Serena Riformato per “la Stampa” - Estratti
elly schlein giuseppe conte roberto fico - manifestazione piazza del popolo
Il difficile equilibrio è avvicinarsi, ma non confondersi. Parlarsi, ma non sovrapporsi. Sabato il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte ha passeggiato fra i 50 mila militanti del Pd alla manifestazione di piazza del Popolo a Roma. Ieri, all'assemblea regionale del suo partito nel Lazio, dopo aver detto che certo, «il dialogo col Pd si può intensificare sempre di più», si è affrettato a mettere alcuni paletti: «Abbiamo un buon rapporto con Schlein, ma io rappresento una forza distinta e fino a quando ci sarò io non permetterò di pensare che il Movimento 5 Stelle possa fare da succursale o stampella a qualcun altro».
elly schlein e giuseppe conte alla manifestazione del pd a piazza del popolo
Una dichiarazione stridente, su carta, se accostata al ragionamento che sempre più spesso si sente ripetere all'interno del Pd. «L'importante è che vi sia consapevolezza del nostro ruolo», dice Lorenzo Guerini, presidente del Copasir e punto di riferimento per i riformisti del partito: «Il Pd deve essere il perno di questa alleanza e ha le carte in regola per poterlo fare». L'ex ministro della Difesa manda un messaggio all'indirizzo dei Cinquestelle: «Serve collaborazione e non competizione per rubarci l'1%». Secondo Guerini, il campo largo deve guardare «anche a quelle forze» che sabato «non c'erano» per «sollecitarle a fare un lavoro insieme».
elly schlein e giuseppe conte alla manifestazione del pd a piazza del popolo
Appello di cui è facile immaginare i destinatari. Nella piazza dem gli assenti erano due: gli ex alleati Azione e Italia viva. Il partito di Matteo Renzi ormai da mesi è distante dal tavolo delle opposizioni. E quello di Carlo Calenda, ieri, ha tenuto a porre l'accento sui temi più divisivi fra le forze politiche del centrosinistra.
A partire dalla giustizia: «Pd e M5S a braccetto contro la separazione delle carriere – ha scritto il deputato di Azione Enrico Costa su X – contro la prescrizione, contro l'abrogazione dell'abuso d'ufficio, contro il giudice collegiale per arresti, contro regole per le intercettazioni». La conclusione è netta: «Tra noi e loro la distanza sulla giustizia è incolmabile». Distanze incolmabili, moltiplicate dalla risposta del leader Carlo Calenda: «Fosse solo la giustizia. Transizione green e politica energetica, superbonus, politica estera (M5S), reddito di cittadinanza, spese per la difesa, gestione dei migranti, politica industriale».
carlo calenda elly schlein assemblea nazionale di azione 3 GIUSEPPE CONTE ELLY SCHLEIN - MEME BY USBERGO
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