Lettera di Frank Cimini a “il Foglio”
Consiglio Superiore della Magistratura
Pare che nelle segrete stanze del Csm non si parli d' altro. Il giallo dell' estate. Ma non viene fuori il nome del pm milanese (area di sinistra... la legge è uguale per tutti ta ta ta) che aveva chiesto di non essere identificato formalmente durante un controllo di polizia in un locale dove lui stava travestito da volpe a due code.
Ci sarebbe pure un problema di "decoro" di regole di comportamento che un magistrato per il mestiere che fa sarebbe portato a rispettare. Poi c' è la procura generale che dovrebbe "sorve gliare" oltre alla questura di Milano che fece il controllo. Almeno per ora ne parlano solo tra loro nel regno dell' omertà. Fino a quando? Le strumentalità di una eventuale campagna elettorale porteranno per poco nobili motivi alla glasnost? Chi vivrà vedrà.