Fabrizio Barbuto per “Libero quotidiano”
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L'uomo che si passa le mani tra i capelli, da che mondo è mondo, dovrebbe evocare sensualità e fascino nel gentil sesso, ma le cose sembrano cambiate, tanto che le fanciulle appaiono oggi determinate a ribadire la preferenza per il maschio pelato, il quale, oltre ad accrescere il desiderio sessuale nelle donzelle, saprebbe esercitare perfino un certo ascendente sugli uomini, conciliando in loro sentimenti di affidabilità, fiducia e concretezza.
La conferma arriva da uno studio ad opera dell'Università della Pennsylvania, il quale è stato utile a comprovare che la pelata, meglio di una fluente capigliaura, incide sulla credibilità dell' individuo, aiutandolo a sedurre, persuadere e conquistare. Ma non solo: la calvizie contribuirebbe ad offrire un' immagine di assennatezza e maturità.
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A sostenerlo è un' indagine condotta, stavolta, presso l' Università di Saarland, dai cui risultati è emerso che l' algoritmo calvizie-uomo darebbe un risultato simile a "saggezza", almeno nell' immaginario comune. Ma vi sono anche spiegazioni ben più razionali al successo del maschio calvo: l' attenzione, nel contemplarlo, non si disperderebbe, concentrandosi così sui connotati del viso; la sua testa rotonda e vellutata, peraltro, risveglierebbe nella donna l' istinto materno, portandola ad identificare in lui un tenero pargoletto, oltre che un valoroso stallone.
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Che dire poi di quelle teorie secondo le quali, la sicurezza maschile, crescerebbe proporzionalmente al grado di calvizie: più l' uomo accetta la sua condizione senza la pretesa di risolverla con i più moderni stratagemmi, più emanerebbe da sé una consapevolezza che, agli occhi dell' altra, si tradurrebbe in termini di charme e magnetismo.
Sarà vero che ciuffi ciondolanti e crini impomatati rappresentano non più di un inutile ingombro? Facendo una rapida perlustrazione dei forum femminili verrebbe da rispondere di sì: è qui che le donne si confrontano tra loro senza troppe censure, arrivando a rivelarsi quanto, i loro sogni erotici, siano infiammati da evocazioni carnali i cui protagonisti sono sempre loro: i pelati. C' è perfino chi ricorda con disgusto la capigliatura del partner che, nei momenti di focosa intimità, sfugge al controllo del gel, scompigliandosi a ritmo di bacino.
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NUOVI TREND
Anche Hollywood sembra adeguarsi ai nuovi trend, pertanto propone eroi di celluloide la cui virilità è esaltata da una cute liscia e trasudante, che riflette la luce alla stregua di un' armatura da gladiatore. L’attore Dwayne Johnson, noto come "The Rock", incarna meravigliosamente questo fenomeno: è tra gli interpreti più pagati e, sul suo profilo Instagram, annovera ben 153 milioni di seguaci, ciò significa che, a modo suo, ha un po' colonizzato il mondo; vuoi vedere che è tutto merito di quella sua lustra pelata?
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Attenzione però perché molte donzelle, pur ammettendo la loro predilezione per gli uomini calvi, affermano che sia solo una questione di tempo, e che i gusti cambino col passare degli anni: le giovanissime tenderebbero a preferire i garzoni dalle capigliature dense e corpose, le donne adulte, invece, pare che trovino ineguagliabile il fascino di una cute glabra. Se così fosse, tutto andrebbe ad armonizzarsi con i normali cicli della natura, i quali vogliono che, una perdita sostanziale di capelli nell' uomo, si cominci a verificare solo dopo i 30 anni, per poi intensificarsi raggiunta la soglia dei 50. Insomma, tanto per i capelluti quanto per i pelati, ogni età è buona per cuccare!