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    MONDIALI BENE…DETTI – NUOTO AZZURRO IN FESTA: A BUDAPEST NEGLI 800 STILE LIBERO TRIONFA GABRIELE DETTI, GIA’ BRONZO NEI 400 SL – SPRINT FANTASTICO DEL NUOTATORE LIVORNESE CHE SI BEVE WOJDAK - PALTRINIERI CHIUDE TERZO – LA SFIDA TRA "I DUE DIOSCURI" ITALIANI SI RINNOVERA’ SUI 1500 SL 


     
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    Piero Mei per il Messaggero

     

     

    Detti Detti

    Gabriele Detti è campione del mondo e Gregorio Paltrinieri è medaglia di bronzo nella gara che sta a mezza strada fra l'amore di ciascuno dei due Dioscuri di Ostia (è lì che si allenano, con Stefano Morini, il Moro, zio del primo e mentore del secondo, questo o quello per me pari sono), gli 800 metri. Gabriele ha un debole per i 400 stile libero, ne è bronzo olimpico, Gregorio per i 1500, dei quali è oro olimpico e mondiale.

     

    L'incontro-scontro sugli 800 questa volta, e non è fra tante, ha dato ragione allo sprint di Gabriele che ha vinto in 7:40.77 che è nuovo record d'Europa e che era, fin qui, proprio di Paltrinieri. «I record vanno e vengono, le medaglie restano per sempre», dirà poi Morini, che ammette che adesso nei 1500 magari se Gregorio pareggiasse il conto fra i due amici e rivali, compagni di piscina e d'avventure, non gli dispiacerebbe.

     

    LA GARA

    Paltrinieri ha fatto la sua, cercando d'andare in avanti, pressato dal polacco Wojdach, uno che ha due anni meno dei nostri e che Detti giudica pericoloso per i prossimi 1500, che sono la gara cui Gregorio tiene di più.

     

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    Paltrinieri non riusciva a scrollarselo dai piedi ed ha capito che così sarebbe andato incontro a una sconfitta, o almeno a una «non vittoria», perché, dirà poi, «alla fine sono terzo al mondiale». «E 7:42.44, non è poi un tempo così male», si consolava, ma si capiva che il pensiero è già a domenica, finale con oro da difendere.

     

    PAROLE DI GABRIELE

    «Non ho parole» diceva subito  Detti, che anche dopo un bel po’ sosteneva di non averle ancora trovate, ma chissà quante se ne sarà confessato in cuor suo. Magari ripensando a Kazan 2015 quando dovette restare fuori perché non stava bene, «non posso dire se questo mondiale mi restituisce quel che mi spettava lì, perché non so cosa mi spettasse e poi aspetterei fino ai 1500». Nel frattempo c'è pure la staffetta 4x200 stile: «Sì, facciamo un passettino per volta, prima questo, poi le batterie dei 1500 e poi se ci sarà la finale...».

     

    Lacrime d'emozione? «No, no, forse piangerà lui», dice additando lo zio allenatore. Gli chiedono se preferisca quest'oro o il bronzo olimpico; lì per lì si butta decisamente su Rio, poi ci pensa un po' su e dice «facciamo 51 e 49», il mondiale risale, anche perché c'è l'idea che pure questi 800 diventeranno finalmente olimpici e allora, sarà a Tokyo, i due ragazzi italiani potrebbero affrontarsi ancora, da amici se il bel sentimento resisterà all'urto di tutti gli scontri ormai non soltanto in allenamento ma davanti al mondo intero.

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    «Sta andando bene». Così dice Detti, che butta l'occhio sul tabellone e pensa ad alta voce «Oh, siamo quarti nel medagliere». Morini pensa perfino ad andare meglio, e confessa il suo sogno: «Primo e secondo domenica». Sostiene che Gregorio sarà «più incaz... e più disteso» contemporaneamente.

     

    IL CINESE DISFATTO

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    Quello che invece sembra svuotato è il cinese Sun Yang; è lì che parla e sembra che i muscoli gli scattino nervosamente; è arrivato quinto. Dovranno ridargli la carica per rivederlo filante e scivoloso nei 1500. In Casa Italia due ori, un bronzo e un record nazionale con Scozzoli: Fabio is back è sesto in finale dei 50 rana dell'ovvio Peaty ma il suo 26.91 è primato italiano. Nel Mischiatutto della batteria che mescola stili e sessi l'America si prende l'oro e il record del mondo.

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