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    NON È UN DEF, È UN BLUFF – GIANCARLO GIORGETTI ESCLUDE UNA MANOVRA CORRETTIVA. E TE CREDO: CON IL DEF MONCO NON C’È ALCUNA PROGRAMMAZIONE PER I PROSSIMI MESI ED È IMPOSSIBILE IMMAGINARE UNA CORREZIONE DEI CONTI (CHE SARÀ NECESSARIA E “CONSIGLIATA” DALL’UE, TRAMITE LA SCONTATA PROCEDURA D’INFRAZIONE) – UN MAGHEGGIO DEL GENERE NON SI ERA MAI VISTO, MA LA DUCETTA NON PUÒ ANNUNCIARE AGLI ITALIANI CHE I SOLDI NON CI STANNO PRIMA DELLE EUROPEE, O RISCHIEREBBE DI VEDER SBRICIOLARE IL CONSENSO - IL CDM APPROVA IL DOCUMENTO: IL PIL 2024 AL +1% 


     
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    giancarlo giorgetti giancarlo giorgetti

    Perché quel semolino di Giancarlo Giorgetti ha escluso a gran voce una manovra correttiva, che invece rischia di essere altamente probabile? È ovviamente una paraculata del ministro dell’Economia: essendo il Def monco, anzi, “più asciutto” rispetto al passato, non c’è una chiara programmazione del Governo per i prossimi mesi, ma solo i dati tendenziali dei conti pubblici, cioè la situazione a politiche invariate.

     

    GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI

    Ciò significa che è impossibile anche solo ipotizzare una manovra correttiva. Un magheggio mai visto prima (solo altre due volte era successo, ma con due governi dimissionari, quello di Paolo Gentiloni nel 2018 e quello di Mario Draghi nel settembre 2022), che serve a Giorgia Meloni per salvare le ciapet in vista delle Europee. Se dovesse dire le cose come stanno, la Ducetta dovrebbe annunciare agli italiani che i soldi non ci stanno, rischiando di svelare il bluff e gettare a mare il consenso prima delle elezioni del 9 giugno.

     

     

    VIA LIBERA DEL CDM AL DEF, PIL 2024 AL +1%

    giorgia meloni paolo gentiloni giorgia meloni paolo gentiloni

    (ANSA) - Il consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, ha approvato il Documento di economia e finanza. Il Pil del 2024 è stato fissato al +1%. Nella Nadef il Pil programmatico per quest'anno era al +1,2%.

     

    FONTI, DEF MOLTO PIÙ ASCIUTTO RISPETTO AL PASSATO

    (ANSA) - Il Documento di economia e finanza "sarà molto più asciutto rispetto ai documenti degli anni passati". Lo affermano fonti di governo mentre è in corso il Consiglio dei ministri chiamato a dare il via libera al Def.

     

    FONTI, DEF CONCORDATO CON UE, EVITA INCERTEZZA SUI MERCATI

    MARIO DRAGHI - GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI MARIO DRAGHI - GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI

    (ANSA) - "Per l'anno in corso sarà applicato un regime transitorio", che prevede la presentazione del Piano fiscale strutturale alla Commissione europea "entro il 20 settembre". Così fonti di governo sul Def, sottolineando che "nella fase attuale in cui mancano ancora le indicazioni operative su come dovrà essere impostato il Piano, è stata concordata a livello europeo la possibilità di sospendere le vecchie procedure per evitare di svuotare l'atto politico di contenuto". È "un processo lineare - viene spiegato - che si concluderà in tempo per la messa a punto della Legge di Bilancio per il 2025, senza nessun rischio di generare incertezze sui mercati".

     

    "Il documento di economia e finanza - che il governo approva oggi nei tempi previsti - avrà quest'anno un'impostazione diversa perché sono cambiate le regole di programmazione economica e di conseguenza sono previste nuove tempistiche", spiegano le fonti di governo, ricordando che le regole di governance in via di approvazione introducono un nuovo strumento di programmazione, il Piano fiscale-strutturale di medio termine.

     

    GIANCARLO GIORGETTI - GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI - GIORGIA MELONI

    "L'approvazione del Piano implica un processo che richiede il contributo di diverse istituzioni e un confronto costruttivo sia con il Parlamento sia con la Commissione europea che dovrà poi valutarlo", proseguono le fonti. "Queste nuove regole non sono ancora in vigore. Quindi - si prosegue -, nella fase attuale in cui mancano ancora le indicazioni operative su come dovrà essere impostato il Piano, è stata concordata a livello europeo la possibilità di sospendere le vecchie procedure per evitare di svuotare l'atto politico di contenuto. Un processo lineare che si concluderà in tempo per la messa a punto della Legge di Bilancio per il 2025, senza nessun rischio di generare incertezze sui mercati".

    GIANCARLO GIORGETTI - QUESTION TIME ALLA CAMERA GIANCARLO GIORGETTI - QUESTION TIME ALLA CAMERA

     

    FONTI, NEL DEF NUMERI REALISTICI, PESA IL SUPERBONUS

    (ANSA) - Per quanto riguarda le previsioni sulla crescita economica nel Def il governo intende proseguire sul metodo adottato finora, fornendo numeri "il più possibile realistici, non gonfiati né troppo impostati alla prudenza", al netto tuttavia della congiuntura internazionale "volatile a causa dei conflitti in atto". Un metodo di lavoro, sottolineano fonti di governo "che ha dato e continua a dare risultati". Dal documento emergerà, inoltre, "il pesante impatto del superbonus" sui conti pubblici e sui dati macroeconomici di riferimento.

    GIANCARLO GIORGETTI - FOTOMONTAGGIO DEL FATTO QUOTIDIANO GIANCARLO GIORGETTI - FOTOMONTAGGIO DEL FATTO QUOTIDIANO giancarlo giorgetti ad atreju 9 giancarlo giorgetti ad atreju 9 GIANCARLO GIORGETTI GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI GIORGIA MELONI GIORGETTI IN EUROPA DOPO LA BOCCIATURA DEL MES - VIGNETTA BY GIANNELLI GIORGETTI IN EUROPA DOPO LA BOCCIATURA DEL MES - VIGNETTA BY GIANNELLI GIANCARLO GIORGETTI - QUESTION TIME SENATO GIANCARLO GIORGETTI - QUESTION TIME SENATO

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