Cristiana Mangani per "Il Messaggero"
luigi di maio antony blinken
Il terrorismo islamico torna a farsi sentire: a due settimane dal vertice della coalizione anti-Isis che si è svolto a Roma, un editoriale del settimanale jihadista Al Naba, rivista dello Stato Islamico, ha preso di mira la Capitale, l'Italia, e soprattutto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che ha copresieduto il vertice con il segretario di Stato Usa Antony Blinken. «I crociati e i loro alleati si incontrano nella Roma crociata - scrivono i seguaci di Daesh -, e la città è ancora nella lista dei principali obiettivi dell'Isis».
JIHADISTI DELL ISIS
«I timori del governo italiano sulla presenza dello Stato islamico in Africa sono giustificati - si legge nel lungo articolo -. Il principale e più importante dossier sul tavolo dell'alleanza dei crociati a Roma è la regione dell'Africa e del Sahel: il ministro degli Esteri italiano ha ammesso come non sia sufficiente combattere lo Stato Islamico in Iraq e in Siria, ma occorre guardare ad altre regioni in cui è presente, e sostiene che l'espansione dello Stato Islamico in Africa e nel Sahel è fonte di preoccupazione e proteggere le coste dell'Europa significa proteggere l'Europa». Il documento è stato pubblicato giovedì scorso e annuncia la volontà degli islamisti di voler colpire ancora Roma e l'Europa «crociata».
luigi di maio in sardegna
«La prenderemo, i giorni della battaglia stanno arrivando», aggiungono. Le minacce sono state registrate dai nostri servizi di intelligence, anche se secondo gli 007 si tratterebbe più che altro di un messaggio propagandistico per rinvigorire le «truppe» impegnate sui vari fronti, dalle ultime sacche di combattenti rimasti in Iraq ai miliziani che seminano il terrore nei villaggi africani. Nel testo vengono citate anche le dichiarazioni del ministro Di Maio, segno di una particolare attenzione del gruppo terroristico alla conferenza anti-Daesh. Lo scorso aprile a lanciare l'allarme sull'eventualità di un possibile attentato terroristico in Italia era stata l'ambasciata degli Stati Uniti a Roma, che in un messaggio rivolto ai viaggiatori americani metteva in guardia sull'attivismo dei gruppi che «continuano a preparare attacchi».
mozambico, 50 persone decapitate e squartate dall isis 6
«Non saranno le minacce a fermare l'azione dell'Italia nella lotta al terrorismo. E lo stiamo dimostrando con i fatti - ha replicato il capo della Farnesina - La recente ministeriale della coalizione anti-Daesh è stata importante per rinnovare questo preciso impegno e rafforzare il ruolo dell'Italia». Massima solidarietà è arrivata da tutte le forze politiche: dal premier Mario Draghi «La conferenza anti Daesh, presieduta da Di Maio, è stata un successo), ai colleghi di Governo, ai compagni del movimento, fino ai leader dei maggiori partiti. Vicinanza anche dall'Alto rappresentante Ue Joseph Borrell.
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TUNISINO RICERCATO Tutto questo mentre ieri è stato rintracciato e bloccato un 40enne tunisino, residente in Francia, fuggito il 29 maggio da un centro psichiatrico di Bassens e ricercato per apologia di terrorismo. Dall'Italia inviava email scrivendo di voler «porre fine alla propria vita uccidendo la gente con minacce nei confronti dei francesi e delle loro istituzioni». Ma già in passato si era fatto tristemente notare perché aveva esaltato l'operato di Mohamed Merah, accusato di essere il responsabile degli attentati del 2012 di Tolosa e Montauban, in Francia, in cui furono uccise 7 persone e 5 rimasero ferite. È stato bloccato dalla Digos di Latina e dall'Antiterrorismo, in un appartamento di Terracina, in provincia di Latina.
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