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    "BATISTUTA MI STAVA SUL CAZZO. QUANDO ARRIVAVA A TRIGORIA NON PAGAVA NEANCHE IL CAFFÈ E GUADAGNAVA 10 MILIONI DI EURO" - ANTONIO CASSANO SHOW A "MUSCHIO SELVAGGIO": "A 30 ANNI HO RIFIUTATO UN SACCO DI SOLDI DAL QATAR. LI NON ESISTE IL CALCIO. PELLÈ? NEANCHE LA MADRE E IL PADRE SI RICORDANO DI LUI" - SULL'ADDIO ALLA ROMA: "MONTELLA RINNOVO' SENZA FAR SAPER NIENTE, IL PUPO AVEVA GIÀ L’ACCORDO E NEL FRATTEMPO MORI' FRANCO SENSI, CON CUI AVEVO UN ACCORDO IO A TANTISSIMI SOLDI. LA FIGLIA MI OFFRE MENO DELLA METÀ E ALLORA IO…"


     
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    antonio cassano a muschio selvaggio antonio cassano a muschio selvaggio

    Gregorio Spigno per www.corriere.it

     

    Antonio Cassano è sempre il solito. Parla, racconta, spara. A zero su tutti. «Peter Pan», l’eterno bambino del pallone, è un fiume in piena . E da quando non gioca più si sente pure più libero di svelare aneddoti del suo passato da calciatore e non. Ospite a « Muschio Selvaggio », il podcast condotto dal cantante Fedez e dallo youtuber Luis Sal, Cassano — come ormai spesso succede — ha confermato il suo personaggio: giocherellone e diretto.

     

    antonio cassano a muschio selvaggio antonio cassano a muschio selvaggio

    Comincia raccontando delle corna fatte all’indirizzo di Rosetti: «Son partito con vaffan..., poi di nuovo, si è avvicinato, gli ho fatto le corna e gli ho spinto il fischietto in bocca col dito. Ricorso, perso, da 3 giornate di squalifica a 6. Ero una testa calda, non mi piacevano le regole. Ora i bimbi mi han fatto crescere».

     

    Sulla nuova vita da «streamer» con la BoboTV: «Sono diventato un meme? Non so neanche cosa sia. Meme, seme... non capisco niente, di Internet non capisco una m...a. Ma con la BoboTV abbiamo creato un impero. All’inizio, dopo aver smesso, sono stato male. Ma in depressione no. Stavo sul divano a rompermi. Piano piano mi sono reinventato, la BoboTV mi ha ridato linfa vitale. Mi sento vivo. Devo ringraziarli».

     

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    Su Cristiano Ronaldo, grazie a cui è diventato un meme («Chapeau»): «Può piacerti o meno, a me come giocatore non piace. Ma ho grande rispetto per quello che lui ha fatto nella sua carriera. Quelli sì che sono i sacrifici, non i miei. Poi quando arrivi a un certo punto devi smettere, lui dovrebbe. Ora fa panchina. Deve smettere». E un’altra bordata arriva contro un altro grande del calcio di oggi: «Haaland? Un misto tra Adriano e Vieri. Ma se ci fai caso non sa giocare a calcio, Benzema e Lewandowski sanno giocare a pallone. La domanda è: “Haaland è un grandissimo goleador o è uno che sa giocare a calcio?”. Prendi Inzaghi: sapeva giocare a calcio? Giocava alla carlona, con dei fenomeni però. Numero uno di cosa? Lo salutiamo...».

     

    antonio cassano antonio cassano

    Il giocatore più cattivo? «Sono suo amico e ho giocato 10 anni in Nazionale con lui. Rientra fra le persone più educate che abbia mai conosciuto nel calcio, Chiellini. Un ragazzo perbene, a modo, un esempio. In campo ti suonava di santa ragione, pure in allenamento. Ti disintegrava, e poi bluffava, con te e con l’arbitro. Quando Suarez lo ha morso, prima gliene ha date di santa ragione. Con Chiellini alla Fiorentina ho preso la mia prima espulsione, gli ho dato una manata: è uno dei miei migliori amici nel calcio, persona incredibile. “Sei una m..*a” gli dicevo in campo. Fuori ci si abbracciava, ma mi faceva delle caviglie così».

     

    E il più antipatico? «Mi stavano altamente sul c...o Batistuta e Del Vecchio alla Roma. Così. Li vedevo e mi stavano altamente sulla m... Batistuta quando arrivava a Trigoria non pagava neanche il caffè e non salutava neanche i camerieri. E guadagnava 10 milioni di euro. Metteva il caffè in conto alla società...».

     

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    Su Totti: «Sono andato alla Roma per lui, rifiutando la Juve. Ci ho avuto un rapporto meraviglioso, due anni dopo ci ho litigato e non ci ho parlato per quattro. Eravamo andati a “C’è Posta Per Te”, lui prese dieci volte quello che diedero a me. Sono andato da lui e gli ho detto “Vai a c..., sei una m..., mi hai truffato”. Abbiamo giocato insieme per 3 anni senza parlarci. A distanza di tempo ho scoperto che non era vero. Nel 2004, poi, problema rinnovo mio, di Totti e di Montella. Montella rinnova senza far saper niente, il Pupo aveva già l’accordo e nel frattempo muore Franco Sensi, con cui avevo un accordo io a tantissimi soldi. Prende l’incarico la figlia, e mi offre meno della metà. Tiro le scarpe a Totti e Montella e dopo un anno vado al Real».

     

    ANTONIO CASSANO ALLA BOBO TV ANTONIO CASSANO ALLA BOBO TV

    L’addio al calcio: «Nel 2012, dopo un grandissimo Europeo, ho avuto l’opportunità di andare a guadagnare una valanga di soldi in Qatar. A 30 anni potevo ancora divertirmi, non sono avvelenato per i soldi, ne avevo già abbastanza. Non esiste il calcio in Cina ed Emirati. Graziano Pellé? Neanche la madre e il padre si ricordano di lui. Io ho smesso 6 anni e mezzo fa, ultima partita Genoa-Sampdoria (perse 3-0). Ho provato ad andare a Verona e dopo 3 giorni ho litigato. Ho chiamato mia moglie e le ho detto “vieni a prendermi perché la squadra è scarsa”. E a 34 anni ero già pieno».

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