLO NEL VIDEO A DIFESA DEL FIGLIO CIRO

     

    Se tu ti senti abusata e violata non stai lì così". Poi l'affondo: "Se lei era sbronza e non si rendeva conto della situazione, allora anche gli altri non si rendevano conto. Se tutti sono ubriachi e tu stai al gioco non è che poi il giorno dopo dici che hai abusato di me".

     

    foto di ciro grillo foto di ciro grillo

    In apertura di puntata, Giletti aveva mostrato nello schermo alle sue spalle le dichiarazioni fatte dall'accusa: "Corsiglia (uno dei ragazzi) si infilava nel letto di un’altra stanza priva di porta, in cui la J. si era coricata, la afferrava per i capelli spingendola sotto la coperta e tirandola su di sé, la costringeva a subire un rapporto orale; poi la girava mettendola in posizione supina e sdraiata, e, dopo averle abbassato anche l’intimo, la costringeva a un rapporto vaginale".

    amica di ciro grillo a non e' l'arena 4 amica di ciro grillo a non e' l'arena 4

     

    E ancora: "La forzavano a bere vodka, afferrandola per i capelli la costringevano e comunque la inducevano a compiere e subire ripetuti atti sessuali con ciascuno di loro". E non contenti, non ancora soddisfatti, se la sono presa anche con l’amica, precipitata in un sonno conciliato dall’ alcol".

     

    amica di ciro grillo a non e' l'arena 1 amica di ciro grillo a non e' l'arena 1

    Di più. Il conduttore aveva poi fatto vedere un'altra grafica: "La notte brava non sembra finita lì", aveva spiegato ai telespettatori prima di svelare quanto detto dall'amica della giovane vittima: "In particolare Grillo, alla presenza di Capitta che scattava fotografie per immortalarlo e di Lauria, appoggiava i propri genitali sul capo di R. M., la quale, in stato di incoscienza perché addormentata, era costretta a subire tale atto sessuale".

     

     

    l'audio di uno degli amici di ciro grillo a non e' l'arena8 l'audio di uno degli amici di ciro grillo a non e' l'arena8

    2 - CIRO-GATE, PARLA UNO DEGLI ACCUSATI

    Giacomo Amadori e Giuseppe China per "la Verità"

     

    Hanno studiato insieme al Collegio Emiliani diretto dai padri somaschi. Uno splendido istituto a picco sul mare, forse la scuola con la vista più bella di Genova. È in questo posto da fiaba che si sono conosciuti i presunti quattro stupratori di Arzachena: Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria.

     

    VITTORIO LAURIA VITTORIO LAURIA

    Dopo la folle notte tra il 16 e 17 luglio 2019 in cui avrebbero violentato la coetanea S.J. e abusato anche dell' amica R.M., si erano convinti che il processo sarebbe andato avanti a luci spente, come stava accadendo da due anni.

     

    Ma ad attirare l' attenzione di tutti i media ci ha pensato Beppe Grillo con il video choc in cui assolve il figlio e gli amici e attacca la presunta vittima, a suo giudizio consenziente, accusandola di non aver denunciato subito la violenza, ma di avere atteso otto giorni. E se Ciro ha pubblicato sul proprio profilo Instagram il filmato del padre, gli altri ragazzi e i rispettivi avvocati non devono aver accolto l' iniziativa con lo stesso entusiasmo.

     

    FRANCESCO CORSIGLIA FRANCESCO CORSIGLIA

    Come conferma l' audio di uno di loro, trasmesso ieri sera in esclusiva nella trasmissione Non è l' Arena di Massimo Giletti. È stata la prima volta che uno dei quattro indagati per violenza sessuale di gruppo è stato sentito in uno studio televisivo. Ieri abbiamo bussato alle loro porte e, con noi, Lauria ha confermato di aver pronunciato le frasi trasmesse in tv.

    Nel video esordisce così: «Sto bene, è un po' dura. Speriamo che si risolva».

     

    L' intervistatore, facendo riferimento al video di Grillo, gli parla di «danno clamoroso» e il giovane rimarca l' aggettivo «clamoroso», aggiungendo che «ogni cosa che viene detta a nostro nome, comunque cade su quello».

    EDOARDO CAPITTA EDOARDO CAPITTA

     

    Insomma peggiora la situazione, anche perché a suo dire viene raccontato «tutt' altro di quel che è successo». Il suo giudizio è netto: «Secondo me non andava fatto. Non se ne parlava più e ora è riuscito tutto perché ha fatto (Grillo, ndr) sta roba qua. Perché se fossimo stati io e gli altri miei due amici non conosciuti non sarebbe successo niente». Ma perché l' ex comico ha deciso di farsi un autogol del genere?

    l'audio di uno degli amici di ciro grillo a non e' l'arena l'audio di uno degli amici di ciro grillo a non e' l'arena

     

    «Secondo me, nel video, lui voleva specificare come siamo fatti noi, che siamo più dei coglioni, perché comunque le cose bisognava dirle [] ha detto quello che è successo».

    Ma nel suo sfogo, Grillo avrebbe fatto una clamorosa topica: «La cosa che ha detto Beppe del video, la cosa degli otto giorni secondo me non ci stava dirlo []. Dire una roba del genere comunque, davanti poi chissà quanta gente ha visto ormai quel video lì contro una donna, non è giusto perché non c' entra tanto quanto ha aspettato, ma la cosa è che l' ha fatto proprio senza senso».

    massimo giletti e il caso ciro grillo 2 massimo giletti e il caso ciro grillo 2

     

    Quindi persino un ragazzo di 20 anni capisce che aspettare otto giorni per denunciare una violenza non significa che quell' abuso non ci sia stato. E infatti il legislatore ha concesso alle vittime 12 mesi per presentarsi all' autorità giudiziaria, essendo note le difficoltà per una donna violata di denunciare il proprio aguzzino e affrontare un processo su questioni tanto intime.

    l'audio di uno degli amici di ciro grillo a non e' l'arena l'audio di uno degli amici di ciro grillo a non e' l'arena

     

    Ma in tv Lauria ha anche raccontato la sua personalissima versione della serata e ha provato a descrivere il contenuto del video del presunto stupro finito agli atti: «Si vede proprio la ragazza che comunque sta, uno, benissimo e, due, che comunque noi non costringiamo niente».

     

    il figlio di grillo il figlio di grillo

    Secondo l' accusa la ragazza sarebbe stata «costretta» a bere vodka. Lauria non ci sta: «Invece è proprio lei che l' ha presa da sola e per sfida [] l' ha bevuta tutta, "gocciandola", ma non era tanta, era un quarto di vodka [] lei per sfida ha detto "dai che ce la faccio" e se l' è bevuta. E poi è andata a dire che io l' ho presa per la gola, ho fatto».

     

    ciro e beppe grillo ciro e beppe grillo

    L' indagato conferma che lui e i suoi amici hanno avuto un rapporto sessuale con S.J., ma per lui si era trattato di sesso consensuale. Allora perché la studentessa milanese ha dato una versione opposta alla loro, accettando di affrontare l' incubo di un processo per stupro? La risposta di Lauria lascia esterrefatti: «Si è pentita. Perché ci sono anche i messaggi suoi dove dice: "Ho sbagliato un' altra volta"; "ho fatto un' altra cazzata"». Frasi che, però, non avrebbe detto a loro, ma a delle amiche. La versione dei quattro genovesi e delle due milanesi conosciute in Sardegna collima su un punto: dopo quell' alba di sesso i due gruppi non si sarebbero più incontrati.

     

    BEPPE GRILLO NEL VIDEO A DIFESA DEL FIGLIO CIRO BEPPE GRILLO NEL VIDEO A DIFESA DEL FIGLIO CIRO

    «Noi non l' abbiamo più rivista, ma non perché [] il giorno dopo cioè lei ha fatto le sue cose. Ma perché il giorno dopo? Dopo una cosa che lei ha descritto in tal modo, non penso sia così semplice andare in spiaggia, andare a fare kyte (surf, ndr), andare a fare un' altra serata in discoteca».

     

    foto di ciro grillo foto di ciro grillo

    Qui Lauria, pur avendo criticato il video, sembra aver assorbito gli stessi concetti retrogradi di Grillo senior. Quindi puntualizza una ipotetica contraddizione della ragazza, la quale dopo il primo presunto stupro sarebbe andata a comprare le sigarette con loro dal tabacchino: «Lei aveva detto che non c' era, invece, poi abbiamo trovato una foto e lei era in macchina con noi che siamo andati a prendere le sigarette in un posto vicino a un locale []. Mi ricordo che lei aveva detto di non essere venuta e invece c' era una foto che è là con noi».

     

    ciro grillo ciro grillo

    Ieri, come detto, abbiamo suonato al campanello di casa Lauria. La famiglia vive nell' elegante quartiere di Albaro, in una palazzina di quattro piani, affacciata su un viale alberato. L' appartamento dei Lauria è al piano ammezzato. Ci apre proprio Vittorio: indossa slippini bianchi e una felpa scura. Sulla gamba destra notiamo dei tatuaggi.

    ciro grillo su instagram ciro grillo su instagram

    Ha il tono pacato e gentile. Quando gli scappa il gatto, lo insegue per le scale. Poi ritorna da noi.

     

    Ci spiega: «Non posso assolutamente parlare». Ma resta sulla soglia, quasi desideroso di dire la sua. «I rapporti con Ciro? Con lui siamo amici da sempre». Sul video si mostra cauto: «Se era meglio non farlo? Non lo so, si vedrà []. Non dovete mica chiederlo a me, non l' ho fatto io». Vittorio, ex studente del liceo scientifico all' istituto Emiliani, sta recuperando un paio d' anni a Napoli; è fidanzato e si ritiene un bravo ragazzo. A questo punto gli spariamo secca la domanda: ti senti uno stupratore? «No, non lo sono», ribatte, prima di chiudere la porta dietro di sé.

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