Estratto dell’articolo di Virginia Piccolillo per il "Corriere della Sera"
giorgia meloni
Prima l’appello all’unità lanciato con una lettera al Corriere e l’invito al suo partito, Fratelli d’Italia, ad abbassare i toni sul caso Cospito. Poi i nuovi attacchi. Quindi un nuovo invito ai suoi: «Ora zitti. La linea la do io». Sono bastate poche ore alla presidente del Consiglio per avere l’impressione che il suo invito al «cessate il fuoco» rivolto all’opposizione fosse finito nel vuoto. E così, in serata, ha affidato la sua preoccupazione alla chat dei gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia, invitandoli al riserbo.
IL PROFUMO DELMASTRO SELVATICO - MEME BY CARLI
«Sono molto preoccupata, dalle risposte al mio appello credo che l’opposizione preferisca continuare ad alimentare la polemica attorno a questa vicenda. E dalla minimizzazione che vedo da parte di molti», ha scritto Meloni nelle chat, anticipate dall’AdnKronos. E ha spiegato: «Le auto incendiate, i manifesti che additano presunti “assassini” di Cospito all’università, le minacce di morte, gente messa sotto scorta. E dall’altra parte chi finge di non vedere e anzi giustifica (leggevo un lunare articolo nel quale si sostiene che inventiamo pericoli finti per poi imporre scelte di limitazione delle libertà) o soffia direttamente sul fuoco».
Per la presidente del Consiglio «tutti i contorni di questa vicenda sono abbastanza inquietanti, compresa la tempistica che quasi sovrappone la nascita del governo all’inizio dello sciopero della fame da parte di Cospito». «È possibile che io stia esagerando e spero sia così — aggiunge la premier — ma comunque vada serve che tutti siano concentrati e seri. Continuiamo a lavorare per cercare di dare risposte». […]
GIOVANNI DONZELLI E ANDREA DELMASTRO
Una formula che le ha consentito di mandare più messaggi. Il primo rivolto proprio ai suoi: un richiamo alla responsabilità e al rispetto istituzionale rivolto al suo partito ma nel quale, per estensione, si è trovato coinvolto l’intero governo. Così, per tutta la giornata, ieri è cessato il batti e ribatti. E mentre dal Partito democratico e da tutta l’opposizione fioccavano ancora accuse e polemiche, è stato zitto il sottosegretario. Zitto, in verità già da giorni anche Donzelli.
E zitto, fino a sera, il ministro della Giustizia Nordio. Descritto, in questi giorni di tormenta in Via Arenula da alcuni come «irritato» con il duo Delmastro-Donzelli e costretto a stilare in fretta a furia quel comunicato, un po’ involuto, con cui ha scagionato Delmastro dalla rivelazione di documenti classificati: le due relazioni del Dap sui colloqui tra l’anarchico e i boss. […]
INFORMATIVA DI CARLO NORDIO ALLA CAMERA SUL CASO COSPITO ANDREA DELMASTRO E GIOVANNI DONZELLI