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1 - CORONAVIRUS: USA NUOVO RECORD MORTI, 1480 IN UN GIORNO
(ANSA) - Nuovo triste record negli Stati Uniti, dove - secondo i dati della John Hopkins University - le vittime da coronavirus in 24 ore sono state 1.480. In totale i decessi da quando si e' diffusa la pandemia nel Paese sono 7.406.
2 - USA: TRUMP SILURA ISPETTORE GENERALE DELL'INTELLIGENCE
(ANSA) - Le purghe di Donald Trump non si fermano nemmeno ai tempi del coronavirus. Cosi' e' stato silurato l'ispettore generale dell'intelligence Usa, Michael Atkinson, il primo che allerto' il Congresso sull'esistenza della denuncia della talpa che ha portato all'impeachment del presidente americano. "Non ha piu' la mia fiducia", la laconica motivazione del tycoon. Il licenziamento e' stato annunciato in una lettera inviata dalla Casa Bianca al Congresso.
Michael Atkinson
3 - TRUMP: MASCHERINE, NESSUN OBBLIGO SCIENZIATI DIVISI SU COME PROTEGGERSI
Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”
«È solo una raccomandazione» ripete due-tre volte Donald Trump, «il Cdc consiglia di indossare le mascherine quando uscite. Ma non è obbligatorio. Io, per esempio, non lo farò». Il presidente risolve così la divisione tra gli scienziati: serve oppure no coprirsi il viso? Robert Redfield, direttore del Center for Disease Control and Prevention (il «Cdc» citato da Trump), l' organismo federale con sede ad Atlanta, insiste da giorni: molte persone infette, almeno un quarto del totale, non mostrano sintomi, non sanno di avere contratto il Covid-19, girano liberamente e possono contagiare gli altri. La mascherina, quindi, è necessaria per proteggere il resto della popolazione da queste inconsapevoli mine vaganti.
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Ma a Washington, le figure guida della task force anti-Covid 19, si sono opposti a un divieto assoluto per l' intero Paese. Deborah Birx, coordinatrice della cabina di regia, è convinta che la mascherina obbligatoria per tutti, «manderebbe un segnale sbagliato alla popolazione». Spiegazione: «Le persone potrebbero pensare di essere al sicuro, mentre non è così. Ci sono altri canali di contagio, come toccare oggetti contaminati e poi mettersi le mani sulla faccia o negli occhi».
Di fatto Trump conferma la sua posizione agnostica in materia, allergica a ulteriori imposizioni. Così anche ieri ha raccomandato ai cittadini di «usare sciarpe» oppure «fabbricarsi le protezioni con la stoffa». Il presidente ha seguito, questa volta volentieri, l' approccio di Anthony Fauci.
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L' analisi del virologo parte dalle ultime ricerche vagliate dall' Accademia delle Scienze Usa: il coronavirus si può trasmettere anche attraverso una normale conversazione: «In questo caso le particelle infette potrebbero avere una gittata di 60 centimetri, ma se rispettiamo la distanza sociale di un metro e ottanta evitiamo qualsiasi problema, possiamo proteggerci con una sciarpa o qualcos' altro e lasciare le mascherine al personale sanitario che ne ha assoluto bisogno».
Per Fauci il vero tema è, dunque, l' isolamento: «Non voglio entrare nel merito del contrasto tra organismi federali e prerogative dei singoli Stati, ma non capisco perché non applichiamo l' ordine di stare a casa a livello nazionale, visto quello che sta succedendo nel Paese».
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Il problema è che negli Stati Uniti non ci sono protezioni sufficienti neanche per il personale sanitario. Scorrendo il sito della «Strategic National Stockpile», la riserva federale per le emergenze, si scopre che all' inizio di marzo erano disponibili nei depositi 12 milioni di maschere N95, le più efficaci perché in grado di bloccare il 95% delle emissioni, e 30 milioni di mascherine chirurgiche.
Totale: 42 milioni. Il numero è alto, ma non bisogna farsi impressionare. Secondo il Dipartimento della Salute e dei Servizi umani, in caso di violenta pandemia (e purtroppo ci siamo) servirebbero 3,5 miliardi di pezzi nel corso di un anno. Da qui in avanti circa 300 milioni al mese. In sostanza il governo federale è in grado di coprire solo l' 1% del fabbisogno previsto nell' immediato futuro.
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Queste cifre spiegano l' affanno della task force. L' amministrazione Trump ha già ordinato forniture per 500 milioni di N95 sul mercato mondiale, da spalmare nei prossimi 18 mesi. Inoltre Peter Navarro, consigliere economico e ora responsabile degli approvvigionamenti sanitari, ha annunciato che il presidente userà i suoi «poteri di guerra» per impedire alla multinazionale 3M di esportare materiale così prezioso.
La società, 90 mila dipendenti, sede a Saint Paul in Minnesota, ha già programmato il raddoppio della produzione, con l' obiettivo di immettere in circolo circa 2 miliardi di respiratori N95 all' anno. Alcuni stabilimenti sono in Cina. Adesso bisognerà trovare il modo di far rientrare i prodotti, almeno 10 milioni di pezzi al mese, negli Stati Uniti. Trump, però, ieri sera ha anche precisato: «Non bloccherò le forniture di mascherine destinate ad altri Paesi, come l' Italia». Ma è il Covid 19 «a dettare i tempi», come ripete Fauci.
donald trump – coronavirus
La curva del contagio sale rapidamente: ieri a metà giornata i positivi erano 265.506, con 6.786 morti. Ventimila i nuovi infettati, la metà dei quali nello Stato di New York. L' epidemia sta accelerando anche in New Jersey e in Louisiana (New Orleans).