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    OH MY ONG! – RIMPALLO DI RESPONSABILITÀ TRA SEA WATCH, L’OLANDA E L’ITALIA: PER ORA NESSUNO SI PRENDE I 47 MIGRANTI A BORDO DELLA NAVE (CHE BATTE BANDIERA OLANDESE) – PER FARSI NOTARE MATTEO ORFINI E MAURIZIO MARTINA SALGONO SULLA NAVE E VENGONO INDAGATI – LA MAPPA SCARABOCCHIATA CON CUI BORGHI RISPONDE ALLA PORTAVOCE DELLA ONG: “VICINO A ZUARA C’È UN OTTIMO CLUBMED, POTEVATE FARLI SBARCARE CON LE CANOE E LE VELE CHE HANNO IN DOTAZIONE PER SOLLAZZARE GLI OSPITI"


     
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    LA RISPOSTA DI BORGHI AL VIDEO DI SEA WATCH

    Claudio Borghi A.

    LA RISPOSTA DI BORGHI A SEA WATCH LA RISPOSTA DI BORGHI A SEA WATCH

    @borghi_claudio

    In risposta a @SeaWatchItaly

    Scusate dato che (come da vostro video) avete raccattato i "migranti" al largo di Zuara vi ricordo che anche senza domandare all'olanda a pochissima distanza c'è un ottimo @ClubMedFR e potevate farli sbarcare con le canoe e le vele che hanno in dotazione per sollazzare gli ospiti

     

    SEA WATCH: ORFINI, CON MARTINA INDAGATI PER LA VISITA SULLA NAVE

    Da www.ansa.it

     

    maurizio martina in prefettura a siracusa maurizio martina in prefettura a siracusa

    Il segretario nazionale del Pd, Maurizio Martina, e il presidente del partito, Matteo Orfini sono saliti a bordo della nave Sea Watch. La Prefettura di Siracusa ha autorizzato una delegazione del Pd a salire dopo un'ordinanza che aveva interdetto alla navigazione lo specchio d'acqua per un raggio di mezzo miglio intorno alla nave, per ragioni di ordine e sanità pubblica. I dem vogliono denunciare Salvini come per la Diciotti.

    matteo orfini in prefettura a siracusa matteo orfini in prefettura a siracusa

     

    Successivamente Orfini comunica che con Martina sono indagati: "I campi in Libia sono un inferno che non finisce mai, ci hanno detto i migranti sulla #SeaWatch. Io e @maumartina siamo appena rientrati in porto. Ora stiamo facendo l'elezione di domicilio perché a quanto pare siamo indagati per essere saliti sulla nave". Così il presidente del Pd su Twitter.

    SEA WATCH SCRIVE ALL'OLANDA SEA WATCH SCRIVE ALL'OLANDA

     

    Intanto si profila un'emergenza sanitaria per la Sea Watch 3, ancorata a largo di Siracusa. Secondo quanto si apprende, il comandante della nave avrebbe comunicato con una mail che anche il terzo servizio igienico della nave nelle prossime ore potrebbe diventare inutilizzabile. I tre bagni usati dai 47 migranti salvati dalla nave e dalle 22 persone che compongono il personale dell'Ong tedesca starebbero per raggiungere la saturazione. Questo tipo di rifiuti non può essere scaricato in quella zona mare non lontana dalla costa.

     

    PORTAVOCE DI SEA WATCH GIORGIA LINARDI PORTAVOCE DI SEA WATCH GIORGIA LINARDI

    "Sulla Sea Watch, ci tengo a ribadirlo, non ci sono donne e bambini. Queste persone non devono essere messe in mano agli scafisti che sono i veri delinquenti". Sul blitz dei parlamentari e del sindaco di Siracusa a bordo della nave, il vicepremier, Matteo Salvini, ha spiegato - in un'intervista radiofonica a RTL - che "non hanno rispettato le norme igienico-sanitarie. Possono portare a terra di tutto e di più".

     

     "Al Pd, il cui coordinatore siciliano vuole portarmi in tribunale, rispondiamo col sorriso: a sinistra non hanno niente di meglio da fare che affittare gommoni per solidarizzare con i clandestini e denunciare il ministro dell'Interno. Io non mollo", dice ancora il ministro Salvini, in merito alla vicenda della nave Sea Watch bloccata nelle acque di Siracusa.

     

    SEA WATCH SCRIVE ALL'OLANDA SEA WATCH SCRIVE ALL'OLANDA

    Il garante per l'infanzia del Comune di Siracusa, Carla Trombino, ha presentato al Tribunale dei minorenni di Catania un ricorso d'urgenza per lo sbarco e l'assegnazione a un centro specializzato dei 13 minorenni a bordo della Sea Watch. La richiesta è stata depositata dall'avvocato Rosa Emanuela Lo Faro ed è motivata con "i maltrattamenti e le torture" che i minorenni hanno subito in Libia. Il legale ha chiesto anche l'intervento dell'autorità marittima per dichiarare l'emergenza medica per i minori.

     

     

    SEA WATCH 3, L’OLANDA RIFIUTA DI ACCOGLIERE I MIGRANTI

    Da www.tpi.it

     

     

    giorgia linardi portavoce di sea watch 1 giorgia linardi portavoce di sea watch 1

    La nave Sea Watch 3, che sabato 19 gennaio 2019 ha tratto in salvo 47 persone, è ancora in cerca di un porto sicuro. Nei giorni scorsi la nave, che si trovava nei pressi di Lampedusa, aveva chiesto di sbarcare in Italia anche per l’imminente peggioramento delle condizioni meteorologiche, ma il ministro Salvini aveva risposto con il solito diniego, ribadito quando la nave si è avvicinata alle coste siciliane di fronte Siracusa.

     

    “Si scordi di ricominciare la solita manfrina del porto in Italia o del ‘Salvini cattivo’. In Italia no”. E ancora: “Vada a Berlino e faccia il giro lungo passando da Rotterdam, facendoli scendere ad Amburgo”, aveva già detto Salvini.

    STEFANIA PRESTIGIACOMO SULLA SEA WATCH STEFANIA PRESTIGIACOMO SULLA SEA WATCH

     

    Sea Watch 3: tutti gli aggiornamenti

    L’Olanda ha dichiarato che si rifiuta di accogliere i 47 migranti presenti a bordo della nave battente bandiera olandese. Il governo italiano nei giorni precedenti aveva chiesto all’Olanda di farsi carico delle persone salvate dall’imbarcazione umanitaria.

    sea watch sea watch

     

    Nel corso della mattina invece è stata  interdetta alla navigazione, ancoraggio e sosta con qualunque unità non espressamente autorizzata la zona di un raggio di mezzo miglio dalla Sea Watch 3. A stabilirlo è l’ordinanza firmata dal comandante della capitaneria di porto di Siracusa, Luigi D’Aniello su richiesta del Prefetto della città siciliana. L’ordine quindi sarebbe partito dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, dato che la Prefettura dipende dal Viminale.

     

    STEFANIA PRESTIGIACOMO, NICOLA FRATOIANNI E RICCARDO MAGI IN GOMMONE VERSO LA SEA WATCH STEFANIA PRESTIGIACOMO, NICOLA FRATOIANNI E RICCARDO MAGI IN GOMMONE VERSO LA SEA WATCH

    Il vicepremier Di Maio aveva anche minacciato il sequestro della nave e insieme all’alleato di governo ha accusato il capitano di essersi diretto volontariamente verso l’Italia anziché verso la Tunisia. Il procuratore di Siracusa, nella sua prima valutazione del caso, ha dichiarato che “il comandante non ha commesso alcun reato, ha scelto la rotta per lui più sicura”.

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