That feeling when the special military operation is proceeding according to plan: Russia’s MOD publishes the first footage of Ukraine invasion commander Valery Gerasimov in weeks, apparently to dispel widespread rumors he’d been dismissed pic.twitter.com/7NNauCCXQw
— max seddon (@maxseddon) July 10, 2023
Estratto dell’articolo di Rosalba Castelletti per www.repubblica.it
VALERY GERASIMOV RIAPPARE PER LA PRIMA VOLTA IN PUBBLICO DOPO IL TENTATO GOLPE DI PRIGOZHIN
Non soltanto Evgenij Prigozhin ha ottenuto l’amnistia in cambio dell’esilio in Bielorussia dopo l’ammutinamento del 24 giugno e l’uccisione di 15 piloti dell’aeronautica russa. Non soltanto scorrazza liberamente tra Mosca e San Pietroburgo invece di essere confinato a Minsk come da accordi.
Si scopre adesso che, il 29 giugno, cinque giorni dopo l’abortita ribellione costata la vita a 15 piloti dell’aeronautica russa, è stato ricevuto da Vladimir Putin al Cremlino insieme a “tutti i comandanti e ai vertici” della compagnia militare privata ribelle Wagner.
GERASIMOV E SHOIGU
L’incontro è durato “tre ore”, ha detto il portavoce della presidenza Dmitrij Peskov confermando in parte precedenti indiscrezioni del quotidiano francese Libération, e ha visto la partecipazione di circa 35 esponenti di Wagner. […]
In ogni caso, il confronto non deve essere andato molto bene se, da giorni, i media statali usano ogni mezzo per screditare il capo ribelle. Hanno mostrato le foto scattate durante la perquisizione della sua abitazione a San Pietroburgo: lingotti d’oro, mazzette di contanti, armi, una collezione di parrucche, le foto abbastanza ridicole dei suoi travestimenti. E continuano a demolirlo.
Mentre Anastasia Kashevarova, direttrice della testata filo-governativa DailyStorm.ru, ha osservato che popolo ed élite “non volevano la guerra civile e chiedevano negoziati senza spargimento di sangue. Il presidente ha fatto tutto correttamente. Ha dimostrato che né Prigozhin né nessuna delle torri del Cremlino possono manipolarlo”.
il cerchio magico di vladimir putin
[…] Le domande senza risposta sono ancora tante: perché Prigozhin non sembra aver ancora rispettato i termini dell'accordo, quale sarà la sua sorte e quella dei suoi combattenti e perché non sembra essere stato punito dal Cremlino.
Quel che è certo è che le sue richieste non sono state esaudite: né il ministro della Difesa Sergej Shojgu né il capo dello Stato maggiore nonché comandante delle operazioni in Ucraina Valerij Gerasimov sono stati rimossi.
valery gerasimov sergei shoigu
Se Shojgu si era palesato più volte nei giorni scorsi, Gerasimov ha fatto la sua prima apparizione in pubblico dopo il fallito ammutinamento soltanto ieri. In un filmato, apparentemente girato domenica, il sessantasettenne presiede un incontro con i massimi generali, tra cui Viktor Afzalov, vice del generale Sergej Surovikin a capo delle forze aerospaziali, e ordina alle forze aerospaziali e all'intelligence militare del Gru di identificare “i siti di stoccaggio e le posizioni di lancio dei missili e di altre armi d'attacco nemiche per pianificare un attacco preventivo”. […]