Estratto dell’articolo di Marina Mingarelli Pierfederico Pernarella per “il Messaggero”
TITOLI DI STATO TROVATI DENTRO MURO A FROSINONE
Aveva un tesoretto in casa, ma lo ha scoperto troppo tardi. È la beffa capitata a un operaio di 50 anni di Ceccano, nel frusinate. Durante i lavori di ristrutturazione dall'intercapedine di un muro sono spuntati i titoli di Stato comprati dal nonno a partire dagli anni del Fascismo per un valore totale di un miliardo di vecchie lire. I buoni però ora sono carta straccia […]
LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DELLA CASA
un martello stava buttando giù una parete quando si è trovato davanti agli occhi una cassetta di legno, avvolta con dei vecchi fogli di giornale. L'ha aperta ed è arrivata la sorpresa: un buono fruttifero di cinquecento lire del 1937 con l'effige del Vittorio Emanuele III, poi altre cedole da dodici lire e 25 centesimi e un piano di ammortamento che alla scadenza, nel 1962, avrebbe fruttato un miliardo delle vecchie lire.
[…] nascondere quei vecchi titoli di Stato nell'intercapedine era stato il nonno, un agricoltore, che col sopraggiungere della vecchiaia ha cominciato ad avere vuoti di memoria e tra le tante cose ha finito anche per dimenticarsi di quel tesoretto messo su dopo anni di lavoro e risparmi. […]
RISTRUTTURAZIONE CASA
Il 50enne di Ceccano vive da solo e non ha problemi economici, ma un tesoretto del genere, spuntato dal nulla, è il sogno di tanti. L'operaio però tiene i piedi per terra, sa che le possibilità di riscattare quei titoli di Stato sono pari a zero. Ma vuole comunque provarci, anche per una forma di rispetto alla memoria del nonno e ai suoi sacrifici. Quindi si è rivolto agli avvocati Roberto Filardi, Antonella Incitti e Graziella Peruzzi per verificare se i buoni di Stato valgono ancora qualcosa o sono al contrario carta straccia.
ANZIANO
[…] spiega l'avvocato Filardi - […]. Una circolare della Banca d'Italia esclude la possibilità di riscossione. Stiamo però studiando la pratica per vedere se è possibile aggirare questo ostacolo. La cifra in ballo è notevole. Se queste cedole potessero essere ancora riscosse, con la rivalutazione monetaria e gli interessi, si arriverebbe almeno a due milioni di euro». […]