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    "L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE? E' PICCOLA E BANALE CONFRONTATA CON LA MENTE UMANA" - NOAM CHOMSKY NON CREDE CHE L'IA E CHATGPT POSSANO "RIMPIAZZARE" QUELLA UMANA: "LA MENTE UMANA È UN SISTEMA SORPRENDENTEMENTE EFFICIENTE E CHE OPERA CON PICCOLE QUANTITÀ DI INFORMAZIONI, CHE A DIFFERENZA DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE, NON CERCA DI DEDURRE CORRELAZIONI BRUTALI TRA I DATI. LE SPIEGAZIONI UMANE NON SONO NECESSARIAMENTE CORRETTE MA PER ESSERE GIUSTI DOBBIAMO POTER SBAGLIARE"


     
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    Estratto dell'articolo di G.G. per “la Stampa”

     

    […]Parola di Noam Chomsky: «La mente umana non è come ChatGPT e i suoi simili». Non può essere ridotta a «motore statistico ingombrante per la corrispondenza dei modelli che fagocita dati ed estrapola la risposta più probabile a una conversazione o a una domanda scientifica».

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    […] Quindi la locuzione "Intelligenza Artificiale", coniata quasi settant'anni fa da John McCarthy, è un palese ossimoro. Il 95enne linguista, scienziato, filosofo e teorico della comunicazione Usa affida al New York Times un appassionato elogio della mente umana, descritta come «un sistema sorprendentemente efficiente e persino elegante che opera con piccole quantità di informazioni». E che, a differenza dell'Intelligenza Artificiale, «non cerca di dedurre correlazioni brutali tra i dati, ma di creare spiegazioni».

     

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    […] «Qualsiasi spiegazione di tipo umano non è necessariamente corretta. Siamo fallibili. Ma ciò significa pensare. Per essere giusti, dobbiamo poter sbagliare». Oggi i nostri «presunti progressi rivoluzionari» nell'Intelligenza Artificiale sono «motivo di ottimismo» per la soluzione di problemi ma anche di preoccupazione perché l'apprendimento automatico rischia di degradare la scienza e svilire l'etica, incorporando nella tecnologia una «concezione fondamentalmente errata» del linguaggio e della conoscenza. L'intelligenza, infatti, non consiste «in critiche, non solo in congetture». Il pensiero umano si basa su possibili spiegazioni e sulla correzione degli errori. Nessuna velleità neo-luddista, però.

     

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    […] Sembra l'alba di un nuovo giorno in cui le menti meccaniche supereranno i cervelli umani non solo quantitativamente in termini di velocità di elaborazione e dimensioni della memoria, ma anche qualitativamente per intuizione intellettuale, creatività artistica e ogni altra facoltà peculiarmente umana. In realtà, puntualizza Chomsky, le cose non stanno ancora così […] L'Intelligenza Artificiale è utile a programmare un computer o a suggerire frasi per una lettera ma continuerà a differire profondamente dal modo in cui gli esseri umani ragionano e usano il linguaggio.

     

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    Differenze che pongono limitazioni significative tanto da farne difetti ineliminabili. Anzi «è comico e tragico allo stesso tempo che tanto denaro e tanta attenzione si concentrino su una cosa così piccola e banale se confrontata con la mente umana». […] Dunque non ha senso attribuire all'artificiale qualcosa che è essenzialmente naturale in quanto prerogativa più gelosa dell'essere umano: l'intelligenza.

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