ROSA BAZZI
Sono passati quasi undici anni e tre gradi di giudizio. Per i giudici gli autori della strage di Erba furono Olindo Romano e sua moglie Rosa Bazzi, i vicini di casa delle vittime. Eppure c’è chi è convinto della loro innocenza, chi sostiene che sia tutto da rifare. Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati in via definitiva, martedì 21 novembre si sono presentati davanti alla Corte d’Appello di Brescia per l’incidente probatorio su alcuni reperti trovati sulla scena del delitto ma mai analizzati.
OLINDO E ROSA1
Successe l’11 dicembre 2006, a Erba, nel Comasco. Quattro morti, tra i cadaveri un bambino di due anni con la gola tagliata abbandonato sul divano mentre la casa bruciava e sul pianerottolo un uomo in fin di vita, Mario Frigerio, salvo soltanto perché chi l’ha sgozzato l’ha creduto morto.
IL DELITTO
«Se l’inferno esiste davvero deve assomigliare molto a ciò che ho visto quella sera». Il maresciallo dei carabinieri Luciano Gallorini la raccontò così l’11 dicembre 2006: quattro morti, tra cui un bambino di due anni con la gola tagliata abbandonato sul divano mentre la casa bruciava. I coniugi sono stati condannati all’ergastolo con 3 anni di isolamento diurno per l’eccidio dell’11 dicembre 2006: furono uccisi Raffaella Castagna, suo figlio di due anni Youssef, la madre della donna, Paola Galli e Valeria Cherubini, una vicina di casa.
OLINDO ROMANO
Rimase gravemente ferito Mario Frigerio, marito della Cherubini, che nel processo rappresentò il principale teste d’accusa. Nell’udienza, davanti al presidente della Corte d’assise d’appello di Brescia, Enrico Fischetti, si deciderà se disporre l’incidente probatorio su reperti che non furono analizzati: un accendino, delle formazioni pilifere, un mazzo di chiavi e altro, in funzione di una richiesta di revisione del processo che potrebbe essere chiesta dai legali dei coniugi Romano.
STRAGE DI ERBA
«AZOUZ MARZOUK POTREBBE TORNARE PER RAGIONI DI GIUSTIZIA»
I coniugi Romano sperano che si apra la strada per una richiesta di revisione del processo. Secondo uno dei loro legali, Fabio Schembri, sono «moderatamente fiduciosi» nel fatto che i giudici della Corte d’appello di Brescia dispongano l’incidente probatorio. «Sulla scena del delitto non furono trovate tracce dei coniugi Romano — ha ricordato Schembri —, mentre ne furono trovate di altre persone».
STRAGE DI ERBA
Azouz Marzouk, marito e padre di due delle vittime, vuole essere presente in aula, se dovesse proseguire l’udienza per l’incidente probatorio. Lo ha detto il suo avvocato, Luca D’Auria: «Azouz Marzouk potrebbe chiedere di venire per ragioni di giustizia». L’uomo è stato espulso in Tunisia dopo aver patteggiato una pena per spaccio di droga. In alcune interviste degli ultimi mesi, Marzouk aveva espresso dei dubbi sulla colpevolezza dei coniugi Romano.
ROSA E OLINDO