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    OGNUNO HA I NEMICI CHE SI MERITA - LA VERA OPPOSIZIONE A SALVINI ORMAI LA FANNO SOLO…I RAPPER - GEMITAIZ GLI AUGURA LA MORTE, GHALI LO ATTACCA PER I RESPINGIMENTI - ROCCO HUNT GLI RINFACCIA LA RISCOPERTA INTERESSATA PER I “TERRONI” (“TU CHE FINGEVI DI AMARLO COME SALVINI COL SUD”) - PRINCIPE EVOCA GIUSTIZIA SOMMARIA: “SALVINI SAPPIA CHE A PIAZZALE LORETO C' È ANCORA POSTO” - TOMMY KUTI, WILLIE PEYOTE E PIOTTA


     
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    matteo salvini francesca verdini 7 matteo salvini francesca verdini 7

    Francesco Maria Del Vigo per “il Giornale”

     

    La vera opposizione a Salvini? La fanno i rapper e i trapper. La sinistra è in naftalina. Mettiamo le mani avanti: non è un consiglio a Nicola Zingaretti. Che non si tatui strani simboli in faccia (magari quello del Pd), non indossi vestiti extra-large e inizi a parlare biascicando come se fosse strafatto. Dubitiamo che possa funzionare. Il problema di questa estate è che non si riesce a sfuggire dalla tesi salvinista e dall' antitesi antisalviniana.

     

    ghali e mariacarla boscono ghali e mariacarla boscono

    Accendi la tv e c'è il Capitano che parla, dai un' occhiata a Instagram e invece di trovare qualche natica balnearmente esposta e c' è lui che divora con voluttà un cono gelato, apri Facebook ed è in diretta tutto sudato concionante da un palco (che poi ora non ci sono elezioni in vista - almeno ufficialmente - e quindi cosa comizia a fare su e giù per l' Italia?) e comunque se non c' è direttamente lui c' è qualcuno che parla di lui. Malissimo, ovviamente. Ed è molto peggio. È impossibile andare in vacanza dall' antisalvinismo, non c' è pace. Scendi al bar per bere qualcosa e dalle casse sgangherate della radio c' è un rapper che straparla - impossibile dire che stracanti, sarebbe un ossimoro - contro il ministro dell' Interno. Non se ne può più.

     

    ROCCO HUNT ROCCO HUNT

    Invece, purtroppo, la metamorfosi è avvenuta: i rapper e i trapper a corto di idee sono i nuovi Zagrebelsky, i nuovi Gad Lerner in servizio permanente. D' altronde questi ultimi sono troppo impegnati a passare le loro estati a Capalbio, in ammollo pubblico all' Ultima spiaggia o rinchiusi nel terrore privato che qualcuno gli molli qualche migrante sotto casa.

    piotta piotta

     

    Così, con Zingaretti afono e gli intellettualoni in crisi depressiva, l' ultimo avamposto della sinistra sono i rapper. E il Capitano, come fossero una vera opposizione, perde pure tempo a rispondere loro. Chiariamoci: è una storia che dura da anni, ma in questa torrida estate è esplosa. L'ultimo in ordine di tempo è Ghali che, nella sua nuova cliccatissima hit, starnazza: «Salvini dice che chi è arrivato col gommon / Non può stare .it ma stare .com / Anche se quando consegnavo pizze ai campi Rom / Mi lasciavano più mance degli artisti Pop». Giudizio: banale.

     

    Vi offriamo un piccolo florilegio di chi ha preceduto il cantante italotunisino. Rocco Hunt: «Sono contento che è finita quella storia con lui / Tu che fingevi di amarlo come Salvini col Sud». Giudizio: passatista, ormai la Lega prende più volti neo Meridione che in Lombardia.

    gemitaiz gemitaiz

    Principe (di nome ma non di fatto): «Il mio sogno nel cassetto non è stato rimosso / Salvini sappia che a Piazzale Loreto c' è ancora posto». Giudizio: più che i sogni bisognerebbe rimuovergli il microfono.

     

    Tommy Kuti: «Salvini c' hai rotto le palle». Giudizio: severo ma efficace. In confronto J-Ax e Fedez, nella ormai datata Vorrei ma non posto, sembrano due stilnovisti: «Salvini sul suo blog ha scritto un post/ Dice che se il mattino ha l' oro in bocca si tratta di un Rom». Ma il coro è polifonico.

    Willie Peyote Willie Peyote

     

    Hanno attaccato il vice premier, con canzoni o interviste, quasi tutti i rappresentanti della scena hip hop: da Caparezza a Frankie Hi Nrg («è una miseria umana»), passando per Willie Peyote, Piotta e Gemitaiz («Se muori facciamo una festa»). Lo stile è quello dei loro predecessori, i paladini dell' odio anti berlusconiano. I nomi sono improbabili, ma sono i nomi dei nuovi intellettuali anti-destra. Chiudiamo la breve antologia con Sfera Ebbasta che nei suoi versi ammette esplicitamente: «Io di politica non so un ca...». Giudizio: bravo, anzi bravissimo. I suoi colleghi prendano spunto da lui.

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