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    “NON HO PAROLE. NON POSSIAMO FARE UNA COSA COSÌ” – LA RABBIA DI LECLERC DOPO IL PASTICCIO DEL BOX FERRARI CHE GLI E’ COSTATA LA VITTORIA: “MI FA MALE, QUANDO ABBIAMO IL PASSO NON POSSIAMO PERMETTERCI DI ARRIVARE QUARTI” – IL MONEGASCO PARLA DI “TANTI, TANTI ERRORI. ADESSO HO SOLO DELUSIONE, TANTA”. SE CI FOSSE STATO ANCORA IL "DRAKE" ENZO FERRARI OGGI A MARANELLO QUALCUNO SAREBBE STATO PESANTEMENTE RIMESSO IN RIGA…


     
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    Da www.corrieredellosport.it

     

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    Fa strano vedere quella faccia d’angelo accartocciarsi nell’ira. Un Charles Leclerc così ruvido non si era ancora sentito. Deluso, arrabbiato, sofferente, scuro in volto. «Non ho parole. Non possiamo fare una cosa così». Un team radio che è già diventato una specie di epitaffio sul gran premio di Monaco, e proprio il suo, quello di casa Leclerc, con la gente che aveva invaso gli spazi, occupato i muretti, le curve, tutti gli angoli di Montecarlo apposta per fare il tifo per lui.

     

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    Leclerc, rabbia e sofferenza

    «Così non va bene. Amo questo team, la Ferrari, ma dobbiamo migliorare». E’ la prima volta che Leclerc arriva al traguardo del suo gran premio sulla Ferrari. Eppure il 4° posto non era certo quello che sognava. Figuriamoci dopo un week-end corso all’impazzata, velocissimo nelle libere 1 e 2 fino alla pole del sabato. Doveva essere suo, questo gp. Invece no. «Rabbia, delusione, sofferenza? Tutte e tre le parole vanno bene, e lo sono anche a un livello abbastanza alto». Delusione, rabbia, sofferenza: negli occhi di Charles c’è davvero tutto.

     

    Leclerc paga le scelte da parte del team e, dice, «mi fa male, ci sono tante gare, abbiamo il passo, però soprattutto quando abbiamo il passo non possiamo permetterci di arrivare quarti». Respira, gestisce la rabbia. Ma nei minuti dopo la gara Leclerc è visibilmente deluso. Dice: «Avevamo 6 secondi di vantaggio, o anche 7, non mi ricordo nemmeno più, stavo gestendo il gap dietro, fa male perché perdiamo tanti punti, in casa, dobbiamo migliorare. Doveva essere nostra».

     

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    Ferrari, delusione Leclerc

    Invece il gran premio se lo prende Sergio Perez, con Leclerc che si deve accontentare di stare giù dal podio a guardare le Red Bull finirgli ancora una volta davanti. «Penso di aver fatto tutto bene - va avanti ancora il monegasco - in queste situazioni ho bisogno dell’aiuto del team.

     

    Abbiamo chiaramente preso una decisione sbagliata prima, e dopo una seconda che ci è costata ancora di più». Leclerc parla di «tanti, tanti errori» e di come dovrà riguardare la gara con la calma, «adesso ho solo delusione, tanta». La strategia del muretto Ferrari non ha pagato. Soprattutto la scelta del doppio pit per montare a entrambi i piloti della Rossa le gomme da asciutto contemporaneamente è costata a Leclerc la vittoria. Momenti di tensione tra il monegasco e il team. Anche se poi Charles ha imparato pure a gestire i momenti più difficili. «La calma? In questo sono migliorato veramente tanto. Ho fatto un grande step», sorride Leclerc.

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    Leclerc, gesti da leader

    D’altra parte, c’è grande rispetto tra lui e i componenti della Ferrari, e si era visto anche in Spagna, quando Charles aveva consolato i meccanici, aveva dato loro il cinque dopo il suo ritiro. Piccoli gesti da leader. Ma la gara di Montecarlo è un’altra storia. «Mi sono arrabbiato, ho fatto due o tre respiri, poi ho fatto un reset e sono andato avanti». Certo, aggiunge, «ora la delusione torna. Amo questo team, tutte le persone, ma dobbiamo migliorare perché questo non va bene».

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