Invece di sparare cazzate guardate questo video, era semplicemente emozionato. Provate voi a cantare in uno stadio completamente vuoto #SergioSylvestre #JuveNapoli pic.twitter.com/y5ybqOnKhA
— Kel??????????? (@PkSpecial) June 17, 2020
Mario Adinolfi su Facebook
sergio sylvestre
Caro Sergio Sylvestre, il tuo urlo ‘No Justice no peace’ dopo aver oltraggiato con mancanza di professionalità l’Inno di Mameli è insieme grave e ridicolo. È l’urlo delle sommosse violente a sfondo razziale negli Usa.
Inesistenti in Italia dove la polizia non uccide i neri. E dove anzi qualche governante del mondo del pallone ritiene giusto pagarti per farti cantare un inno che non conosci, per farsi bello in tv nella scia di una moda idiota che nulla a che fare con i problemi reali del nostro Paese.
mario adinolfi
Caro Sergio, sei nato a Los Angeles negli anni ’90, gli anni dei Los Angeles Riots, scontri razziali che provocarono 63 morti, migliaia di feriti, un miliardo di dollari di danni per i saccheggi.
Speriamo che riflettendo tu capisca quanto dunque sia stato clamorosamente inappropriato usare l’urlo simbolo dei Los Angeles Riots in un paese pacifico che la violenza politica l’ha conosciuta davvero per altre ragioni e non ha alcuna voglia di vederla aizzata, meno che mai nella forma abborracciata e farsesca con cui l’hai fatto tu alla finale di Coppa Italia.
Hai cantato male, sei stato imbarazzante, proprio perché avevi in mente la pantomima insensata che volevi mettere in scena alla fine dell’Inno di Mameli, finendo per dimenticarlo.
sergio sylvestre gravina dal pino
Sono subito partiti i giustificazionisti: “Tradito dall’emozione”, ha scritto Ezio mauro. No, tradito tuo tradimento del patto commerciale, in cui si offrivano più di 30 denari per la tua poca arte, per un momento di gioia e unità nazionale di tutti gli italiani in cui evidentemente non credi, che non rispetti. Non è neanche del tutto colpa tua: come ho scritto a caldo, sono settimane che i Master of Cerimonies del “pensiero obbligatorio” vi fanno inginocchiare davanti all’ennesima moda fatta di un oceano di fregnacce. Ma oggi, a mente fredda, cerca di capire. Chiedi scusa e restituisci i soldi che ti hanno dato. Non te li sei per niente meritati.
SYLVESTRE
sergio sylvestre vince amici
Valanga di insulti in rete contro Sergio Sylvestre, il giovane cantante ex di Amici che ha "sconvolto" la finale di Coppa Italia tra Napoli e Juventus allo Stato Olimpico. Sylvestre, prima della partita, si è esibito cantando l'inno di Mameli dimenticando però una intera strofa.
Questo fatto, unito all'eclatante gesto di protesta con pugno chiuso e alzato stile Messico 68 e l'urlo "No justice no peace", ammiccamento alle proteste del #BlackLivesMatters, ha scatenato le reazioni fin troppo dure di molti utenti sui social. Addirittura, il cantante americano naturalizzato salentino viene additato come simbolo del degrado italiano.
"Non sono mai stato così emozionato nemmeno ad Amici o a Sanremo - si difende lui via Instagram -. Vedere questo stadio così vuoto e sentire questa eco fortissima... Mi sono bloccato non perché mi sono dimenticato le parole, ma perché mi è venuta una tristezza molto forte. Mi sono emozionato, un palco così vuoto è un peccato".
MARIO ADINOLFI