Irene Famà per “la Stampa”
allegri claudia ughi
La vita dei vip è perfetta. All'apparenza. Tra feste patinate e autografi ai fan. E pure le loro questioni sentimentali, tra tradimenti e riappacificazioni e matrimoni, appaiono facilmente risolvibili a chi vip non è. Apparenza, appunto. Perché i sentimenti, e i rancori, non guardano la notorietà. E la realtà, quando un amore finisce, è spesso la stessa: due adulti si rinfacciano mancanze ed errori, comunicano solo tramite avvocati, discutono sul versare o meno soldi ai figli. Massimiliano Allegri, di certo conosciuto per la sua carriera nel mondo del calcio ma che sui rotocalchi ci è finito spesso per questioni sentimentali, la sua ex compagna Claudia Ughi l'ha portata in tribunale a Torino. Perché?
L'ha denunciata di appropriazione indebita e violazione degli obblighi familiari.
L'accusa di aver utilizzato parte dei soldi destinati al figlio, un ragazzo di 11 anni, per i propri interessi. Per la precisione, oltre duecentomila euro. Un accordo, i due, in sede civile nel luglio 2017 l'avevano trovato: l'allenatore bianconero si era impegnato a versargli diecimila euro mensili. Più le spese straordinarie, che poi sono quelle sanitarie, scolastiche e così via.
allegri claudia ughi
Nel 2019, però, la Juventus lo sostituisce con Maurizio Sarri e da quel momento Allegri resta fermo due anni, prima di tornare sulla panchina bianconera nell'estate 2021.
Così lui, il 27 gennaio 2021, chiede di abbassare la somma del mantenimento a cinquemila euro al mese. «Sono disoccupato da due anni», scrive nel ricorso. E accusa l'ex compagna di utilizzare i soldi per altri scopi, non per il figlio. «Ha distratto parte delle somme mensili», questi i termini giuridici.
Il tribunale di Torino rigetta la sua istanza. Per ben due volte. La «disoccupazione» di Allegri è venuta meno. Certo, in quel periodo la sua condizione economica era cambiata, ma non c'era prova che quello stop avesse causato «una rilevante modifica economico-patrimoniale». Funziona così «in caso di patrimoni di rilevante entità», con «entrate da diversa origine e che vantano numerosi investimenti». E i ben informati aggiungono: «Il suo contratto scadeva il 30 giugno 2020. Nel primo anno di stop era comunque stipendiato dalla Juventus».
massimiliano allegri
Il tribunale gli dà torto. Storia chiusa? Assolutamente no. Allegri insiste. E il 5 luglio 2021 denuncia la ex. Il caso finisce sul tavolo del pubblico ministero Davide Pretti, la Guardia di finanza indaga, acquisisce estratti conto, ricevute di pagamenti, e-mail che raccontano di movimenti bancari. La storia d'amore resta in tribunale. Tra due settimane Claudia Ughi siederà in aula per l'udienza preliminare. A decidere chi ha ragione e chi ha torto sarà la giustizia penale.
«Ritengo l'accusa, oltre che infondata, anche profondamente ingenerosa per una madre che ha cresciuto nel migliore dei modi il figlio anche del querelante - commenta l'avvocato Davide Stancanella del foro di Milano, che difende la donna insieme con il collega di Torino Paolo Davico Bonino -. Confidiamo nella piena assoluzione». Massimiliano Allegri attacca. Claudia Ughi si difende.
Non c'è stata nessuna «immoralità familiare», non ha «dilapidato i soldi del figli» a suo vantaggio. Quei duecentomila euro li ha «investiti in titoli» pensando al futuro della sua famiglia. Di cui fa parte anche un'altra ragazza, figlia di lei, nata da una precedente relazione. E ha acquistato una casa a Livorno, dove vivono i nonni, gli zii, i cugini. Dove lei e i figli «trascorrono oltre tre mesi all'anno», tra le feste scolastiche, i weekend. E il lockdown.
claudia ughi
«Fu proprio Allegri a insistere che la famiglia trascorresse lì quel periodo» durante la pandemia, si legge negli atti. E ancora. Parte di quei soldi, Claudia Ughi li ha utilizzati per pagare la retta dell'università all'estero della figlia più grande. Ecco, forse è questa, al di là dei diverbi, la questione più amara di questa relazione finita in tribunale. Questioni giuridiche a parte. «Come si può rimproverare a una madre di non "pesare con un bilancino" tra due fratelli conviventi, facendo "figli e figliastri", nel momento in cui deve affrontare le spese quotidiane di vita comune del medesimo nucleo familiare?».
La questione, si legge negli atti dell'inchiesta, è anche educativa. «Non pare consigliabile che, in una famiglia di tre persone, una madre acquisti, per fare un esempio, un maglioncino di minor pregio alla sorella rispetto a quello del fratellino, solo perché il padre del secondo è più ricco di quello della prima».
Così come gli investimenti. Allegri, rappresentato dall'avvocato Pietro Gaetano Nacci Manara, obietta: se l'ex compagna dovesse morire, «a titolo esemplificativo e con tutti gli scongiuri del caso, le somme investite rientrerebbero nella successione in misura del 50% per ciascun figlio».
MAX ALLEGRI
Obiezione poco elegante, questo è certo. E comunque ci penserebbero i figli. Che sì, bisogna tenere lontano dai problemi, almeno così sostengono tutti. Ma poi fare pace è complesso, trovare un accordo, quando non ci si ascolta e forse non ci si sopporta più, è impossibile. E di quell'amore nato Livorno e durato 13 anni, nonostante i pettegolezzi, nonostante la cronaca scandalistica che raccontava di Allegri che lascia una fidanzata a due giorni dalle nozze, ora resta la querelle giudiziaria.
CHIAMBRETTI LAVIOSA MAX ALLEGRI