Agostino Gramigna e Alessandro Fulloni per il "Corriere della Sera"
Giulia Jasmine Schiff
Nel processo militare iniziato ieri che vede imputati otto sergenti dell' Aeronautica, tutti allievi ufficiali piloti di complemento, con l' accusa di lesioni personali aggravate, molto si giocherà sull' interpretazione che i giudici daranno di queste due parole: battesimo e tradizione. Che incorniciano la storia di un' aspirante aviatrice, la 22enne veneziana Giulia Schiff, che nel 2018 denunciò i suoi colleghi per i presunti atti di nonnismo subiti al suo «battesimo del volo», il rito di iniziazione dopo il quale viene consegnata l' ambita spilla con le alette.
Per Giulia, frustata un centinaio di volte in modo piuttosto brutale con un fustello in legno - c' è anche un video che riprende la scena -, fu un atto «maschilista e violento» che troncò, in sostanza, il suo sogno di diventare pilota.
Dopo aver denunciato le violenze, l' allieva ufficiale fu punita, ricevette tre lettere di biasimo, un rimprovero e sessanta turni di consegna. Fino all' espulsione dal corso in Accademia - in sintesi:
parmitano cristoforetti
«Non idonea» - contro il quale pende un ricorso al Consiglio di Stato dopo che quello al Tar l' ha vista soccombente. Ieri la prima udienza a Roma del processo militare ha riservato diverse sorprese. Per sostenere che quel battesimo fosse all' insegna della tradizione e non del nonnismo, Michela Scafetta, legale di cinque degli otto imputati, ha chiamato come testimoni tre celeberrimi astronauti, Samantha Cristoforetti, il colonnello Luca Parmitano e Maurizio Cheli, oggi a riposo.
Cosa diranno i tre testi lo si saprà solo alla prossima udienza, fissata il 7 maggio. Resta l' indizio del tweet di Astr0Samantha nelle ore successive al divampare delle polemiche. L' ex capitano (congedata nel 2019) ricordava con nostalgia - «nel lontano 2001, uno dei giorni più belli della mia vita » - il suo battesimo per il primo volo solista nella stessa fontana del pinguino del 70° Stormo a Latina dove avviene il «rito iniziatico» di tutti i cadetti, Claudia compresa.
Giulia Jasmine Schiff 1
Il tribunale ha inoltre citato, su richiesta di parte civile, il ministero della Difesa come responsabile civile per omessa vigilanza. Decisione di cui si dice «soddisfatto» Massimiliano Strampelli, l' avvocato di Claudia che ha pure eccepito l' irregolarita del collegio in quanto uno dei tre componenti è un ufficiale dell' Aeronautica, «arma con cui la mia assistita ha in corso, tra l' altro, il contenzioso amministrativo per la riammissione».
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Ma il giudice militare ha bocciato la richiesta. Il tribunale ha infine ritenuto di non ammettere come parte civile un' associazione contro la violenza sulla donne, la Maison di Antigone, e il partito Radicale e questa, per l' avvocato Scafetta, «è una decisione importante: il collegio ha preso una direzione, non si tratta di violenza di genere. Qui non c' entra il nonnismo, sotto accusa non sono militari anziani, ma allievi dello stesso corso della ragazza che a sua volta partecipò ad altri riti di quella tradizione». Sulla vicenda l' Aeronautica non interviene.
Parla però l' ex capo di Stato Maggiore Leonardo Tricarico che commenta la citazione del ministero della Difesa - «mi sembra davvero paradossale che una persona possa gettare delle ombre sull' immagine di una forza armata» - e argomenta: «Quando un militare decide di far parte di questa compagine deve avere requisiti fra cui obbedienza, lealtà, accettazione delle norme.
Tutte doti di cui non so quanto la Schiff sia provvista».
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