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    NON SARA’ UN’AV-VENTURA – IL CT AZZURRO SCATENATO: "SAREMO LA SORPRESA DEL MONDIALE E IO RESTO FINO AGLI EUROPEI 2020: LI’ SAREMO TRA I FAVORITI" – STASERA AMICHEVOLE CON L’URUGUAY A NIZZA: VINCERE CONSENTIREBBE ALLA NAZIONALE DI SCALARE IL RANKING FIFA PER ARRIVARE AL MONDIALE COME TESTA DI SERIE


     
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    Paolo Tomaselli per il Corriere della Sera

     

    Gian Piero Ventura lo dice en passant, con la sua aria da viveur a suo agio in Costa Azzurra. Et voilà: «Abbiamo iniziato un progetto di ricambio generazionale, voluto da me. E credo sia la conseguenza logica portarlo avanti. Abbiamo discusso con la Federazione di poter arrivare agli Europei 2020 con questi ragazzi per dare continuità». Il Mondiale è ancora lontano o comunque non è così vicino o scontato.

    Ma l' Italia prova a darsi un orizzonte e a blindare il c.t.

    «Ne sono rimasto lusingato.

     

    Abbiamo iniziato con l' obiettivo di andare al Mondiale e strada facendo le riflessioni si sono ampliate: l' obiettivo è di arrivare in Russia, ma anche di essere la sorpresa. E poi di essere tra i favoriti del prossimo Europeo. Vorrei esserci io - sottolinea poi Ventura a Rai Sport - perché altrimenti avrei fatto questo lavoro per gli altri e non mi piace».

     

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    Saranno poi come sempre i risultati a stabilire o meno la bontà di un processo di rinnovamento necessario, ma accelerato e puntellato dal commissario tecnico più anziano degli ultimi quarant' anni. Ma la carta d' identità non conta, come del resto testimonia il Maestro Tabarez, c.t. dell' Uruguay che stasera affronta in amichevole gli azzurri nello stadio gioiello di Nizza, che fino a qualche settimana fa è stato quello di Mario Balotelli: battere la Celeste priva di Suarez, Cavani e Godin sarebbe importante per non trovarsi un Uruguay di troppo davanti, come al Mondiale 2014. Allora il morso di Suarez a Chiellini, il gol di testa di Godin e l' espulsione di Marchisio mandarono a casa al primo turno la squadra di Prandelli, che si dimise.

    «Brutti ricordi» dice Daniele De Rossi.

     

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    Digerire il passato, metabolizzarlo e sprintare verso il futuro è la grande sfida di questa Italia: vincere consentirebbe alla Nazionale di scalare il ranking Fifa, dove è 12ª. Il cammino è lungo, ma l' obiettivo - comunque molto complicato - sarebbe quello di arrivare al Mondiale come testa di serie, quindi tra le prime 7 del ranking. L' Uruguay, assieme a Brasile e Unione Sovietica, è l' unica tra le avversarie affrontate almeno 10 volte dagli azzurri, ad avere un bilancio favorevole nei confronti dell' Italia, che l' ha spuntata solo 2 volte su 10. «Per me è una verifica importante contro una squadra storicamente ostica - dice il c.t. -: voglio vedere quello che siamo attualmente e quello che possiamo diventare».

     

    A parte Buffon, la formazione dovrebbe essere quella migliore possibile, considerato anche che Verratti ha lasciato il ritiro per curarsi. Tra i reduci di Cardiff, saranno in campo oltre a Marchisio, anche Barzagli e Bonucci: «Li ho trovati bene, del resto i grandi giocatori dopo 48 ore sanno voltare pagina e non avevo molti dubbi» osserva Ventura, mentre De Rossi ricorda che nel 1996 a Roma tifava Ajax contro la Juve di Lippi mentre adesso «la penso diversamente, ho visto degli amici piangere e alcuni come Buffon meritavano di vincere: anche per quel Pallone d' oro che un portiere come lui meritava».

     

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    Per Donnarumma sarà la seconda consecutiva da titolare perché «è normale lavorare su chi prenderà il posto di un campione nella fase finale della carriera». Soprattutto sarà il primo test di un certo peso per il 4-2-4. Da riproporre contro il Liechtenstein domenica a Udine, ma soprattutto nella sfida del 2 settembre a Madrid con la Spagna. Quella attorno a cui ruota tutto: passato, presente e futuro.

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