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    NUOVO ROUND TRA MICHELE BRIAMONTE E L’INVIATO DELLE IENE ANTONINO MONTELEONE SULLA MORTE DI DAVID ROSSI - LA DENUNCIA DELL’AVVOCATO DELLO STUDIO GRANDE STEVENS ALLA PROCURA DI ROMA PER DISTORSIONE PREORDINATA DELLE NOTIZIE, DAI FESTINI ALLO IOR A MPS - BRIAMONTE ALL’EPOCA ERA NEL CDA DI MPS E LEGALE DELLE IOR: “FORNITA ANCHE IN UN FUMETTO UNA RICOSTRUZIONE SUGGESTIVA E VEROSIMILE MA NON VERA CON DELIBERATA OMISSIONE DI QUALUNQUE VERIFICA”


     
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    MICHELE BRIAMONTE E ANDREA AGNELLI FOTO LAPRESSE MICHELE BRIAMONTE E ANDREA AGNELLI FOTO LAPRESSE

    (ANSA) - Nuovo capitolo nella battaglia giudiziaria tra l'avvocato Michele Briamonte e l'inviato de `Le Iene´ Antonino Monteleone. L'ex consigliere d'amministrazione di Banca Mps e managing director dello Studio Grande Stevens ha presentato alla procura di Roma una denuncia nei confronti del giornalista, già rinviato a giudizio a Torino per diffamazione aggravata per un servizio che prospettava l'esistenza di legami oscuri tra David Rossi e la banca vaticana Ior.

     

    antonino monteleone iene antonino monteleone iene

    Al centro della querela una pubblicazione a fumetti, a cura dello stesso Monteleone, il cui «leitmotiv - secondo Briamonte che è assistito dall'avvocato Nicola Menardo - è costituito dall'accostamento strategico e premeditato di fatti storicamente avvenuti a informazioni prive di qualunque riscontro e a circostanze deliberatamente distorte, allo scopo di fornire al lettore una ricostruzione suggestiva e verosimile - attenzione, non vera - delle vicende della Banca del Monte dei Paschi di Siena e del suo manager David Rossi».

     

    MICHELE BRIAMONTE FOTO LAPRESSE MICHELE BRIAMONTE FOTO LAPRESSE

    Briamonte contesta «il suggestivo riferimento a fantomatici festini a sfondo sessuale» e, in particolare, la «ricostruzione secondo cui un sistema di poteri occulti ha ostacolato le indagini sulla morte di David Rossi». E accusa Monteleone e lo staff de Le Iene della «distorsione preordinata e organizzata delle informazioni raccolte», nonché della «deliberata omissione di qualunque verifica sull'attendibilità delle fonti».

     

    Nella denuncia querela l'avvocato Briamonte riconduce le «nuove e distinte condotte diffamatorie» a suo danno «alla `regia´ del signor Monteleone». E fa riferimento alla denuncia querela alla procura di Genova del colonnello dei carabinieri Pasquale Aglieco nei confronti di Matteo Bonaccorsi, che in una puntata de Le Iene cita l'alto ufficiale dell'Arma come «frequentatore abituale» dei «famigerati festini» senesi.

     

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    Per Briamonte Bonaccorsi è «l'esempio emblematico di `supertestimone´ apparso dal nulla e provvidenzialmente messosi in contatto con la redazione de Le Iene e Antonino Monteleone». «Un falso testimone costruito a tavolino, asservito a finalità del tutto eccentriche rispetto alla vicenda della verità storica», come secondo il legale emerge dalla querela del colonnello Aglieco.

     

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    Alla luce di tutti questi elementi, per Briamonte quella del «libercolo» di Monteleone è una «ricostruzione priva di qualunque attendibilità storico-fattuale, falsa e diffamatoria, proposta ai lettori nonostante la piena consapevolezza del fatto che le informazioni utilizzate ai fini della redazione dello scritto erano anonime o inattendibili o che l'attendibilità della relativa fonte non era stata verificata».

    DAVID ROSSI FOTO ANSA DAVID ROSSI FOTO ANSA

     

    In attesa delle decisioni della procura di Briamonte sulla querela, il processo davanti al Tribunale di Torino, Quarta Sezione Penale, che vede Monteleone imputato di diffamazione aggravata, inizierà il 9 novembre.

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